Stai con me oggi?: Nel film di Rai 3, la comicità di Billy Cristal davanti all’oblio

Su Rai 3 in prima visione la sera del 1° aprile, il film Stai con me oggi? si presenta come un oggetto curioso: a metà tra una lettera d’amore alla comicità newyorkese e un’amara riflessione sul decadimento della memoria. Diretto, co-scritto e interpretato da Billy Crystal, il film rappresenta un ritorno in scena per un’icona comica che ha segnato l’immaginario collettivo tra gli anni ’80 e ’90. Ma questo ritorno è tutt’altro che trionfale o nostalgico: è fragile, imperfetto, a tratti goffo e tenero, proprio come il protagonista che porta sullo schermo.

Tra gag e nebbia

Charlie Burnz, il protagonista del film di Rai 3 Stai con me oggi?, è un veterano della scrittura comica, autore di successo di spettacoli televisivi e film cult, ora ridotto a una figura marginale in una redazione popolata da giovani che lo trattano con deferenza affettuosa ma distante. Ha più di settant’anni, scrive ancora su una macchina da scrivere, e nasconde un segreto: è affetto da una forma precoce di demenza. Finge che tutto sia sotto controllo, anche quando confonde volti familiari o si perde nel mezzo di un’intervista pubblica.

La svolta narrativa arriva con Emma Payge, interpretata da Tiffany Haddish. Emma entra nella vita di Charlie per caso, grazie a un pranzo vinto all’asta da un ex fidanzato infedele. La loro conoscenza comincia tra equivoci, allergie alimentari e cinismo, ma si trasforma presto in un’amicizia profonda e autentica. Non c’è romanticismo forzato, nessuna relazione improbabile: solo due solitudini che trovano conforto reciproco. Emma, con il suo spirito libero e la sua onestà brutale, è l’unica a vedere oltre il sorriso di Charlie, oltre la battuta pronta. È l’unica a intuire (e poi ad accettare) la verità.

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Maschere e verità

Il Charlie Burnz del film di Rai 3 Stai con me oggi? è una figura spezzata: è ancora capace di brillare, di cogliere la debolezza di una battuta e rafforzarla, di motivare un giovane autore insicuro. Ma sotto la superficie si consuma la perdita dell’identità. Charlie non è solo un uomo che dimentica: è un uomo che si aggrappa alla comicità come ultima difesa contro il vuoto. La risata è il suo ultimo rifugio, la battuta l’ultimo scudo.

Emma è un personaggio che sfugge alle trappole della stereotipia: non è la classica spalla nera chiamata a “salvare” l’uomo bianco in difficoltà. È disordinata, ironica, rumorosa, tenera e imperfetta. La sua presenza è contagiosa e sincera, e Haddish la interpreta con una leggerezza che disarma anche quando il copione inciampa in dialoghi troppo zuccherosi.

Attorno a loro ruotano figure secondarie che, però, restano sfocate: i figli di Charlie, Rex (Penn Badgley) e Francine (Laura Benanti), sembrano personaggi di un’altra sceneggiatura. Appaiono e scompaiono senza un vero arco emotivo. La famiglia è più un concetto evocato che un motore narrativo.

La memoria, la dignità, il tempo che resta

Il vero cuore del film di Rai 3 Stai con me oggi?, è il tempo che scivola via. Stai con me oggi? parla di cosa succede quando la mente comincia a tradirti, ma tu sei ancora lì, pienamente cosciente di ciò che stai perdendo. Parla di demenza, ma non con il rigore devastante di The Father o l’eleganza malinconica di Still Alice. Crystal e il co-sceneggiatore Alan Zweibel scelgono invece un tono più affabile, quasi rilassato, nel raccontare l’agonia della perdita. Il risultato è un film che sfiora il dolore ma non lo affronta mai fino in fondo.

C’è anche un secondo tema che corre sotto traccia: la vecchiaia nel mondo dello spettacolo. Charlie è un residuato di un’epoca passata, un autore che ha scritto classici dimenticati e ora non è più in grado nemmeno di riconoscere i suoi colleghi sul palco. Il film suggerisce che la comicità cambia, si evolve, ma non esplora davvero questo passaggio generazionale. I giovani autori appaiono solo come comparse funzionali al declino di Charlie, non come voci nuove con qualcosa da dire.

Quando l’emozione inciampa

Il difetto principale del film di Rai 3 Stai con me oggi?, è il tono incerto. Vuole essere una commedia dolceamara, ma spesso scivola nel sentimentalismo più prevedibile. I flashback con la moglie defunta, girati in un’estetica da spot natalizio, sembrano arrivare da un altro film. Le risoluzioni familiari sono rapide e poco credibili. Ogni conflitto è sbrigato con una scena e una battuta, ogni nodo si scioglie senza vera catarsi.

Eppure, malgrado tutto, Stai con me oggi? riesce in un’impresa non banale: farci vedere il comico come uomo, e l’uomo come fragile, vulnerabile, autentico. Billy Crystal, pur non riuscendo a dare al film una struttura solida o un tono coerente, mette in scena una versione di sé che emoziona. Non è più il protagonista scatenato di Harry ti presento Sally, ma un uomo stanco che ancora vuole far ridere e che ha paura del giorno in cui non ci riuscirà più.

Stai con me oggi? è sì un film imperfetto, sbilanciato, a tratti stonato. Ma dentro le sue sbavature c’è qualcosa di raro: un’onestà disarmante. Non è un grande film, ma è un film che ci prova. Ci prova a parlare d’amicizia senza filtri, di perdita senza pietismi, di risate come ultimo baluardo contro il nulla. E se a tratti cade nel kitsch, è solo perché, come il suo protagonista, sta lottando con tutte le sue forze per restare in piedi.

Forse non ci ricorderemo ogni scena. Ma ci ricorderemo Charlie Burnz che, in mezzo alla confusione, riesce ancora a trovare la battuta giusta. E questo, alla fine, basta.

Filmografia