C’era un tempo - non così lontano - in cui i mestieri erano di famiglia e venivano tramandati di padre in figlio. È sicuramente il caso della famiglia di Tyrone Power, di stirpe irlandese, i cui avi già nel ‘700 erano attori. E mentre suo padre Tyrone Powere Sr. fu - sul finale della carriera - il primo della famiglia a recitare nel cinema muto degli esordi, lui fu invece il primo a recitare nel cinema sonoro. La sua carriera stava decollando già prima della seconda guerra mondiale, ma fu nel 1940 che prese la svolta decisiva, quando ebbe la parte principale in Il segno di Zorro (1940), interpretando un Don Diego De La Vega che superò per popolarità quello di Douglas Fairbanks Sr. nel film omonimo del 1920. Il fatto che Tyrone Power fosse un’eccellente spadaccino di suo aiutò e da allora ebbe diverse parti in film di cappa e spada. Il tutto, unito al suo bell’aspetto e al suo fascino latino (nonostante di latino non avesse nulla), lo rese quasi imprigionato in film d’avventura e romantici. Drammaticamente fu proprio durante le riprese di un duello sul set di Salomone e la regina di Saba, di King Vidor e con Gina Lollobrigida, che l’attore morì per un infarto, dopo aver girato quasi due terzi del film (il suo ruolo fu poi preso da Yul Brynner e le scene con Power dovettero essere girate di nuovo).
Pochi mesi la sua ultima moglie, Debbie Minardos, avrebbe partorito il figlio maschio che tanto aspettava per poter dare continuità alla sua stirpe di attori, Tyrone Power Jr (IV), visto che le figlie femmine Romina e Taryn (avute dal precedente matrimonio con l’attrice Linda Christian) non soddisfavano la sua visione patriarcale. 

 

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