Il film Seberg - Nel mirino, su Iris la sera del 15 giugno, non è una semplice biografia d’attrice, ma il racconto spietato di un lento annientamento. Diretto da Benedict Andrews e con una Kristen Stewart mai così intensa, il film esplora gli anni più cupi della vita di Jean Seberg, attrice americana simbolo della Nouvelle Vague e vittima designata della macchina repressiva dell’FBI.
Non siamo davanti al classico ritratto agiografico. Seberg - Nel mirino è un thriller politico che sa essere anche dramma psicologico, riflessione sul potere dello sguardo e sulla fragilità dell’identità femminile sotto assedio. È cinema che scotta, come il fuoco che bruciò Jean sul set del suo primo film, Santa Giovanna. Quella scena, ripresa con forza simbolica dal film di Andrews, apre e chiude un cerchio: la ragazza diventata star viene letteralmente consumata, prima dal pubblico, poi dal potere.

Una storia più vera della finzione
La storia del film Iris Seberg – Nel mirino comincia nel 1968. Jean Seberg è reduce dal successo europeo di Fino all’ultimo respiro ed è ormai un’icona: taglio corto, maglietta “New York Herald Tribune”, aria da musa moderna. Ma dietro l’immagine si nasconde una donna inquieta, in cerca di senso.
Tornata negli Stati Uniti, Jean si avvicina al movimento dei Black Panthers e stringe un legame sentimentale e politico con l’attivista Hakim Jamal (Anthonie Mackie). Un gesto istintivo, un’apparizione pubblica accanto a Jamal all’arrivo di un volo, basta a scatenare la reazione dell’FBI. Lei è bianca, famosa, ricca. Lui è nero, rivoluzionario, sorvegliato speciale. Insieme diventano una minaccia.
Il film segue due traiettorie parallele: quella di Jean, sempre più isolata e consumata dal sospetto, e quella dell’agente Jack Solomon (Jack O’Connell), incaricato di sorvegliarla. Jack la ascolta, la pedina, studia ogni sua parola. Ma più si avvicina alla sua preda, più si accorge che dietro la “minaccia” dipinta dai superiori c’è solo una donna sincera, idealista, vulnerabile. La loro relazione è tutta fatta di distanza, ma emotivamente è un duetto potente, un cortocircuito morale che dà spessore alla narrazione.
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Più di un’attrice, meno di un’eroina
Jean Seberg non è dipinta come una santa, e il film Iris Seberg – Nel mirino non le costruisce addosso un altare. È una donna vera, a tratti ingenua, incapace di gestire la tempesta mediatica che si abbatte su di lei. Non capisce quanto sia scomoda fino a quando è troppo tardi. Non ha alleati: il marito si allontana, la stampa la massacra, Jamal la respinge. Quando l’FBI diffonde alla stampa la voce (falsa) che il figlio che porta in grembo è di un attivista nero, Jean crolla. Da quel momento, la parabola è discendente. E il lungometraggio la segue senza sconti, ma con un rispetto che commuove.
Kristen Stewart è eccezionale nel ruolo. Non imita Jean Seberg, la reinventa. Il suo volto dice più delle parole: paura, rabbia, disorientamento, resistenza. Stewart costruisce un personaggio che si fa carico di tutte le domande lasciate in sospeso da un’epoca che ha tradito molti dei suoi ideali. Ha raccontato: “Mi sembrava di doverla proteggere. Era così disponibile, così esposta. Ho sentito il bisogno di esserle accanto”. E quel bisogno si percepisce in ogni scena, in ogni sguardo.

Niente nostalgia
Benedict Andrews, dal canto suo, non cerca l’effetto nostalgico. La sua regia è secca, precisa, tagliente. Si ispira ai thriller politici degli anni Settanta, come La conversazione di Coppola o Una squillo per l’ispettore Klute di Pakula, ma lo fa con una sensibilità contemporanea. La paranoia è palpabile. Le stanze sembrano sempre troppo grandi, i telefoni troppo fragili, i volti troppo vicini alla macchina da presa. La fotografia di Rachel Morrison cattura un’America sporca, stanca, bellissima e in frantumi.
Ogni dettaglio, dai costumi di Michael Wilkinson al montaggio ipnotico di Pamela Martin, serve a costruire un senso di claustrofobia crescente, dove anche il pubblico diventa parte della sorveglianza.
Temi forti, immagini potenti
Il cuore del film Iris Seberg – Nel mirino è il tema dello sguardo. Chi guarda chi? E a che prezzo? Jean è osservata, sezionata, manipolata. Ma anche Jack, suo sorvegliante, è costretto a guardarsi dentro. Quando infine i loro sguardi si incrociano, per pochi istanti, il film vibra di una tensione umana che supera qualsiasi conflitto politico.
Seberg - Nel mirino è anche un film sull’impossibilità di “essere solo attrice”. Jean prova a tenersi in equilibrio tra impegno civile e carriera, ma scopre che il mondo non glielo permette. Essere donna, bella, famosa e politicamente attiva era (e forse è ancora) un atto di rottura. Come le ricorda con durezza Dorothy Jamal, moglie di Hakim: “Tu sei solo una turista nel nostro mondo”. Una frase che risuona come un giudizio e una condanna. Il film non la smentisce. Ma nemmeno la assolve.
Oggi che viviamo in un’epoca in cui la privacy è merce e la sorveglianza è norma, la storia di Jean Seberg parla più forte che mai. Non è un racconto su “come erano le cose”. È un monito su come possono tornare ad essere, o su come non sono mai cambiate davvero.
Alla fine, resta una domanda: cosa resta di Jean Seberg? Non la filmografia, non i gossip, ma questa sua lotta privata e pubblica per esistere con dignità. Seberg - Nel mirino la rimette al centro, la mostra, la interroga. E ci costringe a guardare, senza più scuse, quello che il potere è disposto a fare a chi rifiuta di tacere.
Filmografia
Seberg - Nel mirino
Drammatico - USA 2019 - durata 102’
Titolo originale: Seberg
Regia: Benedict Andrews
Con Kristen Stewart, Margaret Qualley, Zazie Beetz, Vince Vaughn, Anthony Mackie, Jack O'Connell
in streaming: su Apple TV Microsoft Store Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video
Santa Giovanna
Drammatico - USA 1957 - durata 110’
Titolo originale: Saint Joan
Regia: Otto Preminger
Con Jean Seberg, Richard Widmark, Richard Todd, Anton Walbrook
Fino all'ultimo respiro
Drammatico - Francia 1960 - durata 90’
Titolo originale: À bout de souffle
Regia: Jean-Luc Godard
Con Jean Seberg, Jean-Paul Belmondo, Henri Jacques Huet, Van Doude, Daniel Boulanger, Roger Hanin
Al cinema: Uscita in Italia il 30/11/-0001
La conversazione
Thriller - USA 1974 - durata 115’
Titolo originale: The Conversation
Regia: Francis Ford Coppola
Con Gene Hackman, Frederic Forrest, John Cazale, Allen Garfield, Cindy Williams, Michael Higgins
Al cinema: Uscita in Italia il 10/03/2025
in streaming: su Paramount Plus Apple TV Channel Apple TV Amazon Video Rakuten TV
Una squillo per l'ispettore Klute
Poliziesco - USA 1971 - durata 114’
Titolo originale: Klute
Regia: Alan J. Pakula
Con Jane Fonda, Donald Sutherland, Charles Cioffi, Roy Scheider
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