Nel panorama del thriller contemporaneo per il piccolo schermo, il film La donna nel dipinto in onda su Tv8 l’8 settembre si ritaglia un posto particolare. Prodotto da Lifetime, il tv movie intreccia arte, ossessione e identità rubate in una narrazione che, al di là dei toni melodrammatici, pone interrogativi su creatività, proprietà e vendetta. Non è un film che si distingue per innovazione stilistica o sobrietà narrativa, ma è capace di mantenere viva l’attenzione con un impianto da thriller psicologico che gioca con le apparenze e i ruoli. L’arte, qui, è il luogo del crimine.

Un furto, un omicidio, una scia di ritratti
Nel film di Tv8 La donna nel dipinto, Chloe (Tess Cline) è un’artista emergente, ma per ora lavora come assistente in una casa di riposo, dove l’unica a darle un po’ di fiducia è Lillian (Kris Ann Russell), un’anziana con un passato misterioso e una forte passione per l’arte. Quando Lillian le dona una chiave per accedere alla sua casa, Chloe si imbatte in un quadro inquietante raffigurante una donna: un’opera che non è sua, ma che finisce per firmarle il successo.
Da qui ha inizio la spirale: l’opera è legata a una serie di omicidi mai risolti. Chloe, inconsapevolmente, si ritrova al centro di un’indagine sotterranea che coinvolge galleristi senza scrupoli, giornalisti affamati di scoop e un killer seriale con il pennello in mano.
Dietro l’apparente successo artistico di Chloe si nasconde infatti una rete di manipolazioni e inganni. La mostra d’arte che lancia la sua carriera diventa anche il palcoscenico delle accuse: una vedova riconosce nel quadro la moglie assassinata, un contratto la incastra con un manager sempre più pressante, e il cerchio si stringe quando Chloe scopre che tutte le modelle ritratte dall’artista misterioso sono morte. Tutte, tranne lei. Per ora.
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Volti in chiaroscuro
Il personaggio di Chloe regge la narrazione del film di Tv8 La donna nel dipinto con un misto di vulnerabilità e caparbietà. Non è un’eroina tradizionale: prende decisioni sbagliate, si fa trascinare dagli eventi, ma riesce a mantenere una bussola morale che la spinge a cercare la verità anche a costo del proprio successo. Il suo desiderio di emergere come artista si scontra con il peso delle sue scelte e con il prezzo da pagare per l’autenticità.
Luke (Ali Zahiri) è la figura ambigua per eccellenza: gentile, affascinante, disponibile, ma colmo di ombre. La sua identità – che si scopre solo a metà film essere Julian, il figlio di Lillian – lo posiziona in una zona grigia tra complice e vittima. Il suo ruolo è volutamente instabile: da amante a sospetto, da possibile assassino a salvatore, la sua traiettoria è volutamente disorientante.
Infine, Ariande (Kristi Murdock), la giornalista, incarna la figura del testimone che diventa carnefice. Ex musa del pittore assassino, è la vera antagonista del film, ma anche il personaggio più tragicamente umano: gelosa, respinta, ossessionata dall’arte e dall’essere stata sostituita. In lei c’è un riflesso deformato della stessa Chloe: entrambe hanno cercato riconoscimento attraverso qualcun altro, e lo hanno pagato caro.

Ossessione, furto d’identità e l’arte come arma
Il film di Tv8 La donna nel dipinto costruisce la sua tensione su un tema centrale: l’appropriazione. Chloe prende il merito di un’opera che non è sua; l’artista serial killer prende la vita delle sue muse per immortalare il proprio dolore; Ariande prende la giustizia nelle sue mani perché si sente dimenticata. In ognuno di questi gesti c’è un tentativo di controllo sull’altro, ma anche sul proprio valore.
Altro elemento ricorrente è l’ossessione per la musa, che rievoca dinamiche storiche nell’arte ma le trasforma in patologia. L’artista che dipinge per possesso, il gallerista che sfrutta per profitto, la giornalista che uccide per vendetta: ogni personaggio usa l’arte come strumento di dominio o riscatto.
Infine, c’è la riflessione sul successo costruito sul falso. Chloe si ritrova celebrata per un talento che non le appartiene e, quando cerca di affermarsi con opere sue, si scontra con un sistema che preferisce l’inganno al vero. Il film suggerisce che, nell’arte contemporanea come nella società, spesso il valore non è dato dalla qualità, ma dalla narrazione che ci si costruisce intorno.
Il finale spiegato
Il finale del film di Tv8 La donna nel dipinto si gioca su più livelli. Chloe scopre che Luke/Julian è l’autore dei ritratti delle donne uccise, incluso uno con il suo volto. Ma il vero colpo di scena arriva con Ariande, che si rivela essere la prima musa e il vero motore dietro la spirale di sangue. Il suo piano era far uscire allo scoperto Julian, incastrarlo, e chiudere il cerchio del dolore.
Il finale mescola realtà e messinscena: Julian finge di essere colpito per smascherare Ariande, ma l’ambiguità rimane. È stato davvero tutto orchestrato? Oppure anche Chloe è diventata parte di un’opera più grande, manipolata fino all’ultimo?
Il film si chiude con una mostra d’arte in cui Chloe espone finalmente un’opera autentica – un ritratto di Lillian – e con Julian al suo fianco, come se nulla fosse successo. Un finale disturbante nella sua apparente serenità, che lascia la sensazione di un equilibrio precario tra amore, arte e complicità.
Ultima pennellata
Il film di Tv8 La donna nel dipinto non è solo un thriller con punte melodrammatiche e svolte improbabili: è una riflessione mascherata sul valore dell’identità, sul prezzo della visibilità, e su quanto siamo disposti a sacrificare per essere visti. Il mondo dell’arte ritratto nel film è elitario, predatorio, costruito su dinamiche di sfruttamento dove la verità ha scarso valore se non è vendibile.
In questo contesto, Chloe emerge come una protagonista imperfetta ma significativa: non tanto perché risolve un mistero, ma perché riesce a riappropriarsi della propria voce, anche se questa è nata da un errore. Il vero crimine, sembra suggerire il film, non è mentire, ma accettare che la menzogna definisca chi siamo.
E così, tra pennelli insanguinati, identità rubate e ritratti fatali, La donna nel dipinto ci lascia con una domanda inquietante: quanto di ciò che vediamo in un quadro, in una persona o in una storia, è autentico? E quanto è solo la parte visibile di un’opera molto più oscura?
Filmografia
La donna nel dipinto
Thriller - USA 2023 - durata 86’
Titolo originale: Picture Her Dead
Regia: Dylan Vox
Con Tess Cline, Ali Zahiri, Allen Williamson, Kristi Murdock, Ashley Doris, K.J. Phelps
in TV: 08/09/2025 - TV8 - Ore 13.45
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