“Volevo solo sopravvivere. Mangiare e avere un cappotto”. Era il 1923 e Barbara Stanwick (il cui vero nome era Ruby Catherine Stevens) aveva trovato un ingaggio alle Ziegfield Folies e aveva aspettative contenute. Aveva fatto da poco 16 anni. Da quando ne aveva 4 era orfana: sua madre era morta per un aborto spontaneo dopo essere stata investita da un carro, il padre due settimane dopo aveva trovato lavoro a Panama, dove stavano scavando il canale, e non si era mai più visto. Lei era cresciuta con la sorella maggiore, poi aveva girato una serie di case d’adozione. Nel 1916 - a 9 anni - aveva seguito in tour la sorella, che aveva trovato lavoro come showgirl. A 14 anni aveva lasciato la scuola. 

A portarle alle stelle fu prima Broadway, poi il grande maestro della leggerezza, Frank Capra, che la volle in Femmine di lusso (1930) e in altri due film, uno dietro l’altro. Da allora fu tutto in discesa. E quando Billy Wilder la volle per La fiamma del peccato (1944) arrivò la sua consacrazione a “regina del noir”, rendendola l’attrice in assoluto più pagata di quegli anni. 

 

Tutti film di Barbara Stanwyck

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