Ritorna Keanu Reeves con John Wick 4. I DinsiemE provano a fare come i Me contro Te. Poi, finalmente, James Gray con Armageddon Time. E Delta con la coppia Borghi/Lo Cascio.
Prevedibilmente Shazam conquista la vetta ma L'ultima notte di Amore con Favino tiene bene alla sua seconda settimana. Risorge almeno un po' il dominatore degli Oscar 2023 che tiene a distanza Creed e Scream.
Nella settimana in cui Everything Everywhere All at Once conquista finalmente la scena (e una distribuzione ad ampio spettro) arrivano il seguito di Shazam, una commedia italiana a riempire un vuoto e due commedie inglesi. Tra le uscite minori, come numero di schermi, spicca Piano piano di Nicola Prosatore.
Una baraonda folle e frastornante che vorrebbe essere rivoluzionaria ma che per voler strafare con troppe bizzarrie condensate in 140 pretenziosi ed interminabili minuti di marasma narrativo si riduce ad essere confusionaria, stucchevole, noiosa ed indigesta.
Premio senza la benché minima titubanza Everything Everywhere All at Once per il suo lanciarsi a capofitto senza indossare il paracadute. E per molte altre cose che potete leggere qui.
Creed III prende il largo ma L'ultima notte di Amore con Favino vince il confronto con Scream 6 per la seconda posizione. Stabile The Whale ma sono arrivate 2 statuette e chissà... Stessa storia per Everything Everywhere All at Once che con i suoi 7 Oscar incrementerà gli schermi.
L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano, con Pierfrancesco Favino, entra di prepotenza nel weekend con quasi 400 schermi, relegando il sesto episodio di Scream a secondo titolo in termini di copertura. Ma non è tutto. Qui tutte le uscite della settimana.
Un film gradevole e divertente, che mira però esclusivamente al lato tragicomico della vicenda dei fratelli Frattasio, mettendo da parte gli elementi più aspri e sconcertanti e fugando ogni intento di approfondimento sociologico.
Sbam, Creed III riempie le (non troppe) sale e conquista la vetta della classifica. Bene ancora The Whale, così così Sibilia con Mixed by Erry, maluccio Sam Mendes con Empire of Light. Comunque un buon weekend, aspettando Scream 6.
Terminato, con grande successo, l'evento dedicato al (quasi) cinquantenario di Frankenstein Junior, arrivano da oggi in sala Creed III, Mixed by Erry di Sibilia ed Empire of Light di Mendes. Seguono a distanza altri film con coperture meno muscolari e alcuni fantasmi.
Un lavoro per certi versi necessario perché non didascalico, come certe piatte commemorazioni televisive, ma sentito e nel contempo rigoroso, capace di cogliere tutte le fragilità e le peculiarità diTroisi attore, sceneggiatore e regista.
The Whale è una spugna intrisa di dolore, un film di autentica sincerità e dall’elevato coefficiente empatico. Un collage stratificato di sensazioni/venature interconnesse e indipendenti, con un tratteggio che fa (s)correre brividi lungo la schiena.
Dopo Grazie ragazzi la commedia italiana ci regala un secondo, delizioso, gioiellino, merito di uno script che - senza voler strafare - gioca con i luoghi comuni, tracciando alcune riuscitissime caratterizzazioni antropologiche della gioventù romana.
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