Un delizioso Natale: Il film natalizio di Tv8

Un delizioso Natale, in onda su Tv8 il 14 dicembre ma prodotto da Food Network e Discovery+, è un film che si muove con passo deciso nel solco delle rom-com natalizie, aggiungendo alla formula un ingrediente particolare: la cucina. Ambientato in un Vermont idealizzato, la storia segue Abby Richmond (Vanessa Marano), proprietaria del Haven Restaurant and Inn, che cerca disperatamente di salvare l’attività ereditata dai genitori. Da sola non ce la fa più. Nonostante il locale funzioni, Abby sa che la pressione quotidiana e la mancanza di un vero partner imprenditoriale la stanno portando al collasso. Così decide di tentare il tutto per tutto per trovare un investitore.

L’opportunità arriva sotto forma di Alexandra Grandfield (Katie Maloney), imprenditrice del settore hospitality, interessata a finanziare Haven… ma a due condizioni: aggiornare il menu con un nuovo chef e impressionare il temuto critico gastronomico Tom Kingsley (interpretato da Bobby Flay, celebrità reale della cucina). Abby, riluttante ma con le spalle al muro, accetta. Entra in scena Preston Weaver (Alex Mallari Jr.), chef talentuoso e indipendente, pronto a rivoluzionare le tradizioni culinarie dell’Inn. Da qui, tra piatti innovativi, sguardi prolungati e qualche battibecco, prende forma una storia che è al tempo stesso di lavoro, di cucina e, inevitabilmente, d’amore.

Personaggi con il grembiule e con i nervi scoperti

Abby è il cuore del film di Tv8 Un delizioso Natale: una giovane imprenditrice che porta addosso il peso di un’eredità familiare fatta di sacrifici, affetto e rigide tradizioni. La sua resistenza al cambiamento non è solo ostinazione, ma un modo per non perdere il contatto con la memoria dei genitori, in particolare del padre, morto di stanchezza pur di mantenere vivo il sogno dell’Haven Inn. Vanessa Marano costruisce una Abby razionale ma fragile, che ha paura di cedere il controllo e, insieme, paura di restare sola. Preston, al contrario, è il classico outsider: competente, creativo, affascinante, ma con un passato personale che spiega la sua difficoltà a vivere appieno le emozioni del Natale. Alex Mallari Jr. lo interpreta con equilibrio, rendendolo tanto provocatore quanto empatico.

Intorno a loro, ruotano due figure chiave: Jen, la receptionist nonché migliore amica di Abby, presenza comica e affettuosamente invadente, e Alexandra, fredda e calcolatrice, più interessata al profitto che al senso del luogo. E poi c’è Tom Kingsley, il critico che mangia per lavoro ma dovrà decidere se l’Haven merita più della semplice sopravvivenza. La presenza scenica di Bobby Flay è curiosa più che incisiva: interpreta se stesso (più o meno), ma serve a legittimare la cornice culinaria della storia.

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Tradizione vs innovazione: il vero conflitto è nel piatto

Al di là dell’attrazione romantica, il vero tema che attraversa il film di Tv8 Un delizioso Natale è lo scontro (e l’incontro) tra il peso del passato e la necessità di cambiare. Abby e Preston non discutono solo di ingredienti: parlano, senza dirselo apertamente, di identità, di lutto, di paura e di possibilità. Il menu natalizio del ristorante è una reliquia intoccabile per Abby, un modo per non lasciar morire il padre.

Preston rappresenta invece la possibilità di onorare quel passato portandolo verso il futuro, senza tradirlo.

Il cibo, qui, non è solo decorazione di contorno o elemento festivo: è il linguaggio principale del film. Si cucina, si assaggia, si discute di ricette come si discute di sentimenti. Il lavoro in cucina diventa metafora di ogni relazione: serve collaborazione, fiducia, ascolto. E serve, ogni tanto, rischiare. L’innesto del racconto gastronomico nel classico impianto da commedia natalizia rende Un delizioso Natale una variazione non scontata del genere.

Il bacio sotto la neve (o almeno nel salotto)

Il finale del film di Tv8 Un delizioso Natale rispetta i canoni del genere, ma con un’accortezza che merita attenzione. Siamo alla Vigilia di Natale: Alexandra arriva con l’intenzione di firmare il contratto, ma anche di prendere il controllo creativo. Abby, dopo aver accettato per settimane piccoli cambiamenti, comprende finalmente che compromessi non significano resa. Decide di non cedere l’anima dell’Haven. Preston, ormai legato sia al posto che a lei, si schiera al suo fianco. Il critico Kingsley, dopo aver assaggiato il nuovo menu, approva. Il ristorante è salvo, ma non grazie all’investimento, bensì grazie a una rinnovata visione e al lavoro di squadra.

Il gesto finale non è una grande dichiarazione d’amore, ma un semplice bacio, sobrio e atteso, che suggella una trasformazione interna ben più significativa. Abby ha imparato a lasciar andare la rigidità del passato, Preston ha trovato un posto che può finalmente chiamare casa. E il pubblico ha ottenuto ciò che desiderava: una coppia, una vittoria, un po’ di neve (anche se finta), e tanto profumo di cibo.

Il sapore giusto del Natale

Un delizioso Natale non inventa nulla, ma sa come combinare bene gli ingredienti: il lavoro come vocazione, la cucina come memoria, il Natale come tempo di riconciliazione. Il film funziona quando smette di cercare la perfezione natalizia da catalogo e si concentra sul cuore della sua storia: una donna che, per salvare ciò che resta della sua famiglia, deve imparare a fidarsi degli altri.

L’amore tra Abby e Preston è il piatto principale, ma il contorno – fatto di cucina, amicizie, tensioni professionali e nevrosi personali – rende il film più saporito di quanto il genere richieda. E anche se le decorazioni sono sottotono e le riprese esterne mancano di magia, Un delizioso Natale si guadagna comunque un posto a tavola nella programmazione delle feste. Non perché rivoluzioni il genere, ma perché ci ricorda che i buoni piatti, come le buone storie, nascono sempre da una mescolanza ben dosata di ingredienti semplici. E da un pizzico di coraggio.

Filmografia