Con il film Abandoned – La fattoria maledetta, su Italia 2 la sera del 17 ottobre, Spencer Squire firma il suo esordio alla regia in un’opera che intreccia l’horror soprannaturale alla tragedia personale della depressione post-partum. La vicenda si concentra su Sara (Emma Roberts), una giovane madre che si trasferisce con il marito Alex (John Gallagher Jr.) e il loro neonato in una casa isolata di campagna. L’intento è chiaro: fuggire dal caos urbano per ricostruire una stabilità familiare spezzata dalla fragilità emotiva di lei. Ma la casa, come da tradizione horror, ha un passato. Un passato violento. E, a quanto pare, ancora molto presente.
Il film si muove su due piani narrativi: da un lato la discesa psicologica di Sara, sola e tormentata, dall’altro l’oscura storia della famiglia Solomon, che anni prima ha visto consumarsi tra quelle mura un incesto, un omicidio e un suicidio. Il legame tra passato e presente si fa via via più sottile, fino a dissolversi completamente. Ma è proprio in questa fusione che Abandoned – La fattoria maledetta rivela la sua vera ossessione: non il fantasma in sé, ma l’angoscia che lascia dietro di sé.

Dentro la mente di Sara: quando l’orrore è maternità
Il cuore del film di Italia 2 Abandoned – La fattoria maledetta batte nei silenzi e negli sguardi di Emma Roberts. La sua Sara non è una madre nel senso idealizzato del termine, ma una donna che guarda il proprio figlio come uno sconosciuto. Il legame che dovrebbe nascere in automatico, quello tra madre e neonato, in lei sembra incepparsi. Il pianto di Liam diventa una colonna sonora costante, un rifiuto urlato che alimenta il senso di inadeguatezza. Per Sara, l’allattamento al seno non è nutrimento, ma l’unico gesto capace di dimostrarle che non è del tutto inutile. È qui che si innesta il vero orrore del film: la paura di non essere una buona madre.
Il disturbo psicologico che la affligge non viene trattato come semplice “elemento di colore” per giustificare stranezze. È il motore stesso della narrazione. Gli spettri che vede (bambini, figure paterne minacciose, urla nel buio) non sono (solo) manifestazioni soprannaturali. Sono riflessi della sua psiche. Sono lo specchio di una condizione invisibile e spesso taciuta: la maternità vissuta come prigione, non come benedizione.
SCOPRI TUTTI I FILM DA GUARDARE IN TV STASERA
Una famiglia nella nebbia: identità sfumate, ruoli incerti
I personaggi che circondano Sara nel film di Italia 2 Abandoned – La fattoria maledetta servono più da cornice che da sostegno. Alex, il marito, appare premuroso ma emotivamente scollegato. La sua idea di “aiutare” è pratica e razionale: spostarsi in campagna, lavorare, affidarsi ai farmaci. Ma l’assenza quotidiana, dettata dal lavoro come veterinario, lo rende un marito presente solo sulla carta. Ogni suo gesto ha il sapore della buona intenzione che non basta.
Diversa è la figura di Renner (Michael Shannon), il vicino di casa che compare e scompare, portando con sé verità sepolte. È lui il filo conduttore con il passato, fratello sopravvissuto del massacro avvenuto quarant’anni prima. Ma la sua funzione narrativa resta ambigua: custode di segreti o complice silenzioso?
Il bambino, Liam, resta figura passiva ma centrale: è il centro gravitazionale di ogni paura e di ogni speranza. Non parla, ma comunica. Piange, e il mondo intorno a lui crolla. È il metro con cui misurare il crollo (e la possibile salvezza) di Sara.

Il dolore che resta
Il film di Italia 2 Abandoned – La fattoria maledetta lavora attorno a due grandi nuclei tematici: la maternità come trauma e la casa come deposito di dolore irrisolto. Il film parla di come le ferite familiari, se non riconosciute, possano trasmettersi da una generazione all’altra. La figura di Anna Solomon, madre e figlia abusata, si sovrappone a quella di Sara, anch’essa intrappolata in un ruolo che la società le impone ma che non sa come interpretare.
L’abitazione, in questo senso, non è semplicemente “infestata”. È uno spazio psichico. È la manifestazione fisica dello stato mentale di chi ci vive. Ogni stanza chiusa, ogni oggetto lasciato lì, ogni porta segreta è un simbolo: della memoria, della vergogna, del non detto.
Il lungometraggio prova anche a interrogarsi su cosa significhi “guarire”. Non lo fa con retorica, ma con domande sospese: basta superare una crisi per dire di essere salvi? O si impara solo a conviverci meglio?
Il finale spiegato
Nel finale del film di Italia 2 Abandoned – La fattoria maledetta, Sara entra fisicamente nel cuore del mistero: una stanza nascosta, un figlio scomparso, due ragazzi che sembrano usciti da un incubo. Sono i fratelli di Renner, sopravvissuti in segreto nella casa. Tengono in braccio Liam, lo rivendicano. Lo accusano di essere stato maltrattato. Il confine tra realtà e allucinazione si sgretola del tutto.
Cosa succede davvero in quell’ultimo confronto non viene mostrato. Il film si interrompe con l’alzata dell’ascia e riprende solo al mattino, con Sara sorridente e Liam in braccio. Alex rientra e li trova finalmente “famiglia”. Ma il sorriso di Sara è incrinato da un pensiero che pesa già: è di nuovo incinta.
Il finale suggerisce che qualcosa si è spezzato e forse ricucito. Ma il dubbio resta: Sara ha vinto i suoi demoni o li ha semplicemente messi a tacere? Ha davvero salvato Liam o ha accettato un compromesso con i fantasmi della casa?
Tra cliché e intuizioni
Il film di Italia 2 Abandoned – La fattoria maledetta non è rivoluzionario. Anzi, si muove spesso lungo binari già battuti: casa infestata, madre instabile, misteri del passato. Ma tenta un’operazione più ambiziosa: usare il linguaggio dell’horror per raccontare una crisi intima, personale, devastante.
Il risultato è altalenante. La sceneggiatura fatica a tenere un ritmo coerente. I dialoghi spesso non scavano, galleggiano. E molte scelte visive risultano prevedibili. Ma sotto questi limiti, c’è un cuore che pulsa. E quel cuore è Emma Roberts, che regge tutto sulle sue spalle.
In definitiva, Abandoned – La fattoria maledetta non spaventa davvero. Ma inquieta. Perché ci ricorda che a volte l’orrore non ha bisogno di fantasmi. Basta un neonato che non smette di piangere, una madre che non sa più chi è, e una casa troppo silenziosa.
Filmografia
Abandoned - La fattoria maledetta
Horror - Usa 2022 - durata 102’
Titolo originale: Abandoned
Regia: Spencer Squire
Con Kate Arrington, Emma Roberts, John Gallagher Jr., Marie May, Michael Shannon, Addy Miller
in TV: 17/10/2025 - Mediaset Italia 2 - Ore 21.15
in streaming: su Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video Chili Apple TV
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta