In una Los Angeles più che mai quotidiana, fatta di incroci casuali e di vite parallele, il film Dog Days su Rai 3 la sera dell’8 settembre mette in scena una serie di storie intrecciate da un elemento comune e sorprendentemente potente: il cane.


Diretto da Ken Marino e scritto da Elissa Matsueda ed Erica Oyama, il film è una commedia corale che costruisce il suo impianto narrativo sull’assunto che gli animali domestici non solo riflettono i nostri stati emotivi, ma spesso li rimettono in discussione. Se c’è qualcosa che Dog Days vuole dimostrare, è che nessuno esce indenne dall’incontro con un cane.

Vanessa Hudgens
Dog Days (2018) Vanessa Hudgens

Incontri, scontri e guinzagli incrociati

La struttura narrativa del film di Rai 3 Dog Days segue lo schema del mosaico: sei o sette linee narrative si sviluppano parallelamente, per poi trovare punti di contatto e congiunzione. Al centro c’è Elizabeth, anchorwoman televisiva la cui vita privata va in frantumi poco prima dell’arrivo del nuovo co-conduttore Jimmy, ex campione della NFL.


Intorno a lei ruotano altri personaggi: Tara (Vanessa Hudgens), giovane barista che sogna un futuro diverso, si trova divisa tra l’attrazione per un veterinario egocentrico e l’affetto silenzioso del timido Garrett (Jon Bass), che gestisce un rifugio per animali; Daisy (Lauren Lapkus), dog sitter senza direzione, cerca l’amore in uno dei suoi clienti; Greg e Ruth (Jessica St. Clair e Thomas Lennon), alle prese con una gravidanza gemellare, affidano il loro cane all’imprevedibile fratello Dax (Adam Pally); e ancora Grace e Kurt (Eva Longoria e Rob Corddry), genitori adottivi in difficoltà con la loro nuova figlia Amelia, si trovano a prendersi cura di un cane smarrito che appartiene a Walter, un anziano vedovo chiuso nel suo dolore.


Ogni storia è scandita da piccoli eventi quotidiani: passeggiate al parco, visite veterinarie, pizzette consegnate a domicilio. Sono attimi banali che diventano significativi proprio grazie alla presenza dei cani, capaci di infrangere le barriere emotive e sociali tra persone diversissime. Il film non corre, si prende il suo tempo, e nel farlo replica la logica del cane stesso: osserva, aspetta, ma sa quando agire.


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Cani che aprono le gabbie interiori

Al centro del film di Rai 3 Dog Days non ci sono gli animali, ma ciò che rivelano nei loro padroni. Ogni personaggio vive un momento di stallo: una crisi identitaria, una perdita, un’incertezza di percorso. I cani agiscono come catalizzatori: non risolvono i problemi, ma li illuminano da un’altra prospettiva.


Tara, ad esempio, grazie a un cane trovato per caso, scopre un nuovo scopo nella vita, lontano dalla banalità del lavoro al bar. Elizabeth, costretta a condividere il set con un uomo che inizialmente detesta, scopre una nuova forma di intimità quando i loro animali cominciano a interagire. Amelia, bambina chiusa e traumatizzata, riesce ad aprirsi grazie al legame con Mabel, il cane di Walter, che a sua volta trova nel lasciarla andare un modo per rielaborare il lutto della moglie.


Il messaggio è chiaro: avere un cane implica rivedere il proprio rapporto con il tempo, lo spazio, gli altri. Significa imparare a essere presenti. La sceneggiatura sottolinea questo aspetto senza calcare la mano: Dog Days non è un film sentimentale nel senso più ovvio, ma un’osservazione sulle connessioni umane mediate da qualcosa di irrimediabilmente puro.

Adam Pally
Dog Days (2018) Adam Pally

Personaggi in cerca di equilibrio

L’efficacia del film di Rai 3 Dog Days risiede nella capacità di usare gli archetipi senza farsene schiacciare. Elizabeth non è solo la carriera in carriera, ma una donna che non riesce più a fidarsi. Tara non è solo la sognatrice, ma una persona alla ricerca di un ruolo concreto nel mondo. Garrett non è lo sfigato di turno, ma un uomo che ha scelto di dedicarsi agli altri, anche a costo di mettersi da parte. Walter, interpretato da Ron Cephas Jones, è forse il personaggio più denso: un uomo che ha perso tutto tranne il suo cane, e che nel lasciarlo andare riesce, finalmente, a rientrare nella vita.


Gli uomini e le donne di Dog Days non sono eroi, né caricature comiche. Sono figure normali che reagiscono in modo goffo, disordinato e spesso divertente a situazioni altrettanto normali. Anche i comprimari, come l’improbabile terapista canina Danielle (Tig Notaro) o il rocker irresponsabile Dax, contribuiscono a dipingere un affresco urbano dove tutti cercano qualcosa, anche se non sanno bene cosa.

Amori, perdite, adozioni e fundraiser

I temi che attraversano il film di Rai 3 Dog Days sono quelli tipici della commedia romantica, ma con una declinazione leggermente decentrata. Non è tanto l’amore a muovere le vicende, quanto la ricerca di una connessione. Che sia tra una madre e una figlia, tra fratelli lontani, tra colleghi costretti a convivere o tra perfetti sconosciuti uniti da un cane smarrito, ogni relazione nasce da una mancanza. Il cane, qui, non è mai solo un animale: è un veicolo, una scusa, una porta socchiusa su una vita possibile.


Un momento chiave arriva con l’evento benefico per salvare il rifugio di Garrett, che diventa il punto di congiunzione di tutte le storie. Non è solo una trovata narrativa: è il simbolo della comunità che nasce proprio là dove prima c’era solo solitudine.

Un film che non abbaia, ma ti segue a casa

Il film di Rai 3 Dog Days non ha la pretesa di sorprendere. E nemmeno quella di commuovere a tutti i costi. È un film che si accontenta di raccontare cosa succede quando gli esseri umani, presi dal caos delle loro esistenze, si fermano un attimo per occuparsi di qualcun altro. Di un cane, per esempio. Ed è proprio in quella pausa, in quel tempo lento e scomodo, che iniziano a riconoscersi, a capirsi, forse perfino ad amarsi.


Ken Marino gira senza fronzoli, affidandosi alla forza del cast e al carisma dei suoi protagonisti a quattro zampe. Non inventa nulla, ma trova una sua sincerità che, nell’epoca della performance, è forse il gesto più radicale. Dog Days è una piccola, disordinata, tenera lezione su come a volte serva un cane per imparare a essere umani.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Dog Days

Dog Days

Commedia - Usa 2018 - durata 112’

Titolo originale: Dog Days

Regia: Ken Marino

Con Nina Dobrev, Vanessa Hudgens, Adam Pally, Eva Longoria, Rob Corddry, Tone Bell

Al cinema: Uscita in Italia il 13/09/2018

in TV: 08/09/2025 - Rai 3 - Ore 21.20

in streaming: su Apple TV Google Play Movies Rakuten TV Prime Video Amazon Video