Il film Breathe – Fino all’ultimo respiro, dal 30 agosto su Prime Video, apre il sipario su un futuro dove l’ossigeno è merce rara, la fiducia è quasi inesistente e l’umanità si aggrappa ai ricordi più che alla speranza. Diretto da Stefon Bristol, è un thriller post-apocalittico che cerca il respiro lungo del grande cinema sci-fi con un cast stellare che include Jennifer Hudson, Milla Jovovich, Sam Worthington, Common e Quvenzhané Wallis.

Bunker, bugie e resistenza
Nel film Prime Video Breathe – Fino all’ultimo respiro, siamo a Brooklyn nel 2039. La famiglia formata da Darius (Common), sua moglie Maya (Hudson) e la figlia adolescente Zora (Wallis) è tra le poche sopravvissute a una catastrofe ambientale che ha prosciugato l’ossigeno dal pianeta. Grazie all’ingegno di Darius, esperto di tecnologia e sopravvivenza, vivono da tre anni in un bunker autosufficiente dotato di un generatore d’aria, energia solare e una serra interna.
Ma quando Darius parte per una missione e non fa ritorno, la quotidianità fragile di Maya e Zora si incrina. Cinque mesi dopo, alla porta del rifugio bussano due sconosciuti: Tess (Milla Jovovich) e Lucas (Sam Worthington), in cerca disperata di ossigeno. Dicono di conoscere Darius, dicono di voler solo una possibilità. Ma in un mondo dove il respiro è un lusso, ogni parola è un rischio.
Madre, figlia e il vuoto che li separa
Al centro del film Prime Video Breathe – Fino all’ultimo respiro ci sono Maya e Zora, due personaggi che devono imparare a convivere non solo con la fine del mondo, ma con il dolore della perdita e la frustrazione di un rapporto complesso. Maya è pragmatica, ferita, chiusa. Zora è brillante, ostinata, piena di domande. I loro scontri sono spesso duri, ma sotto ogni battibecco si intravede il legame di chi, nel fondo, vuole solo proteggersi a vicenda.
Il film dà spazio a questo rapporto, mostrandolo nei dettagli quotidiani: i pasti condivisi, le incomprensioni, la speranza che qualcuno, là fuori, possa ancora rispondere al segnale radio di Zora. È proprio lei, con la sua voce e le sue trasmissioni, a fare da narratrice e coscienza del racconto. E quando dice “Non eravamo preparati emotivamente per quello che stava per succedere”, lo spettatore capisce che la vera minaccia non è solo l’aria: è la perdita, la solitudine, il dubbio.
Un cast d’eccezione
A guidare il film Prime Video Breathe – Fino all’ultimo respiro è un cast solido e sorprendente. Jennifer Hudson, al suo primo vero ruolo action, mostra una Maya combattiva ma umana, capace di passare dalla freddezza alla disperazione in un attimo. Quvenzhané Wallis, la più giovane candidata all’Oscar di sempre, è una Zora complessa, impulsiva ma anche emotivamente credibile.
Milla Jovovich abbandona gli zombie per dare volto a Tess, un personaggio che si muove sul filo del sospetto, mentre Sam Worthington porta un’energia instabile al ruolo di Lucas, rendendo ogni sua apparizione carica di tensione.

Tra apocalisse e attualità
Breathe – Fino all’ultimo respiro non si limita a essere un thriller mascherato da film di fantascienza. È anche una riflessione sulle relazioni umane in condizioni estreme: chi siamo quando tutto crolla? Quanto vale la parola di uno sconosciuto? In un mondo senza più istituzioni, norme o leggi, il film si interroga su cosa resta della fiducia, della solidarietà e della moralità.
Il contesto distopico non è una scusa per l’azione: è lo specchio di un presente che ci interroga. L’emergenza ambientale, la disinformazione, l’isolamento: tutti temi che parlano anche del nostro tempo. La fantascienza qui è al servizio dell’umanità, non del sensazionalismo.
Per Stefon Bristol, Breathe – Fino all’ultimo respiro è anche un atto politico. Il regista ha dichiarato di voler creare una storia che mettesse al centro due donne nere, un’immagine ancora rara nei generi sci-fi e thriller: “Sono cresciuto amando film come Jurassic Park e Indiana Jones, ma non vedevo mai me stesso rappresentato. Con Breathe – Fino all’ultimo respiro volevo cambiare questo. Le donne nere che conosco sono forti, intelligenti e ispiratrici. Era ora di vederle protagoniste”.
La sua scelta non è solo simbolica, è strutturale: Maya e Zora non sono semplici comparse nel mondo degli uomini, sono il cuore, il cervello e la resistenza del film.
Piccolo budget, grandi idee
Girato in appena cinque settimane nei dintorni di Philadelphia, il film Prime Video Breathe – Fino all’ultimo respiro sfrutta al massimo i suoi spazi limitati. Il bunker diventa quasi un personaggio, con i suoi allarmi, il generatore, le luci artificiali. La fotografia, dai toni aranciati e spettrali, disegna un mondo esterno inospitale, ma riconoscibile. L’interno, invece, è più intimo, pieno di oggetti quotidiani e ricordi.
La colonna sonora, firmata da Isabella Summers (già nei Florence + The Machine), usa temi ricorrenti per legare emozioni e situazioni, con sonorità vaporwave che si fondono con l’angoscia del silenzio.
Breathe – Fino all’ultimo respiro è un film che punta in alto, scegliendo di raccontare una storia di fine del mondo attraverso relazioni, silenzi e decisioni morali. Non tutto funziona alla perfezione: alcune scelte narrative sono prevedibili, e il ritmo, a tratti, rallenta. Ma nel suo cuore batte una sincerità rara, sostenuta da performance autentiche e da una visione inclusiva e coraggiosa.
In un panorama spesso dominato da grandi effetti e piccoli contenuti, Bristol sceglie il contrario: pochi effetti, ma idee chiare. E una domanda che resta con noi a fine visione: quando l’aria finisce, cosa ci tiene davvero in vita?
Filmografia
Breathe - Fino all'ultimo respiro
Fantascienza - USA 2024 - durata 93’
Titolo originale: Breathe
Regia: Stefon Bristol
Con Common, Jennifer Hudson, Milla Jovovich, Sam Worthington, Raúl Castillo, Dan Martin
Al cinema: Uscita in Italia il 05/06/2025
in streaming: su Prime Video
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