Natale in Irlanda, il film proposto da Tv8 il 28 novembre, non è semplicemente una commedia romantica natalizia, ma un racconto che mette al centro il desiderio di appartenere a qualcosa. Rose Walsh, interpretata da Fiona Gubelmann, è una donna abituata a spostarsi: compra case, le ristruttura, le rivende. Non si ferma mai. Ma quando acquista una vecchia proprietà a Dunclare, in Irlanda, spinta dai ricordi della madre scomparsa e da un prezzo sospettosamente basso, il viaggio che intraprende sarà meno un affare immobiliare e più una scoperta interiore.


Sbarcata in Irlanda, Rose si scontra subito con una realtà ben diversa da quella delle foto online: il cottage è un rudere senza tetto, riscaldamento o acqua corrente. Ma ancora più spiazzante è il primo incontro-scontro con Sean O’Loughlin, l’agente immobiliare che scopre essere anche il responsabile della commissione storica locale. Entrambi feriti da perdite e paure diverse, si trovano l’uno davanti all’altra come specchi inconsapevoli.

Fiona Gubelmann
Natale in Irlanda (2024) Fiona Gubelmann

Radici in movimento

Rose è il cuore narrativo del film di Tv8 Natale in Irlanda: una donna indipendente, affettuosa ma guardinga, cresciuta in un’idea romantica di libertà ereditata da sua madre. Fiona Gubelmann riesce a trasmettere le sue contraddizioni con naturalezza. Non è una nomade per scelta ideologica, ma per paura di restare troppo a lungo nello stesso posto e scoprire che qualcosa potrebbe mancare. Il suo è un movimento continuo che maschera un’assenza mai veramente affrontata: quella di un “noi”, di una casa intesa come legame, non solo struttura.


Sean, interpretato con equilibrio da Eoin Macken, è l’opposto complementare. Legato alla sua terra, custode della memoria e delle tradizioni di Dunclare, è il tipo di uomo che conosce tutti e che tutti conoscono, ma che da tempo ha smesso di cercare qualcosa fuori dai confini del paese. Il suo sarcasmo è autodifesa, le regole che impone non sono solo burocratiche ma emotive.


Attorno a loro si muove un microcosmo secondario che, pur apparendo periferico, aggiunge profondità. Sandy, la vedova inglese in fuga dal dolore, è la figura più toccante: la sua presenza continua e discreta nasconde una missione privata legata alla perdita del marito, e la sua rivelazione verso fine film è un momento di forte impatto emotivo. Caitlin, invece, è una celebrità nascosta tra i muri scrostati della provincia, in cerca di anonimato e pace, ma troppo poco sviluppata per lasciare un vero segno. Infine, Mary, la madre di Sean, è l’elemento che unisce, guarisce, accoglie. Una figura materna non invadente, ma essenziale.


E poi c’è Lambchop. Una pecora che segue Rose ovunque, assurda e simbolica: un compagno silenzioso che rappresenta forse l’unico affetto costante prima che Rose impari ad accogliere quelli umani.


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Tra passato e presente

Il tema centrale del film di Tv8 Natale in Irlanda è l’idea di casa. Non come edificio, ma come scelta. Rose arriva a Dunclare con l’intento di ristrutturare e rivendere, fedele al suo schema di vita. Ma lentamente, tra le regole imposte da Sean, i pasti condivisi con Mary, i piccoli gesti quotidiani, la casa diventa luogo dove restare, non da lasciare. L’Irlanda, con le sue tradizioni natalizie, diventa più di un fondale: è un attivatore di emozioni.


Altro tema forte è il tempo. Tutti i personaggi principali sono sospesi tra un prima doloroso e un dopo incerto. Rose ha perso la madre e si è allontanata dal padre; Sean ha rinunciato a costruire legami fuori dal paese; Sandy è ancorata alla memoria del marito. Il Natale, con la sua ripetitività ciclica e simbolica, agisce da catalizzatore per mettere ordine nel passato e costruire un nuovo presente.


Infine, Natale in Irlanda parla anche di controllo e di fiducia. Rose arriva convinta di sapere sempre cosa fare, di poter gestire tutto. Ma si trova a fare i conti con una casa che crolla, una comunità che la sfida e un uomo che non si lascia leggere facilmente. Solo accettando di non controllare tutto, Rose può davvero scegliere.

Eoin Macken
Natale in Irlanda (2024) Eoin Macken

Il finale spiegato

Il film di Tv8 Natale in Irlanda si chiude con un bacio sulla spiaggia e un tuffo in mare. È il tradizionale bagno di Natale che si fa a Dunclare, ma qui assume un significato ben più profondo. Sean chiede a Rose di “prendere il salto con lui”, ed è chiaro che non parla solo dell’acqua gelida.


Il gesto simbolico – togliersi i cappotti, correre insieme, tuffarsi – rappresenta la decisione di Rose di fermarsi, di smettere di fuggire. Dopo aver ricevuto un’offerta per il cottage e un’altra possibilità in Scozia, sceglie di restare. Sceglie Sean, sceglie quella casa, sceglie Dunclare. Non come gabbia, ma come punto di partenza.


Il piccolo albero-candela acceso nella finestra, regalo di Mary, richiama la tradizione delle mogli dei marinai che aspettano il ritorno dei loro uomini. Rose accende la sua luce per Sean, ma anche per sé stessa. Non è più una visitatrice: è casa.

Un piccolo film che sa restare

Il film di Tv8 Natale in Irlanda costruisce con attenzione un racconto coerente, emotivo, capace di toccare corde universali: il bisogno di appartenere, la paura di restare, il valore dell’incontro.


Grazie alla chimica tra i protagonisti, a un’ambientazione che non è solo cartolina, e a un equilibrio tra romanticismo e introspezione, il film riesce a essere più di quello che il titolo può far pensare. Non è una favola zuccherosa, ma una storia di adulti che imparano a fidarsi, a curare le proprie ferite, a non scappare più.


In un panorama saturo di storie natalizie fotocopia, Natale in Irlanda sceglie la via più semplice, ma anche quella più autentica: raccontare cosa succede quando una casa diventa finalmente un luogo dove restare.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Natale in Irlanda

Natale in Irlanda

Sentimentale - USA 2024 - durata 84’

Titolo originale: 'Tis the Season to Be Irish

Regia: Lesley Demetriades

Con Fiona Gubelmann, Eoin Macken, Tara Egan Langley, Rosemary Henderson, Flavia Watson, Sophia Adli

in TV: 28/11/2025 - TV8 - Ore 16.00