Nel panorama dei film romantici made in Hallmark, Innamorarsi a Mustang Ranch su Tv8 il 30 settembre si distingue per un’ambizione rara: raccontare non solo un colpo di fulmine tra una donna e un cowboy, ma l’intero processo interiore che accompagna il dolore, la perdita e la difficile ricostruzione di sé.
Ambientato in un ranch americano dal sapore autentico, il tv movie utilizza i codici del romance per mettere in scena un dramma più profondo: quello del lutto che si sedimenta nel quotidiano, rendendo invisibili certe ferite, e quello della paura di lasciarsi andare, anche quando la vita offre una nuova possibilità. Il tutto attraverso una protagonista, Rebecca, che non cerca tanto un lieto fine quanto un nuovo inizio.

Un viaggio tra paesaggi e fragilità
Nel film di Tv8 Innamorarsi a Mustang Ranch, Rebecca (Kimberly Sustad) è una professoressa universitaria specializzata nello studio del Vecchio West. Vedova da tre anni, madre di due figli, sembra aver trovato un equilibrio fatto di abitudini, dedizione alla famiglia e carriera. Ma sotto la superficie si nasconde una donna che ha messo in pausa la propria emotività. È proprio questo stato di apparente stabilità che viene scosso durante una vacanza familiare in un ranch, organizzata come ultimo momento di unione prima che il figlio maggiore lasci casa per il college.
Al ranch, il passato e il presente si intrecciano. Rebecca incontra Jake (Lucas Bryant), un cowboy affascinante e riservato, che si rivela (con una svolta da commedia degli equivoci) essere il nuovo fidanzato della sorella Cassidy (Marlie Collins). Una complicazione che rende il legame nascente tra Rebecca e Jake carico di tensione etica ed emotiva. La scelta non è solo tra due uomini, ma tra restare bloccata in una versione di sé costruita per resistere al dolore, o rischiare di aprirsi di nuovo al mondo.
A fare da contorno ma mai da semplice sfondo c’è una famiglia viva, contraddittoria, capace di offrire sia conforto che caos. Due figli con modalità diverse di elaborare la perdita del padre, una madre ironica e presente, e una sorella impulsiva che obbliga Rebecca a rivedere le proprie certezze. Tutti concorrono a un disegno più ampio: quello del lutto vissuto non in solitudine ma in rete, nel quotidiano spesso buffo e fragile dei legami familiari.
SCOPRI TUTTI I FILM DA GUARDARE IN TV STASERA
Rebecca e gli altri
Il personaggio di Rebecca film di Tv8 Innamorarsi a Mustang Ranch è costruito con cura, e ha il merito di scartare gli stereotipi della vedova inconsolabile o della donna cinica in cerca di rivalsa. Rebecca è una donna che ha fatto tutto “come si deve”: ha sostenuto i figli, ha continuato a lavorare, ha evitato di crollare. Ma ciò che emerge è che questa forza apparente ha un costo: la chiusura verso qualsiasi forma di intimità che non sia strettamente familiare.
Jake, il cowboy misterioso, rappresenta qualcosa di più del semplice interesse romantico. È un catalizzatore. È con lui che Rebecca riscopre non solo l’attrazione, ma soprattutto la paura di sentirsi di nuovo vulnerabile. Jake non è definito da gesti plateali, ma da una calma che mette a nudo le contraddizioni di chi gli sta intorno. Anche lui ha i suoi silenzi, e proprio in questi spazi sospesi si crea un dialogo profondo tra i due personaggi.
I figli di Rebecca, Noah e Ollie (Nicholas Holmes e Azriel Dalman), aggiungono ulteriori sfumature al racconto. Noah, ormai adolescente, verbalizza con lucidità il bisogno che la madre si dia un’altra possibilità. Ollie, più piccolo, è ancora intrappolato nel desiderio magico di rivedere il padre: il suo “ghost hunting” nel ranch è un gesto tenero e disperato, ma anche il vero punto di svolta del film. È attraverso lo smarrimento del figlio che Rebecca prende coscienza di quanto il loro dolore sia ancora vivo.
Anche i personaggi secondari, come la sorella Cassidy e la madre Maureen (Lynda Boyd), contribuiscono alla narrazione con leggerezza e profondità. Cassidy, impulsiva e apparentemente superficiale, mette Rebecca davanti alla necessità di uscire dalla zona di comfort. Maureen, invece, con il suo umorismo e la sua presenza costante, dimostra come anche la leggerezza possa essere una forma di cura.

Cosa resta dopo il lutto
Il tema portante del film di Tv8 Innamorarsi a Mustang Ranch è il lutto, non tanto nella sua fase acuta, ma nella lunga coda che lascia nella vita delle persone. Innamorarsi a Mustang Ranch sceglie di rappresentare un dolore che non si manifesta con drammi e scoppi emotivi, ma con il silenzio, la prudenza, la scelta inconsapevole di “non sentire più troppo”. Questo tipo di elaborazione, spesso meno raccontata, è forse ancora più pericolosa: trasforma chi sopravvive in spettatore della propria vita.
Ma il film non si limita a descrivere la ferita, prova a suggerire anche una possibile guarigione. Attraverso un arco narrativo che parte dal contenimento e arriva alla liberazione, la storia mostra come il processo di guarigione non passi solo dall’innamoramento, ma dalla capacità di rimettersi in discussione, di tornare vulnerabili, di accettare che non esistono tempi standard per il dolore.
Non manca, ovviamente, la tensione romantica. Ma ciò che rende il legame tra Rebecca e Jake interessante è il modo in cui il film ne racconta la gradualità, i dubbi, la componente etica. L’amore non arriva a “salvare” Rebecca, ma le dà lo specchio necessario per capire quanto si sia difesa dal vivere pienamente.
Il West come specchio interiore
Il ranch nel film di Tv8 Innamorarsi a Mustang Ranch non è solo uno sfondo bucolico da cartolina. È un luogo di passaggio, di sospensione, dove i ruoli familiari vengono rimescolati e dove la protagonista può vedersi da fuori. Le ampie distese, i cieli aperti, le cavalcate e i momenti di pausa diventano metafore visive della libertà emotiva che Rebecca deve imparare a reclamare.
La fotografia accompagna con coerenza questo viaggio interiore. I toni caldi, i giochi di luce, i movimenti lenti della macchina da presa fanno da contrappunto alla frenesia della vita urbana lasciata alle spalle. C’è un equilibrio sottile tra realismo e romanticismo, che contribuisce a rendere credibile l’intero impianto narrativo.
Il diritto di ricominciare
Innamorarsi a Mustang Ranch usa la commedia romantica per raccontare qualcosa di più profondo della semplice attrazione tra due sconosciuti. È una storia sul dolore che si trascina nel tempo, sulle responsabilità che diventano corazze, sulle famiglie che faticano ma si tengono insieme. E soprattutto, è un invito a concedersi il diritto di ricominciare, anche quando sembra troppo tardi.
Attraverso personaggi autentici, un tono equilibrato tra dramma e commedia, e una regia sobria ma efficace, il film riesce a dire qualcosa di vero su come si sopravvive e si vive di nuovo dopo una perdita. E, in un panorama spesso dominato da narrazioni superficiali, è già qualcosa.
Filmografia
Innamorarsi a Mustang Ranch
Sentimentale - Canada, USA 2024 - durata 84’
Titolo originale: The Real West
Regia: Terry Ingram
Con Kimberley Sustad, Lucas Bryant, Marlie Collins, Nicholas Holmes, Azriel Dalman, Beatrice Kitsos
in TV: 30/09/2025 - TV8 - Ore 15.30
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta