Nel cinema britannico, le tensioni sociali non sono mai lontane dal campo visivo ma in Hounded – La caccia è aperta, il film in onda su Rai 4 la sera del 4 settembre, queste tensioni diventano letterali. Il debutto alla regia di Tommy Boulding si inserisce nel filone del survival thriller ispirato al classico racconto The Most Dangerous Game, ma lo trasporta in una realtà più riconoscibile e polemica: l’Inghilterra post-Brexit, spaccata lungo linee di classe sempre più visibili.
La trama è semplice quanto disturbante: un gruppo di giovani ladri urbani viene catturato da un’aristocratica famiglia inglese e liberato nei boschi... solo per essere braccato, come volpi, da cavalli e mute di cani. Un rito della caccia, aggiornato con un nuovo tipo di selvaggina.
Il film non si nasconde dietro metafore raffinate: l’Inghilterra di oggi, ci dice, è un’arena in cui chi ha il potere può ancora permettersi di decidere chi merita di vivere e chi no.

Fratelli, cani e complicità: un quartetto all’ultima corsa
Il cuore pulsante del film di Rai 4 Hounded – La caccia è aperta non è la caccia, ma il gruppo che la subisce. Leon (Nobuse Jnr), leader taciturno ma deciso, è il fratello maggiore di Chaz (Malachi Pullar-Latchman), un ragazzo più impulsivo e curioso del mondo che lo circonda. Leon ha un piano semplice: un ultimo colpo per permettere a Chaz di andare all’università. Ma Chaz, invece, vuole sentirsi parte della squadra, parte del “gioco”. Con loro ci sono Vix (Hannah Traylen), dal carattere spigoloso e dallo sguardo duro, e Tod (Ross Coles), immigrato polacco, più silenzioso, spesso ridicolizzato per la sua fede, ma capace di prendersi il suo spazio.
Nonostante il contesto criminale, il film dedica tempo e attenzione a questi personaggi. Le dinamiche interne del gruppo, fatte di prese in giro affettuose, piccoli dissidi e una lealtà assoluta, costruiscono una famiglia di fatto. Questo non li redime, ma li rende umani. E quando il pericolo si fa concreto, non è solo una fuga per la sopravvivenza, ma anche una lotta per conservare dignità, solidarietà e speranza.
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Sintomi di un sistema
Dall’altra parte del campo (letteralmente) del film di Rai 4 Hounded – La caccia è aperta troviamo la famiglia Redwick. Katherine (Samantha Bond) è la matriarca di questa stirpe che parla di “onore” e “ordine naturale” mentre libera i suoi cani contro dei ragazzi legati e disorientati. Con lei ci sono il fratello Remington (James Faulkner), il nipote Hugo (James Lance) e il giovane Miles (Louis Walwyn), al suo “battesimo della caccia”.
I Redwick non si comportano da psicopatici fuori controllo. Anzi, la loro crudeltà è fredda, regolata, quasi rituale. Si aggrappano a codici obsoleti (niente armi da fuoco, solo cani; niente esecuzioni, solo sport) che rendono la loro violenza ancora più inquietante. Non ci sono motivazioni economiche o passioni vendicative, solo la convinzione che chi nasce in basso meriti di restare lì. Sono aristocratici di un’epoca passata che reagiscono all’abolizione della caccia alla volpe con una nuova tradizione: la caccia al povero.
La loro presenza non è tanto una caricatura quanto una lente attraverso cui osservare il persistente disprezzo della classe dominante verso chi, semplicemente, non appartiene al loro mondo. E il film suggerisce che dietro la patina delle buone maniere si cela qualcosa di ben più marcio e antico.

Sopravvivere non basta
Il film di Rai 4 Hounded – La caccia è aperta gira attorno a un’idea centrale: la sopravvivenza, sì, ma anche il valore umano. Cosa rende una vita degna? È il sangue, il conto in banca, la “disciplina”? Il lungometraggio non offre risposte nette, ma interroga il suo spettatore ponendo i corpi di giovani emarginati davanti ai fucili (metaforici) di chi il potere lo ha ereditato, non guadagnato.
Il divario tra le classi non è presentato come uno scontro filosofico, ma come una realtà brutale e quotidiana. I personaggi dei Redwick parlano in termini di “ordine naturale”, di un’isola che “ha raggiunto la cima della civiltà” seguendo certe regole. Ma queste regole sono state scritte da chi aveva i mezzi per farlo. In questo senso, la caccia diventa il simbolo di un’Inghilterra nostalgica, che rimpiange i giorni in cui il mondo era “in ordine” – cioè, sotto il suo controllo.
Nel frattempo, i ladri diventano eroi per esclusione: non perché siano moralmente superiori, ma perché sono, almeno, vivi e reali. Hanno legami, dolore, paura. Non hanno la pretesa di rappresentare la giustizia, ma mostrano quanto può costare il solo esistere in fondo alla piramide sociale.
Una tradizione rovesciata
Il film di Rai 4 Hounded – La caccia è aperta non è solo un thriller, ma un esperimento sociale in forma narrativa. Spinge il pubblico a parteggiare per chi, in altri contesti, verrebbe giudicato: ladri, emarginati, volti da sorvegliare nei negozi. Lo fa contrapponendoli a un’élite che, pur conservando potere e linguaggio, ha perso ogni parvenza di umanità.
Il film mostra una società in cui la legalità ha perso il suo valore simbolico. I ladri violano la legge per sopravvivere, gli aristocratici la ignorano per gioco. In mezzo, nessuna istituzione, nessuna vera giustizia. Solo la giungla.
Nel finale, non si tratta più solo di scappare. Si tratta di ribaltare le regole del gioco, di capire chi è davvero la preda e chi il predatore. E in un certo senso, la caccia non si conclude mai: esce dal film e si insinua nella vita reale, tra i titoli dei giornali e i dibattiti sul merito, sull’assistenzialismo, sulla “decadenza” della società.
In Hounded – La caccia è aperta, non ci sono eroi né martiri. Solo giovani in fuga e vecchi privilegiati in sella. Ma nel suo racconto diretto, quasi brutale, c’è qualcosa che lascia il segno. Non per originalità visiva o colpi di scena, ma per la domanda che s’insinua tra le righe: se le volpi non ci sono più, chi sarà la prossima preda?
Boulding non cerca risposte comode. Non redime i ladri, non umanizza i cacciatori. Ma ci mostra che nel gioco della sopravvivenza, il vero orrore non è la morte. È l’idea che per qualcuno tu non abbia mai avuto diritto a vivere.
Filmografia
Hounded - La caccia è aperta!
Horror - Gran Bretagna 2022 - durata 94’
Titolo originale: Hounded
Regia: Tommy Boulding
Con Samantha Bond, Malachi Pullar-Latchman, James Lance, Hannah Traylen, Nick Moran, Nobuse Jnr
in TV: 04/09/2025 - Rai 4 - Ore 21.20
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