Nel mare agitato del cinema indipendente americano, ogni tanto arriva un film che, senza fare troppo rumore, riesce a colpire dritto al cuore come Low Tide, su Rai 4 la sera del 7 luglio. Opera prima del regista e sceneggiatore Kevin McMullin, è un thriller adolescenziale ambientato nel cuore dimenticato del Jersey Shore, che parla con la lingua della tensione ma racconta soprattutto la fragilità e la rabbia dei ragazzi che crescono ai margini. Una storia che comincia come una bravata estiva e finisce come un dramma morale a tinte noir, dove ogni scelta pesa e l’innocenza evapora sotto il sole d’agosto.

Il bottino dell’illusione
Alan, Red e Smitty, i tre protagonisti del film di Rai 4 Low Tide, sono tre ragazzi di provincia che, per noia e disperazione, si guadagnano l’estate svaligiando le case dei ricchi turisti che invadono la costa. Sono figli della parte sbagliata della città, quella che i villeggianti attraversano con i finestrini alzati. La loro vita è fatta di piccoli furti, sigarette, battute volgari e sogni a breve termine. L’ingresso del più giovane Peter, fratello minore di Alan, nel gruppo segna l’inizio della fine.
Il colpo grosso arriva con la notizia della morte di un vecchio eremita milionario. La banda si introduce nella sua casa isolata e, nascosto sotto il pavimento, trova un sacco pieno d’oro. Alan e Peter decidono di tenere tutto per sé. Ma quando il denaro entra in gioco, le amicizie si spezzano, i sospetti si moltiplicano, e la violenza non tarda a manifestarsi.
Il film si sviluppa come una lenta valanga: tutto è destinato a crollare, ma non sai da quale lato inizierà il disastro.
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Archetipi vivi
Alan (Keean Johnson) è il cuore emotivo del film di Rai 4 Low Tide. Sognatore, disilluso, cerca un modo per sfuggire a un destino già scritto. È diviso tra il legame con il fratello Peter e l’amicizia tossica con Red. Peter (Jaeden Martell), invece, è l’anima razionale, l’osservatore che diventa protagonista. Il suo arco narrativo è quello più forte: da bambino timido e idealista a giovane uomo costretto a prendere decisioni adulte.
Red (Alex Neustaedter) è un concentrato di frustrazione e potenziale violenza. È il vero antagonista, il ragazzo che ha imparato a imporsi con la paura, cresciuto in una realtà dove l’unica regola è la sopraffazione. Accanto a lui c’è Smitty (Daniel Zolghadri), il gregario con la lingua biforcuta, pronto a vendere chiunque pur di non essere l’ultimo della catena.
Infine, ci sono Mary (Kristine Froseth), la ragazza di passaggio che accende in Alan un’illusione di normalità, e il sergente Kent (Shea Whigham), forse l’unico adulto presente, un ex ragazzo come loro che ha imparato a guardare la vita dalla parte sbagliata del vetro.

Crescita, classe e scelta morale
Il film di Rai 4 Low Tide è un racconto su cosa significa diventare uomini quando tutto intorno ti insegna a diventare altro. Il vero tesoro non sono le monete d’oro, ma il momento in cui capisci chi sei davvero. Peter e Alan rappresentano due risposte possibili al vuoto lasciato da genitori assenti, prospettive assenti, speranze assenti. Red e Smitty sono la deriva, lo specchio di ciò che succede quando il cinismo prende il sopravvento troppo presto.
C’è un tema di classe che taglia tutto il film come una lama affilata. I ragazzi non rubano ai loro vicini, ma ai “Bennys”, i ricchi di passaggio. Ma sotto l’odio di facciata c’è un senso di inferiorità cronico, una consapevolezza sorda che nessuno verrà mai a salvarli. Il Jersey Shore di McMullin non è quello da cartolina: è una terra in bilico, dove i sogni si comprano al banco del fast food e la fuga è solo un’illusione.
E poi c’è la questione morale, che il film pone con semplicità disarmante: cosa fai quando finalmente hai il potere di cambiare la tua vita? Lo usi per costruire o per distruggere? Alan e Peter dovranno decidere chi vogliono diventare. E questa scelta non ha un lieto fine garantito.
Sobrietà al servizio del dramma
McMullin dirige con mano sicura e uno stile visivo che evita il pittoresco per abbracciare il reale. La fotografia è naturale, quasi spenta, come a voler suggerire che anche le giornate di sole possono finire in tragedia. L’uso di dettagli (un sorso da una juice box, una camminata sulla spiaggia) dice molto più di cento dialoghi. Le influenze sono chiare: Stand by Me, I Goonies, Il tesoro della Sierra Madre e persino Mud di Jeff Nichols. Ma McMullin non copia: distilla, reinterpreta, asciuga. E con un budget limitato, costruisce una tensione narrativa che cresce fino a esplodere.
Il film di Rai 4 Low Tide è molto più di un semplice thriller estivo: è una riflessione dura e onesta su cosa significhi crescere quando il mondo ti lascia indietro. È un ritratto vivido di un’età in cui ogni errore può diventare irreparabile. E, soprattutto, è un film che ha il coraggio di non compiacere: non cerca il lieto fine, non offre morali semplici. Come la marea bassa del titolo, porta alla luce ciò che normalmente resta nascosto: rabbia, paura, desiderio, e quella sottile linea che separa il bene dal male.
In un’epoca in cui il cinema spesso si rifugia nella nostalgia sterile, Low Tide prende i miti dell’adolescenza e li scompone con uno sguardo tagliente e compassionevole. Un esordio che lascia il segno. E che ci ricorda che, a volte, per diventare grandi, bisogna prima perdere tutto.
Filmografia
I Goonies
Avventura - Usa 1985 - durata 111’
Titolo originale: The Goonies
Regia: Richard Donner
Con Sean Astin, Josh Brolin, Jeff Cohen, Ke Huy Quan, Anne Ramsey
Al cinema: Uscita in Italia il 09/12/2019
in streaming: su Apple TV Microsoft Store Timvision Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video
Mud
Drammatico - USA 2012 - durata 135’
Titolo originale: Mud
Regia: Jeff Nichols
Con Matthew McConaughey, Reese Witherspoon, Tye Sheridan, Jacob Lofland, Sam Shepard, Michael Shannon
Al cinema: Uscita in Italia il 28/08/2014
in streaming: su Prime Video Apple TV Google Play Movies Rakuten TV Rai Play Amazon Video
Il tesoro della Sierra Madre
Avventura - USA 1948 - durata 126’
Titolo originale: The Treasure of the Sierra Madre
Regia: John Huston
Con Humphrey Bogart, Walter Huston, Tim Holt, Barton McLane, Harry Vejar
in streaming: su Apple TV Rakuten TV Amazon Video
Stand by Me - Ricordo di un'estate
Commedia - USA 1986 - durata 96’
Titolo originale: Stand by Me
Regia: Rob Reiner
Con Wil Wheaton, River Phoenix, Kiefer Sutherland, Richard Dreyfuss, Corey Feldman, Jerry O'Connell
in streaming: su Apple TV Microsoft Store Rakuten TV Amazon Video
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