I segreti di Yellowstone, il film su Rai 2 la sera del 26 luglio, è un thriller che parte da un presupposto semplice ma destabilizzante: una madre perde traccia della propria figlia in un luogo tanto spettacolare quanto isolato, e viene subito vista come la prima indiziata.
Prodotto da Lifetime e diretto da Tony Dean Smith, si inserisce nella scia dei thriller a tema familiare ambientati nella natura selvaggia, dove l’idillio del paesaggio diventa lo sfondo perfetto per il panico, la paranoia e la lotta per la sopravvivenza. Qui non c’è spazio per eroi o colpi di scena patinati: la tensione cresce un passo alla volta, tra bugie istituzionali, ruoli ingannevoli e legami familiari messi a dura prova. E, nel momento in cui la natura smette di essere neutrale, la vera minaccia non è più solo umana.

Il viaggio si trasforma in incubo
Nel film di Rai 2 I segreti di Yellowstone, la tranquillità di una gita madre-figlia si spezza bruscamente quando Jessie, in viaggio verso il Canada con la diciassettenne Michelle, rimane bloccata con l’auto all’interno di un parco nazionale vasto e isolato. Senza copertura telefonica e con la figlia chiusa a chiave nell’auto dopo un litigio, Jessie si incammina verso il più vicino punto di soccorso. Trova un meccanico, Grant, che accetta di aiutarla. Ma. al ritorno, Michelle è sparita.
La tensione sale quando la polizia accusa proprio Jessie del rapimento. Mentre il tempo stringe, la donna deve sfuggire alla legge, dimostrare la propria innocenza e salvare sua figlia.
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Maschere e inganni
Jessie (Lucie Guest), la protagonista del film di Rai 2 I segreti di Yellowstone, è una madre in fuga dalla sua stessa vita: un matrimonio finito, un’ex partner violento e una figlia arrabbiata. Il suo personaggio si muove tra senso di colpa e determinazione, incastrato in un sistema che, invece di proteggerla, la mette all’angolo.
Michelle (Cassandra Sawtell) incarna l’adolescente ribelle ma non ingenua. Quando viene rapita dal presunto ranger Nolan (Aren Buchholz), mostra capacità di analisi, sospetto e resistenza fisica. Non è la classica “damigella in pericolo”.
Grant (Jonathan Scarfe), il meccanico solitario, si rivela alleato improbabile ma cruciale, pur rimanendo sullo sfondo di una storia che ruota attorno a Jessie e Michelle.
Il villain, Nolan, è il colpo di scena centrale: si finge ranger del parco, guadagna la fiducia di Michelle con modi affabili e poi la droga e la sequestra. È disturbato, calcolatore, ma anche sorprendentemente umano nei suoi momenti di delirio.

Fiducia, maternità, e istituzioni che falliscono
Il film di Rai 2 I segreti di Yellowstone gioca con una serie di dilemmi morali e psicologici. Primo tra tutti, il tema della fiducia malriposta: sia Michelle che Jessie sono vittime di uomini che abusano della loro autorità: Nolan, che indossa una divisa che non gli appartiene, o la polizia, che invece di indagare presume la colpevolezza della madre.
Il racconto ruota anche intorno al concetto di maternità in emergenza: Jessie è costretta a trasformarsi da madre protettiva a guerriera. Combattere per la propria figlia diventa una metafora della lotta quotidiana contro un sistema che spesso silenzia, minimizza o criminalizza le donne.
Infine, emerge una forte critica alla gestione delle emergenze nei luoghi pubblici americani, con la polizia locale che agisce più per pregiudizio che per logica investigativa.
Il finale spiegato
Il finale del film di Rai 2 I segreti di Yellowstone si consuma in una capanna isolata, circondata da trappole per orsi. Jessie, catturata da Nolan e lasciata in un seminterrato, riesce a liberarsi e attirarlo in una delle trappole. Ma non è la trappola a chiudere il cerchio: è un vero orso, simbolo del caos naturale e incontrollabile, a porre fine alla minaccia.
Il ritorno alla “normalità” è forzatamente idilliaco. Grant sopravvive, Jessie ottiene il divorzio, e una nuova famiglia forse si forma. Ma il trauma vissuto, per quanto la sceneggiatura lo lasci sottinteso, è destinato a restare.
La realtà dietro la finzione
Il film di Rai 2 I segreti di Yellowstone non è tratto da una storia vera, ma prende ispirazione da un fenomeno reale: le sparizioni misteriose all’interno dei parchi nazionali americani. Yellowstone, in particolare, ha registrato diversi casi irrisolti di persone scomparse, tra cui quelli di Stuart Isaac, Bruce Pike e Daniel Campbell. Il caso più eclatante è però quello del 2019, in cui due bambini, JJ Vallow e Tylee Ryan, furono visti per l’ultima volta proprio nel parco, prima di essere trovati sepolti nella proprietà del patrigno.
La sceneggiatura, firmata da Paul A. Birkett, sfrutta questi spunti per costruire un thriller verosimile nella sua premessa, pur portando gli eventi a un’estremizzazione tipica del genere.
Il film è stato girato a Vancouver, in British Columbia, un set frequente per produzioni Lifetime. Grazie alla varietà paesaggistica, Vancouver si presta bene a imitare ambientazioni americane, incluso il celebre parco nazionale. Anche se non siamo nei veri territori di Yellowstone, la sensazione di isolamento e pericolo è resa con efficacia.
Più che una semplice storia di sparizione, I segreti di Yellowstone mette a nudo il cortocircuito tra giustizia, autorità e verità. Il film usa la tensione narrativa per raccontare come, spesso, il pericolo non arrivi da ciò che è selvaggio, ma da chi finge di rappresentare la legge e l’ordine.
Dietro il brivido, c’è una riflessione sottile: chi decide chi è colpevole? E cosa succede quando l’unico modo per proteggere chi ami è diventare fuorilegge?
Filmografia
I segreti di Yellowstone
Thriller - Canada 2022 - durata 85’
Titolo originale: Disappearance in Yellowstone
Regia: Tony Dean Smith
Con Lucie Guest, Jonathan Scarfe, Cassandra Sawtell, Aren Buchholz, Reese Alexander
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