Nel panorama dei thriller familiari e delle produzioni Lifetime, Giovani ossessioni in onda su Tv8 il 5 giugno si presenta come un film apparentemente modesto, ma dietro la facciata da tv movie si nasconde un intreccio di dinamiche psicologiche disturbanti, drammi intergenerazionali e una riflessione inquietante sul possesso, il trauma e le aspettative sociali. Il film non si limita a raccontare una gravidanza adolescenziale, ma la usa come miccia per esplodere un intero sistema di relazioni tossiche e segreti sepolti.

La normalità che degenera
Nel film di Tv8 Giovani ossessioni, Audrey Collier è una liceale modello: appena diciottenne, ottiene l’ammissione alla prestigiosa università dei suoi sogni. Ha tutto davanti a sé, finché scopre di essere incinta del fidanzato Sam Doss. La notizia accende una catena di eventi che trasforma la sua vita in un incubo.
Sam, profondamente insicuro e già fragile per il confronto sociale con Audrey (lui frequenta un community college), vede nella gravidanza l’occasione di consolidare il legame: propone matrimonio, sogna una famiglia, ma soprattutto teme di essere lasciato indietro. Quando Audrey decide di non includerlo nei suoi piani per il futuro, entra in scena l’elemento più destabilizzante del film: la madre di Sam, Casey.
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Vittime, burattinai e ossessioni
Audrey è l’unico personaggio davvero razionale del film di Tv8 Giovani ossessioni. Nonostante l’età, prende decisioni complesse con una lucidità che manca a tutti gli adulti intorno a lei. Non è perfetta, ma è una protagonista coerente, capace di ribellarsi senza diventare eroina da copione.
Sam è l’anello debole: immaturo, manipolabile, emotivamente instabile. La sua evoluzione è tragica, ma anche patetica. Non è un vero villain, ma uno strumento nelle mani della madre.
Casey, invece, è il motore narrativo della storia. Un personaggio disturbante e perfettamente scritto: ex infermiera, ex figlia, madre ossessiva, donna spezzata e furiosa. I suoi gesti criminali - dall’omicidio della madre all’incendio doloso, fino al sequestro armato - sono il risultato di un’ossessione patologica per il controllo e di una rabbia mai elaborata verso il suo passato.
Jennifer, la madre di Audrey, emerge inaspettatamente come figura forte: il suo confronto con Casey, culminato in uno scontro fisico, è il simbolo della guerra silenziosa tra madri, tra classi sociali e tra generazioni.

Il controllo, il fallimento e l’eredità del trauma
Il film di Tv8 Giovani ossessioni affronta con intensità il tema del controllo nelle relazioni affettive, mostrando come l’amore possa trasformarsi in una forma di possesso. Sam, incapace di accettare le scelte autonome di Audrey, tenta di trattenerla in una relazione che non rispetta i suoi desideri. Allo stesso modo, Casey cerca di manipolare il figlio per realizzare le proprie ambizioni, ignorando i suoi reali bisogni.
Il film evidenzia anche le pressioni sociali e il classismo, rappresentati dal contrasto tra la famiglia benestante di Audrey e la situazione più modesta dei Doss. Casey, in particolare, manifesta un risentimento verso Jennifer, madre di Audrey, che incarna un passato di privilegi e successo che lei sente di non aver mai avuto.
La genitorialità disfunzionale è un altro tema centrale: sia Audrey che Sam sono influenzati negativamente dai comportamenti dei loro genitori. Casey, con la sua ossessione per il controllo, e i Collier, con il loro approccio rigido, mostrano come le figure genitoriali possano contribuire a creare ambienti tossici per i propri figli.
Infine, il film esplora l’eredità del trauma e la vendetta. Il passato doloroso di Casey, segnato dall’abbandono e dalla rinuncia al figlio, la porta a compiere azioni estreme nel tentativo di riscrivere la propria storia attraverso il controllo del futuro di Sam e del nipote.
Il finale spiegato
Il finale del film di Tv8 Giovani ossessioni arriva con un sequestro a mano armata. Casey costringe Audrey e Jennifer a seguirla, decisa a realizzare il suo delirio: far sposare Audrey e Sam, rapire il nascituro e ottenere anche un risarcimento economico. Il piano fallisce in modo spettacolare: Sam, colpito accidentalmente alla gamba, prende le distanze dalla madre, mentre Jennifer si ribella in un confronto fisico che neutralizza definitivamente la minaccia.
Nel finale, Audrey è al college, Sam è sparito dalla sua vita e i suoi genitori stanno crescendo il bambino. È una chiusura atipica: non idealizza la maternità precoce, non glorifica il perdono, ma restituisce a Audrey il futuro che stava per esserle strappato.
Il perdono verso Sam è realistico: Audrey non dimentica, ma non resta neanche intrappolata nel rancore. Il fatto che non tenga il bambino con sé, ma continui gli studi mentre i genitori lo allevano, è una delle scelte più mature e non convenzionali del film.
Giovani ossessioni prende la struttura di un classico film da pomeriggio e la sovverte con una tensione crescente, personaggi disturbati e tematiche profonde. Casey è una delle antagoniste più riuscite del genere: non è solo folle, è il prodotto di un mondo che non le ha mai dato voce.
Il film funziona perché, al di là del melodramma, mostra come le ossessioni, il passato e la paura del fallimento possano avvelenare ogni forma d’amore, anche quello tra madre e figlio. E ci ricorda che la vera maturità, a volte, è sapersi allontanare da chi ci dice di amarci.
Filmografia
Giovani ossessioni
Drammatico - USA 2020 - durata 90’
Titolo originale: Young, Stalked, and Pregnant
Regia: Robert Malenfant
Con Lindsay Hartley, Taylor Blackwell, Tanya Clarke, Cody Sulek, Bart Johnson, Denisea Wilson
in streaming: su Prime Video Pluto TV
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