Con Questione di tempismo, il film in onda su La5 la sera del 2 maggio, l’attrice e ora regista Michèle Laroque firma un’opera prima che brilla di autenticità, tenerezza e un’irresistibile vena comica. Il film è l’adattamento cinematografico del monologo teatrale “Mon Brillantissime Divorce”, che Laroque aveva portato in scena con successo. E, come spesso accade quando la creazione nasce da un bisogno personale, il risultato conquista per sincerità e freschezza.

Il percorso di rinascita di Angela
Nel film di La5 Questione di tempismo, Angela (interpretata dalla stessa Michèle Laroque) vede la sua vita perfetta sgretolarsi improvvisamente: il marito la lascia il giorno di San Valentino, sua figlia si trasferisce, il suo lavoro si ridimensiona e la madre ingombrante non le dà tregua. Persa e smarrita, Angela si trova costretta a ripartire da sé stessa.
Tra equivoci, nuove amicizie e tentativi esilaranti di ritrovare un equilibrio, il film racconta il viaggio emotivo di una donna che impara, suo malgrado, che la felicità spesso arriva… questione di tempismo.
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Una sinfonia di emozioni
I personaggi del film di La5 Questione di tempismo formano un mosaico vivace e affettuoso, capace di riflettere con leggerezza la complessità dei rapporti umani. Al centro della storia c’è Angela, interpretata da Michèle Laroque, una donna che dopo una serie di rovesci inaspettati è costretta a rimettere in discussione tutta la sua vita. Il ritratto che Laroque ne dà è delicato, ironico e profondamente empatico: Angela è una donna che, persa ogni certezza, si riscopre con una freschezza quasi adolescenziale. “Mi ha conquistata subito questo personaggio di donna che, nonostante tutto, va a cercare con energia e candore le chiavi della propria felicità”, ha raccontato Françoise Fabian, conquistata dalla lettura della sceneggiatura.
Accanto a lei, la madre, interpretata proprio da Françoise Fabian, si impone come una presenza al tempo stesso ingombrante e irresistibile. Fabian descrive il suo personaggio come “egoista ed egocentrica in maniera fenomenale”, ma senza alcuna cattiveria vera: “è completamente fuori dal mondo e per questo diventa comica”. È una madre che pensa solo a sé stessa, capace perfino di organizzarsi una crociera sul Danubio solo per poter giocare a bridge con le amiche, senza alcun interesse per il viaggio in sé. Ma, nonostante il suo essere “una rompiscatole suprema”, alla fine si rivelerà anche capace di affetto sincero, depositando le armi della sua invadenza per diventare una madre e una nonna finalmente tenera.
Il rapporto madre-figlia è ulteriormente arricchito dalla presenza di Léa, la figlia di Angela, interpretata da Oriane Deschamps, figlia nella vita reale di Michèle Laroque. Questa scelta dona autenticità alla complicità sullo schermo: “Mi è piaciuto poter raccontare che una madre e una figlia possono andare molto d’accordo senza per questo sacrificare ciò che sono”, ha spiegato Deschamps. Léa è una giovane musicista, ribelle ma romantica, che capisce progressivamente come la propria passione possa diventare un ponte per ritrovare e rafforzare i legami familiari.
Infine, nel cammino di Angela emerge la figura di Steinman, uno psicologo interpretato da Kad Merad, che aiuterà la protagonista a ritrovare fiducia in sé stessa. Merad si è detto entusiasta del personaggio: “Mi è piaciuto perché è divertente, delicato, un po’ seduttore, e soprattutto molto sincero”. L’attore ha anche sottolineato il piacere di essere stato diretto da Michèle Laroque, che conosce da anni e che descrive come “una regista capace di energia e rigore, ma anche di lasciare agli attori la libertà di inventare”.
Insieme, questi personaggi e i rapporti spesso esilaranti e commoventi che intrecciano costruiscono il cuore pulsante di Questione di tempismo, regalando al film di La5 una vitalità e una leggerezza che arrivano dritte al cuore dello spettatore.

Resilienza, famiglia e libertà personale
Questione di tempismo affronta con leggerezza tematiche profonde: la solitudine, il ricostruirsi dopo una crisi, l’importanza della famiglia anche nelle sue imperfezioni. Non mancano le riflessioni sui rapporti madre-figlia, dipinti senza facili stereotipi.
Il tema della resilienza emerge forte: Angela non si lascia sopraffare dalla depressione, ma si mette in gioco, sbagliando e rialzandosi. Anche il tema della famiglia è trattato con realismo e tenerezza, mostrando le sue dinamiche conflittuali ma anche il suo potenziale salvifico. Infine, il film celebra la libertà personale: il diritto di ogni individuo di vivere secondo il proprio ritmo, senza pressioni sociali.
Un piccolo gioiello di sincerità
Michèle Laroque si è ispirata, dichiaratamente, a una comicità alla Mike Nichols: brillante, lieve, mai volgare. “Per portarci nel suo universo, ci spiegava quale ‘atmosfera’ desiderava che dessimo alle scene”, ricorda Françoise Fabian a proposito della direzione attoriale.
Anche Kad Merad nota: “Ci ha diretti con energia, entusiasmo e rigore sul testo, ma ci lasciava liberi nel modo di interpretarlo”. Questo equilibrio tra direzione precisa e libertà interpretativa si traduce in una freschezza palpabile nelle scene.
Questione di tempismo è un film che sorprende per la sua capacità di raccontare una crisi personale con umorismo e leggerezza senza mai sminuirne la profondità emotiva. È un’opera che nasce da una storia personale e che riesce a toccare corde universali, grazie anche a un cast affiatato e a una regia piena di energia e delicatezza.
Un piccolo grande film che ricorda come, a volte, per ritrovare se stessi serve solo un po’ di coraggio… e il giusto tempismo.
Filmografia
Questione di tempismo
Commedia - Francia/Belgio 2018 - durata 95’
Titolo originale: Brillantissime
Regia: Michele Laroque
Con Michele Laroque, Kad Merad, Rossy De Palma, Oriane Deschamps
in TV: 18/05/2025 - Rete 4 - Ore 00.50
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