Nel vasto pantheon del cinema storico, dominato da figure maschili e da narrazioni imperiali, il film Boudica, su Prime Video dal 29 maggio, si connota come un’opera ibrida e spigolosa. Diretta da Jesse V. Johnson e interpretata da Olga Kurylenko nel ruolo dell’iconica regina celtica, il film tenta di riportare alla luce una figura storica tanto reale quanto trascurata, celebrandone la leggenda ma anche cadendo nelle trappole del genere a cui aspira.

Olga Kurylenko
Boudica (2023) Olga Kurylenko

Tra oppressione e rinascita

Il film Prime Video Boudica ci porta nella Britannia del 60 d.C. Dopo la morte del re Prasutagus (Clive Standen), sovrano degli Iceni, il controllo del territorio dovrebbe passare alla moglie, ma Roma rifiuta di riconoscere una donna al potere. Il procuratore Catus Decianus (Nick Moran) prende il comando con brutalità: le due figlie della coppia vengono uccise mentre Boudica viene torturata, umiliata pubblicamente e lasciata a morire. Ma non muore.


Salvata da Cartimanda (Lucy Martin) e accolta da una tribù druidica, risorge come figura messianica e prende in mano un’eredità ancestrale: una spada “magica”, simbolo e strumento del suo destino. Diventa una guerriera, l’incarnazione della vendetta.

Archetipi e manichini

Olga Kurylenko interpreta Boudica, la protagonista del film Prime Video, con intensità fisica, ma la sua trasformazione emotiva da madre a divinità della guerra non è sempre convincente. Il suo personaggio, sebbene centrale, soffre di una scrittura che la vuole più simbolo che persona: non è lei a decidere di ribellarsi, è la leggenda che la possiede. Il film si apre con una donna, ma si chiude con un’icona. Il passaggio, però, è più evocato che costruito.


Gli altri personaggi non brillano particolarmente. Cartimanda scompare nel terzo atto. Wolfgar (Peter Franzen), introdotto troppo tardi, esiste solo per credere o dubitare di lei. Nero è un clown sanguinario, più Caligola che imperatore. Il cast funziona sul piano visivo, ma manca spesso di profondità narrativa.

Olga Kurylenko
Boudica (2023) Olga Kurylenko

Potere, identità e vendetta

Il nucleo del film Prime Video Boudica è la trasformazione del dolore in forza, dell’umiliazione in rivalsa. Boudica non nasce regina guerriera: lo diventa a caro prezzo. Il film, però, insiste su un misticismo che sfuma i contorni storici, trasformando una rivolta politica in una favola fantasy. Le apparizioni delle figlie morte, la spada “scelta” da un destino superiore, i rituali druidici... Tutto converge verso una mitologizzazione che toglie spazio alla complessità umana del personaggio.


La questione del potere femminile è centrale ma non pienamente sviluppata. Non c’è un vero confronto con l’ideologia patriarcale romana: c’è solo violenza, e poi reazione. La riflessione su leadership, diritto e identità si perde tra decapitazioni e visioni oniriche.


Johnson, noto per i suoi action a basso budget, confeziona un film visivamente dignitoso nonostante le risorse limitate. La fotografia soft-focus, firmata da Jonathan Hall, regala suggestioni quasi pittoriche. I paesaggi britannici e i costumi contribuiscono a un’atmosfera solenne. Le scene d’azione, però, sono limitate: molte battaglie sono suggerite, non mostrate.


L’inserimento di elementi fantasy come la spada o le visioni è tanto audace quanto incoerente. Sono spunti lasciati a metà, senza un vero disegno narrativo. A tratti il film sembra voler essere un dramma storico, a tratti un’epopea esoterica, senza mai scegliere davvero.

Chi era davvero Boudica

Come spesso accade nei film storici contemporanei, anche Boudica, arrivato in Italia prima in homevideo e adesso su Prime Video, non si preoccupa troppo dell’accuratezza. Anacronismi evidenti – come la presenza di Sassoni o Cristiani – si sommano a scelte di sceneggiatura discutibili. Ma questa non è una lezione di storia: è un film d’azione travestito da tragedia storica. E in questo senso funziona, a tratti. È crudo, sanguinario, melodrammatico. Ma anche frammentario, ripetitivo e troppo schiavo dei suoi cliché.


La vera Boudica fu una regina della tribù degli Iceni, nel sud-est della Britannia, vissuta nel I secolo d.C. Dopo la morte del marito Prasutago, che aveva lasciato il suo regno in parte alla moglie e in parte a Roma per evitare conflitti, i Romani ignorarono il testamento. Confiscarono le terre, umiliarono pubblicamente Boudica – frustandola e violentando le sue figlie – e imposero il dominio diretto. Fu la scintilla che accese la rivolta.


Boudica guidò una coalizione di tribù britanniche in una delle più grandi ribellioni contro l’Impero Romano. Le sue truppe rasero al suolo tre città romane, tra cui Londinium (l’attuale Londra), causando migliaia di morti. Alla fine, però, fu sconfitta dal governatore romano Svetonio Paulino. Secondo le fonti romane, si suicidò per evitare la cattura. Il suo nome, come dimostra anche il lungometraggio, rimane ancora oggi simbolo di resistenza e indipendenza britannica.

Un tentativo sincero ma incompiuto

Boudicaè un film ambizioso girato con mezzi modesti. È una lettera d’amore (e sangue) alla figura della ribelle celtica, ma non riesce a decidere se vuole raccontare la storia di una donna o glorificare il mito di una dea guerriera. Tra buone intenzioni, scelte discutibili e un certo fascino visivo, resta un’opera che non lascia indifferenti, ma nemmeno pienamente soddisfatti.


È un buon punto di partenza per chi vuole (ri)scoprire Boudica. Ma chi vuole davvero conoscerla, dovrà guardare oltre lo schermo.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Boudica

Boudica

Azione - Regno Unito 2023 - durata 101’

Titolo originale: Boudica

Regia: Jesse V. Johnson

Con Olga Kurylenko, Tim Barber, Andy Beckwith, Tom Bennett, Jeff Betts, Lilibet Biutanaseva

in streaming: su Google Play Movies Apple TV Prime Video