David Niven disse del collega Leslie Howard - grande attore britannico e grande star hollywoodiana degli anni ’30 - che la sua aria spaurita, che ispirava nelle donne sentimenti materni, mascherava un uomo per nulla naïf, con un cervello sempre all’opera. 

Chiamato dalla recitazione in giovane età, sfidando la volontà del padre, fu nel teatro che trovò la sua notorietà, ben prima del cinema. E fu il teatro a portarlo in America, a Broadway. Paradossalmente oggi è ricordato soprattutto per la sua parte in Via col vento (1939), un film che lui nemmeno vide una volta girato.

Con l’arrivo della Seconda guerra mondiale trovò la sua missione: gli ultimi suoi film - tutti girati in Gran Bretagna, dove aveva fatto stabilmente ritorno allo scoppiare del conflitto - erano devoti alla causa contro il nazismo. 
Tragica fu la sua morte nel 1943, al largo delle coste del Portogallo, quando l’aereo civile, il volo 777, su cui si trovava fu abbattuto da un caccia della Luftwaffe. Si è molto speculato sui motivi dell’attacco: una delle ipotesi vuole che Howard fosse stato inviato da Churchill in persona in una missione segreta il cui scopo era convincere Francisco Franco a non unirsi alle forze dell’Asse e che i tedeschi lo avessero scoperto, uccidendolo per farne fallire la missione.
Ma alcune rivelazioni fatte dai servizi inglesi in seguito resero la questione ancora più scivolosa e drammatica: può anche darsi che i tedeschi fossero stati indotti a credere che sull’aereo si trovasse Churchill in persona - che in quel periodo aveva avuto un incontro ad Algeri con De Gaulle - e che gli inglesi avessero captato l’informazione fatta circolare dagli agenti tedeschi. Qualsiasi azione avessero fatto gli inglesi avrebbe fatto capire ai tedeschi che le loro comunicazioni venivano intercettate: si preferì dunque far finta di niente e il volo 777 fu dunque probabilmente sacrificato. Con Leslie Howard e gli altri dodici passeggeri a bordo. 

 

I FILM DI LESLIE HOWARD

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