Un Natale di pan di zenzero, il film in onda su Tv8 il 10 dicembre, è uno dei primi esperimenti natalizi firmati Discovery+, che mette insieme romanticismo, lutto, rivalità e tanta, tantissima glassa. Interpretato da Tiya Sircar (Hazel) e Marc Bendavid (James), parte da un presupposto semplice: salvare la vecchia panetteria di famiglia partecipando a una competizione natalizia di case di pan di zenzero. Ma questa trama lineare è solo la facciata di una storia che parla di lutti non elaborati, amicizie spezzate, seconde possibilità e famiglie ricostruite. Il tono è leggero, ma sotto lo zucchero c’è sostanza.

Costruire sulle crepe
Nel film di Tv8 Un Natale di pan di zenzero, Hazel Stanley, giovane architetta di successo a New York, torna a Oak Park, un sobborgo immaginario di Chicago, dopo aver perso una promozione a favore del solito collega rampante. Lì ritrova suo padre, Ted, rimasto solo dopo la morte della madre di Hazel, celebre pasticcera locale. L’atmosfera natalizia si colora subito di preoccupazione: la panetteria di famiglia è sull’orlo della chiusura, minacciata da un’evizione e da una concorrenza agguerrita.
L’occasione per salvare il negozio arriva con la Chicago Christmas Bakeoff, una gara dal premio generoso: 100.000 dollari. Hazel decide di partecipare unendo le sue competenze da architetta con quelle culinarie di James, il tuttofare diventato anche il nuovo fornaio del negozio. Nasce così una collaborazione forzata ma efficace, mentre le crepe del passato (personali e familiari) cominciano a riaffiorare. E tra impasti, glasse e planimetrie, la costruzione più complessa diventa quella dei rapporti umani.
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James e Hazel: l’amore sotto la farina
Hazel è il fulcro del film di Tv8 Un Natale di pan di zenzero: decisa, brillante, ma anche emotivamente bloccata da una serie di perdite e delusioni. Sircar dà al personaggio una presenza solida, facendola muovere con naturalezza tra sarcasmo, vulnerabilità e determinazione. James, interpretato da Marc Bendavid, è una figura ibrida (metà falegname, metà pasticcere) e porta con sé un passato non drammatico ma comunque segnato: è divorziato e padre di una bambina, una rarità per il genere che tende a preferire i vedovi.
La loro dinamica parte con il piede sbagliato (accuse di furto di scone comprese), ma evolve in modo credibile. James non è solo l’interesse amoroso: è anche un ponte tra Hazel e le sue radici. Insieme lavorano alla creazione di una replica della City Hall in pan di zenzero, simbolo di quanto entrambi stiano cercando di costruire qualcosa di nuovo sulle fondamenta di un passato che non si può cancellare.

Donne che ricuciono strappi
Una delle vere sorprese del film di Tv8 Un Natale di pan di zenzero è la centralità delle relazioni femminili. L’amicizia interrotta tra Hazel e Shelby (Kyana Teresa), la proprietaria della pasticceria rivale, occupa tanto spazio quanto la storia d’amore principale. Shelby non è un’antagonista da cartolina: ha un passato, una motivazione complessa e, soprattutto, una redenzione che passa per un confronto sincero. La rivalità si trasforma in riconciliazione, in un raro momento di maturità narrativa.
A fianco c’è anche Nina (Karen Glave), madrina e mentore di Hazel, che offre sostegno e guida. E poi Yasmin (Fereshteh Samimi), una concorrente iraniana che con la sua elaborata casa di pan di zenzero a forma di moschea porta un messaggio silenzioso ma potente di inclusività. La sua vittoria simbolica nel concorso, oltre a commuovere Hazel, aggiunge una dimensione multiculturale spesso assente in questo tipo di film.
Il sapore delle assenze
Il film di Tv8 Un Natale di pan di zenzero affronta con leggerezza, ma senza superficialità, diversi temi ricorrenti nel periodo natalizio: il lutto, la memoria, il ritorno a casa, la ricostruzione di sé. La panetteria diventa metafora di un’eredità affettiva da custodire, non solo da salvare economicamente. Hazel non deve solo vincere una gara o pagare un affitto, ma ridefinire il suo rapporto con la madre scomparsa, il padre presente ma spaesato, e con sé stessa.
La gara diventa quindi pretesto per raccontare il passaggio da un’identità professionale fredda e distante a una personale e radicata. Non si tratta solo di “salvare il Natale”, ma di capire che alcune cose si aggiustano solo tornando indietro, non scappando avanti. E mentre il pan di zenzero si cuoce, anche i legami si scaldano.

Il finale
Nel finale del film di Tv8 Un Natale di pan di zenzero, Hazel e James non vincono il concorso. È Yasmin a portare a casa il premio, con un’opera che unisce estetica, tecnica e significato culturale. Ma la vera vittoria arriva da Shelby, che grazie alla sua zia editor procura a Hazel un contratto per un libro di design ispirato al pan di zenzero. Con quei soldi, la panetteria viene salvata.
Il film chiude quindi evitando il classico lieto fine competitivo. Il messaggio è chiaro: la collaborazione, il perdono e il riconoscimento reciproco sono più importanti di un assegno a sei cifre. La scelta narrativa è semplice, ma efficace. E, per un film che parte da un cliché, è una deviazione che sorprende e funziona.
Più glassa che zucchero
Un Natale di pan di zenzero aggiorna il genere “natalizio”. Con una protagonista ben scritta, un cast affiatato e una regia che sa quando prendersi sul serio e quando no, il film offre più di quanto ci si aspetterebbe da una commedia romantica prodotta da un canale di lifestyle. Più che raccontare la magia del Natale, racconta la fatica di tenere insieme i pezzi, un po’ come una casa di pan di zenzero che non vuole stare su. E alla fine, quando ci riesce, è proprio quella imperfezione che la rende reale.
Filmografia
Un Natale di pan di zenzero
Sentimentale - Canada, USA 2022 - durata 85’
Titolo originale: A Gingerbread Christmas
Regia: Pat Kiely
Con Tiya Sircar, Marc Bendavid, Sugith Varughese, Duff Goldman, Michel Eid, Karen Glave
in TV: 10/12/2025 - TV8 - Ore 14.15


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