In prima tv assoluta il 19 giugno su Cielo, il film Methgator è targato The Asylum. E, nel gigantesco baraccone del cinema di serie B, pochi nomi evocano un misto di fascino e sconcerto come The Asylum. Se pensavate che l’era di Sharknado avesse già esaurito il potenziale creativo della casa di produzione più scatenata dell’industria low-budget, era perché non conoscevate ancora Methgator, un’opera che fonde Lo squalo, Cocainorso e i peggiori incubi del dipartimento di polizia di Tennesee, con un gigantesco alligatore tossicodipendente che mastica (letteralmente) tutto ciò che gli si para davanti.

La logica è un’opinione
Nel film Cielo Methgator, l’isola di Sweetwater, nel cuore delle Everglades della Florida, si prepara al Memorial Day. La festa, però, è interrotta da una scena che ha già fatto la storia del trash: un raid antidroga, un borsone di meth che finisce nel pantano e… uno scatto improvviso di narici di un alligatore. L’animale ingerisce la droga, entra in uno stato di frenesia chimica, e dà il via a una carneficina che attraversa l’intera isola.
A contrastare questa creatura non c’è un solo eroe, ma un’intera parata di archetipi improbabili: Dante Williams, agente della DEA, figlio dello sceriffo del posto; Anna, ex fiamma di Dante e figlia adottiva di un ex militare armato fino ai denti; Bithlo, esperto di rettili dall’accento imprecisato; e un sindaco che copia spudoratamente l’avidità negazionista del primo cittadino di Lo squalo.
In mezzo, si alternano momenti di (involontaria?) comicità: una gara di schiaffi in piena boscaglia, un alligatore che si arrampica su un traliccio telefonico come King Kong in overdose, una teleferica che sfida le leggi della fisica… e persino un bunker sotterraneo per cucinare meth.
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Funzionali come tasti rotti
I personaggi del film Cielo Methgator sembrano estratti da un mazzo di carte impazzito. Nessuno ha un arco narrativo coerente: sono più che altro funzioni narrative ambulanti, progettate per farsi divorare nel momento più spettacolare possibile. Tuttavia, c’è un fascino disturbante nel modo in cui questi caratteri bidimensionali si muovono tra battute assurde, dinamiche familiari senza senso e confronti armati degni di un episodio di Walker Texas Ranger sotto acidi.
Dante Williams (Laronn Marzett): protagonista carismatico, parla a una velocità che nemmeno lo spettatore più sobrio può seguire. È l’eroe, il figlio, l’agente, l’ex fidanzato... eppure resta sempre un mistero.
Anna Grady (Vanessa Tamayo) è l’ex più armata della storia, ex cadetta modello, figlia di un veterano/locandiere/dinamite umana. Il sindaco Jensen (Patrick Labyorteaux) è più interessato ai soldi dei turisti che alla sopravvivenza dei cittadini. Nessuna novità, ma la camicia sgargiante fa il suo.
E, infine, c’è Trig (Robbie Rist), uno spacciatore con la faccia simpatica, pronto a farsi trovare (e sniffare) dal nostro amico squamoso.

Temi? Sì, ci sono.
Per quanto assurdo, il cuore narrativo del film Cielo Methgator tocca temi molto reali: la diffusione delle droghe in comunità isolate, la corruzione politica, l’inadeguatezza delle forze dell’ordine locali. Il mostro è solo un pretesto, un avatar drogato della crisi degli oppioidi, con denti affilati e sete di sangue.
Dante e Anna portano sulle spalle un passato comune segnato da scelte morali ambigue e traumi familiari legati proprio alla guerra alla droga. La sceneggiatura non approfondisce, ma tenta un’esplorazione della famiglia.
Un alligatore drogato è, in fondo, anche il simbolo perfetto della natura che si ribella non solo alla civiltà, ma alle sue storture più tossiche: la criminalità, il degrado, il profitto cieco.
Caos controllato
Christopher Douglas-Olen Ray, figlio del re del trash Fred Olen Ray, ha imparato bene la lezione: “più è assurdo, meglio è”. La sua regia del film Cielo Methgator alterna momenti davvero esilaranti (spesso involontariamente) a un ritmo spezzato, che tenta disperatamente di mantenere coerenza tra scene scollegate. La sceneggiatura di Joe Roche e Lauren Pritchard è un patchwork di citazioni, cliché, pseudoscienza e momenti WTF da antologia.
Gli effetti speciali oscillano tra il dignitoso e l’imbarazzante. L’alligatore su terraferma è credibile quanto basta per spaventare uno spettatore distratto, ma quando nuota, si ha la netta sensazione di guardare un videogioco PS2 in bassa risoluzione. Alcune sequenze, come la torre telefonica, raggiungono vette surreali di spettacolarità da applausi.
Methgator non è un film: è un’esperienza. Un rituale collettivo da condividere con amici, birre e commenti sarcastici. È cinema trash nella sua forma più pura: consapevole, eccessivo, sghembo, ma dannatamente onesto. Non ha il genio anarchico di Sharknado, ma supera di slancio i suoi simili. Se accettate le sue regole (o la sua assenza totale di regole) vi farà divertire.
Filmografia
Methgator
Horror - Usa 2024 - durata 89’
Titolo originale: Methgator
Regia: Christopher Ray
Con LaRonn Marzett, Ray Acevedo, Vanesa Tamayo, Patrick Labyorteaux, Robbie Rist
Sharknado
Fantascienza - USA 2013 - durata 90’
Titolo originale: Sharknado
Regia: Anthony C. Ferrante
Con Tara Reid, Cassie Scerbo, John Heard, Ian Ziering, Aubrey Peeples, Jaason Simmons
in streaming: su Prime Video Apple TV Amazon Video Pluto TV
Cocainorso
Thriller - USA 2023 - durata 95’
Titolo originale: Cocaine Bear
Regia: Elizabeth Banks
Con Ray Liotta, Keri Russell, Alden Ehrenreich, Margo Martindale, Kristofer Hivju, O'Shea Jackson Jr.
Al cinema: Uscita in Italia il 20/04/2023
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Rakuten TV
Lo squalo
Thriller - USA 1975 - durata 125’
Titolo originale: Jaws
Regia: Steven Spielberg
Con Robert Shaw, Roy Scheider, Richard Dreyfuss, Lorraine Gary
Al cinema: Uscita in Italia il 01/09/2025
in TV: 18/07/2025 - Sky Cinema Suspense - Ore 11.25
in streaming: su Now TV Sky Go Apple TV Microsoft Store Google Play Movies Netflix Netflix Basic Ads Amazon Video
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