Il miglior Natale della mia vita, il film in onda su Rai Premium la sera del 24 novembre, parte da un’idea semplice. Un cane scappa nella notte di una tempesta e costringe la sua padrona Becca a chiedere aiuto al suo ex Max. Da qui si apre un viaggio che non riguarda solo Henry, ma la storia che i due hanno lasciato a metà. La ricerca attraversa luoghi legati alle loro feste passate e riporta a galla tutto ciò che si erano lasciati alle spalle. Il tv movie, prodotto da Lifetime, costruisce così un Natale fatto di ritorni, esitazioni e seconde possibilità.

Vanessa Lachey, Christopher Russell
Il miglior Natale della mia vita (2019) Vanessa Lachey, Christopher Russell

Il cane che guida il racconto

Nel film di Rai Premium Il miglior Natale della mia vita, Becca vive a New York e lavora in uno studio legale che le ha richiesto anni di dedizione. L’unico punto fisso della sua vita è Henry, il golden retriever che l’accompagna ovunque. Con l’arrivo delle feste, torna dalla nonna a Baynesville. La città è piena di ricordi e non tutti sono facili da gestire.


Una tempesta apre la porta di casa e Henry scappa. Becca lo cerca in macchina, poi fa una scelta inevitabile: chiama Max, l’ex fidanzato rimasto in città. Da qui i due iniziano una ricerca a tappe. Ogni pista li porta in un luogo che appartiene alla loro storia. Prima il vivaio di alberi di Natale, poi le scuderie con la carrozza dell’anniversario, infine il vecchio negozio di stampa del padre di Becca.


Nel frattempo, emergono tensioni. Marianne, ex di Max, avverte Becca di non illudersi. La madre di Max invece la accoglie come se nulla fosse cambiato. Il passato si infila nel presente in modo sempre più insistente.


Una videocamera di sicurezza mostra Henry correre vicino a casa di Max. Becca e Max cucinano insieme, parlano, si confrontano. L’intesa riaffiora. Al mattino però Henry non è tornato e un litigio riapre la distanza tra loro. Becca sente che i loro mondi sono troppo diversi.


Poco dopo Max vede Henry in città e lo segue fino alla casa della nonna. L’intera comunità assiste al ricongiungimento. Becca e Max scelgono di dividere la loro vita tra New York e Baynesville. Un anno dopo sono sposati, aspettano un bambino e Henry accoglie dei cuccioli.


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Becca: tra ordine e ferite non guarite

Nel film di Rai Premium Il miglior Natale della mia vita, Becca è una donna che ha trasformato la disciplina in una corazza. La morte dei genitori l’ha spinta a costruire una vita ordinata, controllata, senza sbavature. La carriera è diventata la sua ancora. Henry è il lato affettivo che non ha mai rinnegato, l’unico legame stabile nella sua quotidianità newyorkese.


Quando il cane scompare, quella stabilità si incrina. La ricerca costringe Becca a tornare in luoghi che aveva evitato per anni. Ogni tappa la mette davanti a un ricordo e a una domanda: cosa ha sacrificato inseguendo un’idea di successo che non lascia spazio a radici e relazioni?


Il percorso con Max la spinge a guardare con sincerità al suo dolore. Capisce che la fuga non le ha dato la serenità che cercava. Ritrovare Henry coincide con ritrovare una parte di sé che aveva chiuso fuori dalla porta.

Christopher Russell, Vanessa Lachey
Il miglior Natale della mia vita (2019) Christopher Russell, Vanessa Lachey

Max: il peso delle scelte e la forza del restare

Max è rimasto a Baynesville, ma non per mancanza di ambizione. Ha scelto una vita legata alla famiglia e agli animali, qualcosa che gli appartiene profondamente. Quando Becca se n’era andata, lui non si era sentito pronto a seguirla. Quella decisione lo aveva ferito quanto aveva ferito lei.


Rivedere Becca lo obbliga a fare i conti con quei nodi. Non è più il ragazzo che aveva paura di cambiare. Ha viaggiato, è cresciuto, ha capito cosa vuole e cosa non gli serve più. La sua calma non è immobilità, ma una forma diversa di solidità.


Il suo arco narrativo nel film di Rai Premium Il miglior Natale della mia vita ruota intorno a un tema semplice. Restare non è sempre un freno. A volte è una scelta che permette di accogliere di nuovo ciò che si era perso.

Il Natale come bussola emotiva

Il film di Rai Premium Il miglior Natale della mia vita lavora su tre linee tematiche. La prima è il ritorno. Baynesville diventa il luogo in cui tutto riaffiora e in cui i personaggi devono riconoscere ciò che hanno evitato per anni.


La seconda è il lutto. Becca ha costruito una vita ordinata per non affrontare la perdita dei genitori. Ritrovare Max e Henry significa anche accettare che il dolore non si cancella, si attraversa.


La terza è la comunità. La città non è solo sfondo. È un organismo che partecipa, osserva, aiuta. Ogni persona incontrata da Becca e Max aggiunge un frammento alla loro storia. Il Natale funziona come collante. Non risolve i problemi, ma crea lo spazio giusto per guardarli senza fuggire.

Vanessa Lachey
Il miglior Natale della mia vita (2019) Vanessa Lachey

Il finale spiegato

Il finale non è semplicemente un lieto fine. La decisione di vivere tra New York e il North Carolina non è un compromesso debole, ma un modo di rifiutare la logica che li aveva divisi anni prima: scegliere tutto o perdere tutto.


Becca non rinuncia alla carriera. Max non abbandona la sua vita. Smettono di muoversi su binari opposti e costruiscono una soluzione che rispecchia chi sono diventati. Henry, con il suo continuo correre avanti e indietro, aveva indicato proprio questo: non esiste un unico posto giusto, esiste un punto d’incontro.


Il salto di un anno mostra che quella scelta ha funzionato. Il matrimonio e la gravidanza non sono premi, ma il segno che i due hanno trovato un equilibrio possibile. I cuccioli di Henry chiudono il film con un’immagine semplice. Nuove vite, nuove responsabilità, un’idea di famiglia che cresce invece di restringersi.

Il Natale come occasione di verità

Il film di Rai Premium Il miglior Natale della mia vita usa il genere natalizio per raccontare qualcosa di più del classico ritorno dell’amore perduto. Mette al centro la paura del cambiamento, il peso delle scelte passate e la difficoltà di conciliare ambizione e legami. La storia funziona perché ogni tappa della ricerca di Henry porta a una rivelazione. Il cane non è un espediente comico, ma il filo rosso che tiene insieme passato e presente.


Il tv movie suggerisce che il Natale non è solo festa o nostalgia. È un momento in cui ciò che rimandiamo tutto l’anno ci raggiunge. Becca e Max lo capiscono mentre inseguono il loro cane per Baynesville. Lì scoprono che il futuro non chiede di cancellare il passato, ma di trasformarlo. E che a volte il miglior Natale della vita arriva quando si trova il coraggio di tornare dove tutto è iniziato.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Il miglior Natale della mia vita

Il miglior Natale della mia vita

Sentimentale - Canada 2019 - durata 90’

Titolo originale: Christmas Unleashed

Regia: Nimisha Mukerji

Con Vanessa Lachey, Christopher Russell

in TV: 24/11/2025 - Rai Premium - Ore 21.20

in streaming: su Rai Play Plex