In un’epoca in cui le app di incontri promettono connessioni autentiche a portata di swipe, il film Inganno d’amore, in onda su Tv8 il 14 maggio, ci trascina in un incubo alimentato proprio da queste promesse. Diretto da Michelle Ouellet per Lifetime, mette in scena un moderno incubo relazionale dove l’amore si trasforma in arma e la fiducia in trappola.

Dal cuore spezzato all’incubo
Nel film di Tv8 Inganno d’amore, Ashley, artista sensibile e appena divorziata, cerca di ricostruirsi una vita dopo essere stata pubblicamente umiliata dal marito infedele. Spinta dalla sua amica Tess, si lancia nel mondo del dating online, dove incontra Marco. All’apparenza affascinante, empatico e pronto a vivere una nuova storia, Marco è in realtà un truffatore seriale. Quando le chiede dei soldi per una vacanza mai avvenuta, Ashley cede alla trappola. Ma questo è solo l’inizio.
Dopo averla derubata e ghostata, Marco si trasforma in uno stalker ossessivo, distruggendo la sua arte, la sua privacy e persino le sue relazioni. Il punto di non ritorno si raggiunge quando inizia a colpire anche chi le è vicino, passando dal ricatto psicologico alla violenza fisica.
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Archetipi in una danza mortale
Ashley, interpretata nel film di Tv8 Inganno d’amore da Shiva Negar, è la classica protagonista da thriller Lifetime: resiliente, emotiva ma sottovalutata. La sua evoluzione è chiara: da vittima ingenua a donna determinata a smascherare il suo carnefice. Marco, interpretato da Dillon Casey, è il volto rassicurante dell’inganno: seduttore manipolativo, prima affabile e poi spietato. In questo senso, incarna una delle paure più contemporanee: il pericolo non viene dall’ignoto ma da chi sembra “perfetto”.
A fare da contorno troviamo Tess (Mikaela Dyke), l’amica “voce della ragione” sacrificata troppo presto, e Grant (Drew Nelson), lo chef e nuovo interesse amoroso di Ashley, il cui ruolo resta marginale. Curiosamente, è Roger (Danny McLeod), l’ex marito traditore, a chiudere il cerchio, tornando come partner finale in un colpo di scena ironico e controverso.

Amore, frode e vendetta
Il film di Tv8 Inganno d’amore tocca temi attuali come la vulnerabilità emotiva online, le truffe sentimentali e la vittimizzazione secondaria da parte delle istituzioni (la polizia ignora Ashley). Ma affronta anche il tema del gaslighting e del controllo, mostrando come il romanticismo possa essere usato come copertura per manipolazione e violenza.
Altro elemento ricorrente è il fallimento delle reti di supporto tradizionali - polizia, amici, nuovi partner - che lascia la protagonista sola, costretta a farsi giustizia con le sue mani. Ciò porta a una riflessione più ampia su come le donne debbano spesso combattere da sole contro aggressori che sanno usare la società a proprio favore.
Il finale spiegato
Il finale del film di Tv8 Inganno d’amore è costruito con un tocco da revenge thriller: Ashley organizza una cena con Marco, ma ribalta la situazione facendo apparire tutte le sue vittime nel ristorante. È un momento di giustizia collettiva, quasi catartico. Marco reagisce in modo prevedibile, con violenza, e prende Ashley in ostaggio. Ma stavolta la polizia interviene e lei viene salvata insieme a Tess.
Il paradosso? Il trauma diventa leva per il successo. Il caso ottiene visibilità mediatica, il ristorante ha successo, e il murale distrutto da Marco diventa simbolo di rinascita. E alla fine, Ashley sceglie di tornare con l’uomo che l’aveva tradita: Roger. Un finale amaro, che sembra suggerire che, nel caos delle relazioni moderne, anche il male conosciuto può sembrare meglio dell’ignoto.
Inganno d’amore ha ritmo veloce, personaggi estremi, e una morale chiara: fidarsi è bene, ma proteggersi è essenziale. È una favola nera su ciò che accade quando il desiderio di amare ci rende ciechi, e su quanto possa essere difficile distinguere tra passione e predazione nel mondo digitale.
Filmografia
Inganno d'amore
Giallo - Canada 2023 - durata 90’
Titolo originale: Burned by Love
Regia: Michelle Ouellet
Con Shiva Negar, Dillon Casey, Drew Nelson, Mikaela Dyke, Danny McLeod, Alexis Koetting
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