Hallmark ha costruito negli anni un proprio universo narrativo dove il romanticismo si mescola a trame leggere e rassicuranti: con il film Sognando il signor Darcy, terzo titolo della rassegna Loveuary dedicata a Jane Austen in onda su Rai 1 la sera del 23 agosto, il canale torna a confrontarsi con uno dei testi più amati della letteratura inglese, Orgoglio e pregiudizio.
Non si tratta di una semplice trasposizione: la storia prende una piega meta-narrativa, in cui il mondo del romanzo e quello contemporaneo si sovrappongono, generando situazioni comiche, paradossi e riflessioni sulla distanza tra sogno e vita reale.

Quando il sogno diventa ingombrante
Harriet (Eliza Bennett), la protagonista del film di Rai 1 Sognando il signor Darcy, è una bibliotecaria e aspirante scrittrice che vive immersa nei romanzi di Jane Austen, convinta che nessun uomo reale possa competere con l’ideale di Mr. Darcy. Alla vigilia di un cambiamento importante, il fidanzato Ethan le chiede di sposarlo: lei, invece di dire sì, risponde con un incerto “forse”. Poco dopo, in un taxi e dopo un desiderio espresso a una stella cadente, Harriet si ritrova inspiegabilmente nell’Inghilterra del 1813, accolta come “cugina americana” della famiglia Bennet.
Convinta inizialmente di trovarsi in una messinscena organizzata dai suoi amici, Harriet scopre presto di essere davvero all’interno della trama di Orgoglio e pregiudizio. Ma la sua presenza inizia a deviare il corso degli eventi: Darcy si interessa a lei invece che a Elizabeth, Mr. Collins propone matrimonio a Mary, Lydia critica le fughe altrui, e perfino la famosa vicenda tra Jane e Bingley rischia di andare fuori rotta. Il tentativo di Harriet di “rimettere a posto” la storia diventa così una corsa contro il tempo… e contro il testo stesso di Austen.
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Tra fedeltà e reinvenzione
Il fulcro narrativo del film di Rai 1 Sognando il signor Darcy è Harriet, una protagonista costruita per essere ponte tra spettatore e mondo letterario. La sua ironia e il suo approccio “fuori tempo” creano attrito con la rigidità sociale del contesto, mettendo in luce quanto sia fragile l’immagine idealizzata di Darcy. Eliza Bennett riesce a dare a Harriet un’energia frizzante, alternando momenti di comicità fisica a una progressiva maturazione emotiva.
Mr. Darcy (Nicholas Bishop) è qui meno austero e più vulnerabile, un uomo che, contrariamente alla versione originale, si espone presto e con insistenza. La sua corte verso Harriet, compresa una dichiarazione “in prestito” da Lord Byron, serve a smontare il mito del Darcy inarrivabile, rivelandone goffaggini e imperfezioni.
Il nucleo Bennet subisce un lieve “riassetto” caratteriale: Jane è più espressiva, Elizabeth più impulsiva, Lydia e Mary meno stereotipate rispetto all’originale. Questa rimodulazione non sempre convince i puristi, ma è funzionale a far emergere l’impatto della presenza di Harriet sul tessuto della storia.
Ethan (Bert Seymour), pur restando sullo sfondo per gran parte della pellicola, è la controparte reale di Darcy: concreto, affettuoso e sincero. È attraverso il confronto implicito tra i due uomini che il film porta avanti il suo discorso principale.

Quando la letteratura incontra la vita
Il film di Rai 1 Sognando il signor Darcy utilizza il meccanismo del “personaggio contemporaneo catapultato nel passato” non solo per creare gag o anacronismi, ma per interrogarsi sul rapporto tra fantasia e realtà. Harriet incarna il lettore che, innamoratosi di un’opera, rischia di misurare la vita con un metro impossibile. Il suo viaggio la porta a scoprire che l’ideale romantico non è sempre compatibile con le sfumature dell’esperienza concreta.
Il film riflette anche sul ruolo attivo di chi ama una storia: Harriet interviene, corregge, tenta di “proteggere” l’intreccio originale. Ma così facendo dimostra che nessuna narrazione è intoccabile, e che il vero cambiamento avviene quando il lettore (o spettatore) si lascia trasformare dall’opera, anziché cercare di plasmarla a proprio piacimento.
Il tema della crescita personale si intreccia con quello della responsabilità emotiva: l’innamoramento per un’idea può essere rassicurante, ma è nella relazione reale con le sue imperfezioni che si gioca la possibilità di una felicità duratura.
Un Darcy diverso per una lezione antica
Il film di Rai 1 Sognando il signor Darcy non punta a essere una trasposizione filologica di Austen, ma un’operazione di dialogo con il suo immaginario. La precisione storica è a tratti sacrificata a favore della leggerezza e del ritmo, e alcune dinamiche sentimentali risultano forzate. Tuttavia, il film riesce a mantenere saldo il messaggio: l’amore per la letteratura può essere fonte di ispirazione, ma la vita, con le sue sorprese e imperfezioni, resta il vero terreno dove crescere e amare.
In fondo, Harriet non trova il Darcy dei suoi sogni. Trova qualcosa di più importante: la consapevolezza che, sebbene i romanzi siano mondi meravigliosi in cui rifugiarsi, il capitolo migliore è quello che si scrive vivendo.
Filmografia
Sognando il signor Darcy
Fantasy - Usa/Irlanda/Canada 2024 - durata 84’
Titolo originale: An American in Austen
Regia: Clare Niederpruem
Con Eliza Bennett, Nicholas Bishop, Nell Barlow, Catherine Hannay, Erica Ford, Grace Hogg-Robinson
in streaming: su Rai Play
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