Nel mondo spesso stereotipato dei thriller televisivi, Un passato da dimenticare in onda su Tv8 il 31 ottobre riesce a toccare corde meno ovvie di quanto ci si aspetterebbe. Dietro la confezione da prodotto per il piccolo schermo targato Lifetime si nasconde una storia sulla paura, sull’identità e sull’eredità psicologica della violenza.
Diretto a un pubblico abituato a confrontarsi con figure femminili in lotta per la propria sopravvivenza, il tv movie porta in scena un racconto che intreccia suspense, inganni e scelte morali, evitando però i toni enfatici da revenge movie.

Identità cancellata, verità sepolta
Il film di Tv8 Un passato da dimenticare prende avvio con Lizzie (Sarah Allen), una donna visibilmente segnata dalla violenza domestica. Il marito, poliziotto stimato ma abusivo, incarna la doppiezza del potere: rispettato fuori, violento tra le mura di casa. La svolta arriva in una notte di tentata fuga, quando Lizzie, per difendersi, lo spinge giù per le scale. Credendolo morto e temendo di non essere creduta dalla giustizia, fugge e cambia identità: diventa Alice.
Nuova città, nuovo marito, nuova vita. Ma come il titolo suggerisce, il passato non resta mai davvero sepolto. Ray (Damon Runyan), ex collega e amico del defunto marito, la rintraccia e inizia a ricattarla. Alice si ritrova così a dover proteggere il proprio presente senza distruggere le fondamenta su cui lo ha costruito.
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Una partita a scacchi
Alice/Liz è il fulcro del film di Tv8 Un passato da dimenticare: non una vittima passiva, ma nemmeno un’eroina infallibile. È una donna che ha preso decisioni estreme per sopravvivere, ma che continua a pagare il prezzo delle sue scelte. Sarah Allen la interpreta con una tensione costante, a metà tra il panico trattenuto e la lucidità necessaria a muoversi in un mondo che non perdona le fragilità.
Ray, il ricattatore interpretato da Damon Runyan, è il vero antagonista. Il suo potere non è solo fisico ma psicologico: non agisce d’impulso, pianifica, manipola, seduce, e soprattutto sfrutta le relazioni degli altri contro di loro. Dietro il ricatto si cela una forma di ossessione mascherata da “giustizia”.
Marty (Matt Wells), il nuovo marito, rappresenta l’illusione della normalità: ama Alice ma non la conosce davvero, e quando la verità emerge, la sua reazione è spaesata, quasi paralizzata. La sua impotenza è il contraltare dell’azione costante di Alice. Infine, Carrie (Rebecca Amzallag), sorella acquisita ma alleata vera, finisce vittima collaterale della follia di Ray, ricordando che il male si allarga a macchia d’olio e colpisce anche chi non c’entra direttamente.

La violenza, la colpa e il trauma
Al centro del film di Tv8 Un passato da dimenticare c’è una domanda non detta: cosa succede dopo che scappi? Un passato da dimenticare riflette sulla sopravvivenza non come fine, ma come inizio di una nuova serie di problemi. L’identità di Alice è fragile perché costruita su un segreto. Il tv movie non giustifica mai del tutto la menzogna, ma mostra perché certe persone mentono per sopravvivere.
Il trauma non si esaurisce con la fuga: lo si vede nelle crisi di panico, nei silenzi, nel modo in cui Alice osserva il mondo. C’è anche un’interessante dinamica di potere tra uomini che si credono dominatori (il marito, Ray) e donne che devono aggirarli usando intelligenza e nervi saldi. Il sistema giudiziario e la polizia, normalmente simboli di protezione, qui sono completamente assenti o rappresentati da figure corrotte e pericolose. Questo svuota di senso ogni appello all’autorità, lasciando i personaggi soli con le loro scelte.
Il finale spiegato
Nel confronto finale del film di Tv8 Un passato da dimenticare, Ray svela che Lizzie non aveva davvero ucciso il marito: era sopravvissuto alla caduta, e lui stesso lo aveva finito. Questo cambia radicalmente la posizione morale della protagonista. Alice non è una fuggitiva colpevole, ma una sopravvissuta incastrata in una rete di bugie maschili.
Quando Ray viene infine arrestato dopo l’ennesimo confronto fisico, un’altra caduta dalle scale e un tentato omicidio, Alice non torna ad essere Lizzie. Rimane Alice. Non è un ritorno alla sua vecchia identità, né una redenzione classica. È una presa di coscienza: non può cambiare il passato, ma può decidere chi essere da quel momento in poi.
Chi sei, quando nessuno ti conosce davvero?
Un passato da dimenticare non riscrive le regole del genere, ma le mette al servizio di una domanda fondamentale: può una nuova identità cancellare la vecchia? Il tv movie costruisce una narrazione fatta di ombre, omissioni, silenzi, dove il pericolo non viene da mostri sconosciuti, ma da volti familiari. E ci ricorda che, a volte, per sopravvivere non basta scappare: bisogna affrontare il peggio, guardarlo negli occhi e spingerlo giù dalle scale.

Filmografia
Un passato da dimenticare
Thriller - Canada 2021 - durata 90’
Titolo originale: Bury the Past
Regia: Max McGuire
Con Sarah Allen, Rebecca Amzallag, Tomas Chovanec, Stephanie Herrera, M. John Kennedy, Sophie McIntosh


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