Nei sogni cominciano le responsabilità si chiama una raccolta di racconti di Delmore Schwartz, amatissima e spesso citata da Lou Reed. E su chi ricada la responsabilità dei sogni che fanno i personaggi di Kristoffer Borgli è forse il quesito centrale dell’evidente dittico Sick of Myself /Dream Scenario. La Signe del film precedente precipitava sin da subito in un vortice di fantasie e allucinazioni intrecciate le une nelle altre, e anche stavolta è in un attimo chiaro come tornare indietro sia impossibile, una sorta di Wes Craven (tirato in ballo letteralmente) ma al contrario, se c’è un tentativo oramai completamente vano è appunto quello della rianimazione.

Nicolas Cage
Dream Scenario (2023) Nicolas Cage

D’altra parte, Dream Scenario - storia di un professore, Paul Matthews, che comincia d’improvviso ad apparire nei sogni di tantissime persone - è anche un’aperta satira della cancel culture come Sick of Myself lo era di quella Instagram, e un altro modo per chiamare il “movimento” è appunto woke, “risveglio”: come d’abitudine in casa A24 (che ha subito fiutato il “cavallo di razza” norvegese Borgli), il livello dell’allegoria è letterale, già segnalato in superficie - da questo punto di vista, il film è una sorta di riflesso simmetrico di Beau ha paura, del quale recupera scopertamente alcune sezioni (l’incubo con il militare che insegue il protagonista, proprio come il reduce impazzito di Beau) e un certo turgore erotico malsano (senza raggiungere l’abisso della clamorosa sequenza di sesso + funerale sognato di Sick of Myself), come se Ari Aster (qui produttore) fosse il reale Freddy Krueger che infesta le immagini di Borgli.

Nicolas Cage, Julianne Nicholson
Dream Scenario (2023) Nicolas Cage, Julianne Nicholson

Alla stregua di quanto quello fosse un purissimo Phoenix movie, così Dream Scenario è anche un Cage movie in piena regola, weird e schizzato quanto basta. Che Nicolas Cage sia parte del nostro inconscio collettivo è d’altra parte vero anche solo a conteggiare i meme dedicati all’attore («i meme sono i sogni del futuro»). Abituati al sole di mezzanotte, i norvegesi ce lo avevano già detto con la miniserie Maniac del 2015 (poi rifatta negli Stati Uniti da Cary Fukunaga): il prossimo steccato da abbattere da parte del controllo di Sistema è quello dello spazio pubblicitario nei nostri sogni, come il muro immaginato dal personaggio di Villaggio dei dannati, quasi un AdBlock (o un paywall ?) del pensiero.

Nicolas Cage
Dream Scenario (2023) Nicolas Cage

Le app che tengono nota delle fasi REM, di quelle in cui si sogna o si parla del sonno, esistono da un po’. D’altronde, da quanto tempo non siamo più noi gli autori dei nostri stessi sogni? Forse già da prima di dormire con un dispositivo mobile sempre sveglio appoggiato sul comodino. Non a caso, l’eroe di Dream Scenario è un evoluzionista che studia il comportamento delle specie che ragionano in branco. «Adesso il tempo è passato e sembra che tutti facciano lo stesso sogno», cantava Bob Dylan nel 1963. «Metà persone possono essere nel giusto tutte le volte/alcune persone possono essere nel giusto alcune volte/ma tutti non possono essere nel giusto tutte le volte/credo che l’abbia detto Abraham Lincoln/“ti lascerò entrare nei miei sogni se mi lascerai entrare nei tuoi”/questo l’ho detto io».

Autore

Sergio Sozzo

Sergio Sozzo è il direttore editoriale di sentieriselvaggi.it. Ha pubblicato saggi su Stallone, Shyamalan, Lav Diaz, Schoedsack, Alice Rohrwacher, Corso Salani, Miyazaki. Ha curato e condotto trasmissioni sul cinema per radio e web tv. Tiene corsi sulla critica, sul giornalismo cinematografico, sulle culture digitali. È stato aiuto regista di Abel Ferrara per il documentario Piazza Vittorio.

Il film

locandina Dream Scenario

Dream Scenario

Horror - USA 2023 - durata 100’

Titolo originale: Dream Scenario

Regia: Kristoffer Borgli

Con Nicolas Cage, Michael Cera, Julianne Nicholson, Tim Meadows, Lily Gao, Dylan Baker

Al cinema: Uscita in Italia il 16/11/2023

in streaming: su Apple TV Amazon Video Rakuten TV