Il film Non avrete il mio odio, diretto da Kilian Riedhof e in oda su Rai Movie il 13 novembre, affronta una delle domande più spaventose che si possa porre a un essere umano: cosa resta, quando tutto è stato distrutto? Come si sopravvive a un attentato quando a morire non è solo una persona, ma un’intera visione del mondo?


Tratto dal libro-testimonianza di Antoine Leiris, giornalista e scrittore francese che ha perso la moglie Hélène durante l’attentato terroristico del Bataclan a Parigi nel 2015, il film prende le distanze dal sensazionalismo per raccontare un lutto personale, intimo, radicato nel quotidiano. Senza effetti drammatici, senza ricatti emotivi. Solo un uomo, suo figlio e l’assenza che li avvolge.


È un’opera che rifiuta l’odio e sceglie la resistenza più silenziosa: quella dell’amore.

Pierre Deladonchamps
Non avrete il mio odio (2022) Pierre Deladonchamps

Un lutto senza vendetta

Il film di Rai Movie Non avrete il mio odio si apre in una Parigi che ancora non sa di essere sull’orlo del baratro. Antoine, giornalista culturale, vive una vita serena con la moglie Hélène e il figlioletto Melvil. Una quotidianità fatta di piccole cose, affetti, lavoro, imprevisti e tenerezze. Poi arriva la notte del 13 novembre 2015. Hélène esce per un concerto al Bataclan. Non tornerà più.


Da quel momento, il lungometraggio si chiude nello sguardo di Antoine, in un percorso che non è fatto di giustizia, vendetta o cronaca, ma di sopravvivenza. Mentre il mondo osserva, commenta e consuma la tragedia nei media, Antoine resta solo con suo figlio e con una decisione interiore che segnerà tutto il racconto: non cedere alla rabbia. Non offrire ai terroristi la vittoria più grande, quella di cambiare il suo sguardo sul mondo.


La storia si svolge nei giorni immediatamente successivi all’attentato. Le visite della famiglia, il caos delle comunicazioni, le telefonate con la polizia, l’identificazione del corpo, i giornalisti fuori dalla porta. Ma anche il latte da comprare, il figlio da lavare, la notte da affrontare. Il tempo nel film è sospeso, rarefatto, ma non fermo: ogni gesto è un passo nel dolore e nella scelta di resistere attraverso la dignità.


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Un uomo qualunque, in balia dell’inaccettabile

Pierre Deladonchamps, nei panni di Antoine, porta in scena nel film di Rai Movie Non avrete il mio odio un protagonista che non è un eroe, né un martire. È solo un uomo devastato, che non sa dove appoggiarsi. La sua è una performance trattenuta, quasi muta, che si fa carico di una tempesta interiore senza alzare la voce. È un personaggio che non cerca giustificazioni, ma spazio per respirare. Non chiede comprensione, solo di essere lasciato in pace.


Melvil, interpretata dalla giovanissima Zoé Iorio, è la vera ancora della storia. La sua innocenza è una forza inattaccabile: non conosce il terrore, non ha bisogno di spiegazioni. È con lei che Antoine si rifugia, ed è per lei che decide di rimanere in piedi. Il loro rapporto, costruito in piccoli gesti – un pasto, un abbraccio, una favola – diventa la risposta più concreta alla violenza subita.


Gli altri personaggi – la famiglia, gli amici, i colleghi – ruotano intorno a lui come satelliti incerti. Nessuno ha le parole giuste, nessuno sa cosa fare. E questa inadeguatezza è un altro tassello della verità che il film vuole raccontare: non esiste un protocollo per il dolore.

Pierre Deladonchamps
Non avrete il mio odio (2022) Pierre Deladonchamps

La scelta più radicale: non odiare

Il titolo del film di Rai Movie Non avrete il mio odio non è uno slogan, ma una presa di posizione esistenziale. In un mondo che risponde all’odio con altro odio, Antoine Leiris rifiuta il gioco. Nella famosa lettera pubblicata su Facebook pochi giorni dopo l’attentato, diventata virale in tutto il mondo, scrive: “Non avrete il mio odio”. È qui il cuore del film.


La sceneggiatura, pur restando fedele alla testimonianza originale, sceglie di costruire una narrazione cinematografica che approfondisce il conflitto interiore di Antoine, anche attraverso l’invenzione di subplot, come il rapporto con la famiglia della moglie. Ma tutto ruota intorno alla sua scelta: quella di non lasciarsi deformare dal dolore.


Il film non parla di terrorismo, se non in controluce. Non dà spazio agli attentatori, non mostra l’azione violenta. La loro assenza è una dichiarazione politica e morale. La vera battaglia è interiore: tra disperazione e responsabilità, tra abisso e resilienza.

Media, lutto e narrazione: il potere del racconto

Un altro tema che attraversa il film di Rai Movie Non avrete il mio odio è il rapporto con i media. Antoine, suo malgrado, si ritrova al centro di un’attenzione morbosa. I giornalisti, le richieste d’intervista, la viralità del suo post, il dolore che diventa notizia. Eppure, proprio quella esposizione pubblica sembra, per un breve tempo, aiutarlo a rimanere a galla.


C’è una tensione costante tra intimità e spettacolarizzazione, tra lutto e narrazione. La storia che Antoine scrive – prima su Facebook, poi nel libro – non è solo un atto comunicativo, ma un tentativo di dare forma a ciò che non ha senso. Scrivere diventa un modo per trattenere Hélène, per non lasciarla scivolare via nel silenzio. Anche il film, in fondo, è parte di questo gesto: un altro livello del racconto, un’altra forma di resistenza.

Più forte della morte

Non avrete il mio odio è un film che cammina sul filo. Poteva cadere nella retorica o nel pietismo. Non lo fa. Rimane saldo nella scelta di guardare in faccia il dolore, senza girare lo sguardo e senza alzare la voce. Mostra che la risposta più potente alla violenza non è la forza, ma la fedeltà all’umano.


Antoine non combatte i terroristi. Non cerca vendetta. Cerca solo di continuare a vivere. In questo, il suo gesto è forse il più radicale che si possa immaginare. Perché dice che si può scegliere. Anche nel peggio. Anche nel buio.


E questa scelta, fragile e semplice, è più forte di qualsiasi esplosione.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Non avrete il mio odio

Non avrete il mio odio

Drammatico - Germania/Francia/Belgio 2022 - durata 102’

Titolo originale: Vous n'aurez pas ma haine

Regia: Kilian Riedhof

Con Pierre Deladonchamps, Camelia Jordana, Thomas Mustin, Jonathan Failla, Marcos Adamantiadis

in TV: 13/11/2025 - Rai Movie - Ore 21.10

in streaming: su Prime Video Disney Plus