Oh What Fun: Il caos perfetto delle feste nel film Prime Video

Nel nuovo film con Michelle Pfeiffer, Oh What Fun, in uscita su Prime Video il 3 dicembre 2025, la celebre attrice interpreta Claire Clauster, una donna che ha costruito il suo ruolo all’interno della famiglia attorno alla festività natalizia: decorazioni perfette, dolci fatti in casa, regali impacchettati con cura, e l’immancabile ambizione di essere riconosciuta come la «Mamma delle Feste» ideale.

Ma quando i figli e il marito, travolti dai propri impegni e dal ritmo serrato del periodo, la scordano nell’abitacolo della vita quotidiana e partono senza di lei, Claire decide di staccare la spina e intraprendere un’avventura fuori programma. In questo passaggio da controllore del caos a protagonista della propria storia si apre il racconto: un film che muove i riflettori sul femminile, sul riconoscimento, sulla famiglia non perfetta e sul vero significato del Natale.

Quando la madre sparisce

Nel film Prime Video Oh What Fun, Claire Clauster è la matriarca che ogni anno dà il massimo perché le feste siano memorabili: dalla tavola imbandita alle luminarie fuoriporta, dal menu studiato al calendario delle visite dei figli adulti. Ma quest’anno qualcosa cambia.

I figli (tra cui Channing, interpretata da Felicity Jones) e il marito Nick (Denis Leary) sono presi dai propri impegni, dalla fretta, dalle aspettative; non colgono i segnali che Claire lancia, fra cui il desiderio di essere selezionata per il concorso “La Mamma delle Feste” nello show televisivo di Zazzy Tims (Eva Longoria). Il momento‑clou arriva quando la famiglia parte in auto per un’uscita natalizia, lasciando Claire a casa. È uno sbaglio banale, ma carico di conseguenze: la donna, sentendosi invisibile, decide di non aspettare che gli altri si accorgano di lei, e si lancia in una fuga.

Nel frattempo, la famiglia, resa improvvisamente vulnerabile senza la colla che solitamente tiene insieme tutto, deve fare i conti con sé stessa: trovare Claire, ma anche rifare il Natale senza quella che finora ne è stata l’artefice principale. Il viaggio di Claire diventa così un percorso intimo verso il riconoscimento di sé e delle proprie esigenze, mentre per i Clauster è l’occasione di riconoscere il valore di chi è sempre stato “dietro le quinte”.

In bilico tra desiderio e invisibilità

Il fulcro del film Prime Video Oh What Fun è il personaggio di Claire Clauster, interpretato da Michelle Pfeiffer. È una donna abile, capace, che riesce a mettere in scena un Natale perfetto per la famiglia, ma che all’interno avverte un profondo desiderio di essere vista, ascoltata, riconosciuta. Pfeiffer stessa afferma che «Claire è questa persona incredibilmente capace che fa sembrare tutto senza sforzo, ma dentro sta bramando di essere apprezzata». Questo contrasto tra l’apparenza di controllo e il sentimento di invisibilità dà al suo personaggio una tensione emotiva interessante: non più solo “la mamma che organizza”, ma un soggetto che reclama il diritto al proprio spazio.

Channing Clauster (Felicity Jones) è la figlia maggiore che, come spiega l’attrice, vede la madre come «la forza trainante del caos familiare» ma al contempo ammette che «ti adoriamo, ma ci metti solo a dura prova». Questo doppio registro, amore e fastidio, caratterizza la relazione tra Claire e i figli, rendendo credibile il momento in cui la madre viene scordata: un gesto dovuto non a cattiveria, ma a distrazione e al peso delle proprie vite.

Anche il marito Nick rappresenta un personaggio su cui riflettere: non è un antagonista, non è un cattivo, ma fa parte di quell’ecosistema familiare in cui Claire è sempre “quella che fa”. La sua assenza di partecipazione attiva sottolinea quanto la gestione del Natale sia stata da sempre unilateralmente sulle spalle di Claire.

Il resto della famiglia, con personaggi come Taylor (Chloë Grace Moretz) e Sammy (Dominic Sessa), delineano un gruppo ben intenzionato ma disorganizzato. La loro incapacità di avvertire il segnale di Claire, la loro fretta, la loro dipendenza dal suo “fare” prendono forma in un ritratto familiare contemporaneo che molti riconosceranno: le famiglie adulte, dove i figli sono cresciuti ma le dinamiche tradizionali persistono.

Tradizione, riconoscimento e ribellione dolce

Uno dei temi centrali del film Prime Video Oh What Fun. è quello della tradizione e del peso che essa esercita su chi la gestisce. Claire incarna la custode delle feste, colei che preserva rituali e cerimonie. Ma la tradizione, volendo essere perfetta, finisce per diventare una gabbia: il film mostra come il desiderio di controllo e di eccellenza possa rendere invisibile chi lavora dietro le quinte. Il film mette in scena la frattura tra ciò che si mostra (la casa luminosa, l’albero scintillante) e ciò che si sente: trascuratezza, stanchezza, mancanza di gratitudine.

Un altro tema rilevante è quello del riconoscimento, non solo da parte della famiglia, ma anche di sé stessi. Claire decide di non subire passivamente l’assenza di attenzioni: la sua fuga è un atto di ribellione dolce, una scelta di mettere sé stessa (finalmente) al centro. È un percorso che suggerisce come anche in una cornice festiva e familiare, l’individuo abbia diritto a esprimersi e a essere visto.

Infine, il film propone una riflessione sul significato del Natale: non tanto come vetrina perfetta, ma come momento di vulnerabilità, di riconnessione e di sorpresa. Quando la famiglia rimane senza la sua regista delle feste, deve reinventarsi, e si scopre che il Natale può assumere una forma più autentica quando si esce dallo script previsto. Come segnala la trama «Claire riscopre ciò che significano le feste quando realizza che deve mettere lei al primo». In questo senso, l’avventura fuori copione di Claire diventa un invito anche per il pubblico: concedersi una festa meno perfetta ma più vera.

La festa che accoglie la frattura

Con il film Prime Video Oh What Fun il regista Michael Showalter e la sceneggiatrice Chandler Baker costruiscono un film natalizio che non mira solo al sorriso e alle luci, ma scava nella dinamica familiare che si dà per scontata. Il film ci ricorda che dietro ogni festa impeccabile c’è un lavoro silenzioso e spesso invisibile, e che riconoscere chi fa questo lavoro (e riconoscerlo anche a se stessi) può trasformare il Natale da momento di prestazione a momento di libertà.

Michelle Pfeiffer, nel ruolo di Claire, incarna questa tensione e la trasforma in movimento: da “colei che organizza” a “colei che decide”, da “cuore della festa” a “cuore della propria storia”. Il risultato è un invito a guardare la propria famiglia con nuovi occhi, a valorizzare il tempo e a concedersi, almeno una volta, un Natale a modo proprio. Siamo di fronte una piccola messa in discussione dell’ideale del “tutto perfetto”, una celebrazione del tempo e della presenza, più che della perfezione.

Un’occasione per riflettere sul ruolo che ciascuno (madre, figli, marito o moglie) ricopre nel teatro delle feste, e sul valore di farsi vedere, davvero.

Filmografia