Il film Boneyard – Il caso oscuro su Prime Video dal 15 ottobre si apre con un ritrovamento: un osso umano spunta dal terreno arido del New Mexico. Un semplice evento, ma sufficiente a far emergere una realtà sommersa. Le autorità individuano una fossa comune alla periferia di Albuquerque: undici corpi sepolti da anni. Una scoperta che richiama un caso reale del 2009, noto come West Mesa Murders, in cui furono rinvenuti i resti di undici donne scomparse tra il 2001 e il 2005.
Il film di Asif Akbar parte da questo fatto per costruire una narrazione di finzione che intreccia elementi di cronaca con dinamiche da crime movie. Si alternano indagini, ricostruzioni, tensioni personali e una serie di sviluppi narrativi che rimandano al linguaggio visivo e narrativo del thriller investigativo.

Anime perse in cerca di giustizia
Il racconto del film Prime Video Boneyard – Il caso oscuro si sviluppa attorno a un terzetto di personaggi principali: l’agente federale Petrovick (Mel Gibson), i detective locali Ortega (Brian Van Holt) e Young (Nora Zehetner), e un ex poliziotto, Tate (Michael Sirow), coinvolto in un’indagine parallela. Ciascuno dei protagonisti è segnato da un passato personale che interferisce con il presente. Petrovick ha perso una figlia in una sparatoria, Ortega e Young affrontano le pressioni interne del dipartimento, Tate è associato a episodi controversi della sua carriera.
Questi elementi vengono introdotti attraverso dialoghi, confessioni e flashback, contribuendo a costruire un’ambientazione in cui le motivazioni personali si sovrappongono alle responsabilità professionali. Il legame tra trauma e determinazione è un filo conduttore ricorrente, che struttura le relazioni tra i protagonisti e giustifica alcune delle loro scelte.
Cacciatori e prede, in un deserto senza legge
L’indagine del film Prime Video Boneyard – Il caso oscuro si articola su più piste. Da un lato c’è Caesar (Weston Cage Coppola), un uomo solitario, osservato nei pressi di possibili vittime. Dall’altro, le attenzioni si concentrano su Tate, ex agente con un passato ambiguo e diversi collegamenti con le vittime. Entrambi vengono seguiti nel corso della narrazione con inquadrature ravvicinate e sospensioni temporali che suggeriscono tensione.
Accanto a loro si muovono figure secondarie che ampliano il quadro: il capo della polizia Carter (Curtis “50 Cent” Jackson), impegnato anche su un fronte interno legato a episodi di corruzione, e Selena (Gabrielle Haugh), una sex worker con informazioni potenzialmente rilevanti per l’indagine. Il racconto si costruisce attorno al tentativo di ricostruire i legami tra le vittime, i sospettati e le istituzioni coinvolte, attraverso l’uso di mappe, foto e indizi su una bacheca investigativa, un espediente visivo classico del genere.

L’illusione del vero
Pur partendo da un fatto reale, il film Prime Video Boneyard – Il caso oscuro si presenta come opera di finzione. I personaggi, gli eventi e le dinamiche investigative non sono direttamente basati su figure o circostanze storicamente documentate. La vicenda dei West Mesa Murders viene utilizzata come punto di riferimento narrativo, ma i contenuti del film si sviluppano su una linea autonoma, che non intende ricostruire fedelmente l’accaduto.
Il lungometraggio si conclude con una dedica alle vittime del caso originale, sottolineando l’intenzione dichiarata di mantenere un legame tematico con la realtà. Questo gesto finale stabilisce un ponte tra finzione e memoria, senza tuttavia assumere un intento documentaristico.
Temi forti, struttura complessa
Tra i temi affrontati dal film Prime Video Boneyard – Il caso oscuro, emergono la violenza sistemica, la marginalizzazione, la perdita personale, e la difficoltà di distinguere tra colpe e responsabilità all’interno delle istituzioni. La figura del “mission-oriented killer”, descritta nel lungometraggio attraverso il profilo tracciato da Petrovick, introduce un discorso potenziale su moralità distorta e giustificazioni personali della violenza, ma resta un elemento narrativo non ulteriormente sviluppato.
La struttura del film prevede salti temporali, cambi di punto di vista e l’inserimento di numerosi personaggi secondari. Questo approccio contribuisce a costruire una narrazione frammentata, in cui l’indagine principale si intreccia a storie parallele e deviazioni emotive. Alcuni momenti inseriscono elementi visivi come il bianco e nero o il filtro seppia, a suggerire una distinzione tra memoria e presente.
Ossa sepolte, ferite aperte
Il film Prime Video Boneyard – Il caso oscuro si inserisce nel filone dei thriller investigativi ispirati a eventi reali, combinando cronaca e finzione. L’opera presenta un impianto narrativo che si muove su piani multipli (personale, istituzionale, psicologico) e utilizza una cornice riconoscibile: il delitto irrisolto, i detective segnati dal passato, l’intreccio tra giustizia e vendetta.
Nel richiamare un fatto ancora aperto e doloroso, propone una rielaborazione narrativa che si concentra sull’indagine e sulle sue implicazioni emotive per chi vi partecipa. Le vittime del caso ispiratore restano sullo sfondo, come assenza costante, ricordate nella dedica finale ma non esplorate direttamente. Il film si chiude così su un equilibrio tra finzione e memoria, lasciando aperte le domande su ciò che resta sepolto nel deserto, nelle coscienze e nelle storie non raccontate.
Filmografia
Boneyard - Il caso oscuro
Azione - USA 2024 - durata 96’
Titolo originale: Cemitério
Regia: Asif Akbar
Con Mel Gibson, 50 Cent, Brian Van Holt, Nora Zehetner, Weston Cage, Deena Bacon
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