Con l’arrivo su Netflix del film Proiettile vagante 3 il 7 maggio, il cinema d’azione francese si prepara a chiudere con il botto una delle sue trilogie più travolgenti e spettacolari degli ultimi anni. Diretto ancora una volta da Guillaume Pierret, Proiettile vagante 3 alza ulteriormente l’asticella, tanto sul piano narrativo quanto su quello visivo, portando a compimento l’arco del protagonista Lino, interpretato dall’infaticabile Alban Lenoir, ormai icona action di Netflix.

Vendetta e redenzione
La storia del film Netflix Proiettile vagante 3 riparte da dove ci eravamo lasciati: Lino, meccanico geniale e pilota spericolato, esce finalmente di prigione. Ma non c’è spazio per la quiete o la redenzione: il suo unico obiettivo è ottenere giustizia per Charas, il mentore e figura paterna brutalmente assassinato. È il movente che lo guida, che lo brucia dentro come una miccia accesa.
Ad affiancarlo in questa missione troviamo Julia (Stefi Celma), compagna d’armi e di ideali, ormai legata a Lino da una fiducia costruita a suon di inseguimenti e perdite. Insieme, si lanciano sulle tracce di Areski (Nicolas Duvauchelle), il corrotto e spietato ex poliziotto rientrato in Francia e ora nel mirino di un altro personaggio chiave: il comandante Resz e la sua squadra, che hanno i loro motivi per voler mettere le mani sull’uomo.
L’inseguimento che ne nasce è una corsa a perdifiato tra strade tortuose, esplosioni spettacolari e curve morali sempre più pericolose. Fragili alleanze si intrecciano, vecchi nemici si trovano costretti a combattere fianco a fianco e la linea tra giusto e sbagliato si fa sempre più sottile. Il fine, però, è chiaro: fare luce su una verità che troppi vorrebbero tenere sepolta.
Icone in cerca di chiusura
Nel film Netflix Proiettile vagante 3, la narrazione assume una dimensione quasi corale. Non è più soltanto la storia di Lino, ma quella di tutti coloro che, nel corso della trilogia, hanno incrociato la sua strada e le sue battaglie. Ogni personaggio torna per chiudere i conti col proprio passato.
Lino si conferma un eroe sui generis: violento quando serve, giusto per natura, carismatico nonostante i silenzi. Lenoir gli dona una fisicità esplosiva, senza controfigure, facendo delle scene d’azione veri e propri manifesti di determinazione. Julia, interpretata con grinta da Stefi Celma, si emancipa sempre di più dal ruolo di spalla, diventando pilastro emotivo e operativo del film.
Areski, invece, continua a essere l’antagonista ambiguo per eccellenza, emblema di una corruzione che ha radici ben più profonde del singolo individuo. Il comandante Resz (Gérard Lanvin) è a tutti gli effetti il terzo polo narrativo: non alleato, non nemico, ma figura d’ordine che deve decidere se piegarsi al sistema o affrontarlo.
Secondo le parole dello stesso regista, il film propone anche ritorni nel passato per illuminare le zone d’ombra di alcuni personaggi, regalando una profondità inedita e attesa.

Vendetta, lealtà e giustizia
Dietro l’adrenalina e la spettacolarità, il film Netflix Proiettile vagante 3 affronta temi classici ma sempre efficaci: la vendetta come via alla giustizia, la lealtà come ancora in un mondo corrotto, il potere distruttivo della verità.
La trilogia intera è costruita sullo scontro tra integrità e compromesso, tra ciò che è giusto fare e ciò che si è disposti a fare per ottenere giustizia. E in questo terzo atto, tutto converge in un’unica, definitiva corsa contro il tempo.
Il film si interroga anche su un aspetto spesso trascurato nei thriller d’azione: la responsabilità delle istituzioni. Chi controlla chi? E a quale prezzo?
L’eredità della trilogia
Proiettile vagante è ormai molto più di una sorpresa francese. La saga è diventata un manifesto del cinema action europeo, capace di rivaleggiare con le produzioni hollywoodiane in termini di ritmo, coreografie e qualità tecnica. Non a caso, ha raccolto milioni di visualizzazioni in tutto il mondo, elevando Lenoir a star del genere e dimostrando che la Francia può essere terreno fertile per l’action di qualità.
Il terzo film, girato tra Parigi, Montpellier e Sète, spinge ancora di più sul pedale: più inseguimenti, più esplosioni, più stunt mozzafiato, sempre realizzati con una cura artigianale che ne amplifica l’impatto realistico.
Con la sua energia grezza ma mai caotica, con i suoi personaggi pieni di lividi ma anche di umanità, con la sua voglia di spingere al limite ogni scena, la trilogia di Guillaume Pierret entra a pieno titolo nell’Olimpo delle saghe più riuscite del genere. E Lino, con la sua auto truccata e il suo cuore in pezzi, lascia un ultimo, indelebile segno. Almeno per ora.
Filmografia
Proiettile vagante 3
Azione - Francia 2025 - durata 111’
Titolo originale: Balle perdue 3
Regia: Guillaume Pierret
Con Alban Lenoir, Stefi Celma, Nicolas Duvauchelle, Gérard Lanvin, Pascale Arbillot, Julie Tedesco
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
Proiettile vagante 2
Thriller - Francia 2022 - durata 98’
Titolo originale: Balle perdue 2
Regia: Guillaume Pierret
Con Stefi Celma, Alban Lenoir, Nelson Estevez, Vivia E. Armstrong
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
Proiettile vagante
Thriller - Francia 2020 - durata 92’
Titolo originale: Balle perdue
Regia: Guillaume Pierret
Con Alban Lenoir, Nicolas Duvauchelle, Ramzy Bedia, Pascale Arbillot, Stefi Celma, Rod Paradot
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
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