Ci sono film che non raccontano tanto una storia quanto un incontro: Conversazioni con altre donne, opera prima di Filippo Conz in prima tv su Rai Movie la sera del 28 agosto, appartiene a questa categoria. Due protagonisti senza nome, una festa di matrimonio a Tropea, una sera che si allunga tra parole, desiderio e malinconia. Niente più di questo, apparentemente. Eppure, in quelle ore sospese si apre un universo fatto di memorie, rimpianti e tentativi maldestri di ritrovare un passato che non può tornare.
Il film nasce da una sceneggiatura firmata da Gabrielle Zevin, già portata sullo schermo nel 2005 da Hans Canosa con Helena Bonham Carter e Aaron Eckhart. Conz ne offre un adattamento italiano che mantiene la struttura minimale (due personaggi, un luogo, una lunga conversazione) ma la innesta nel contesto della commedia all’italiana, tra ironia e malinconia, leggerezza e ferite.

Due personaggi senza nome
Valentina Lodovini e Francesco Scianna nel film di Rai Movie Conversazioni con altre donne sono semplicemente “Donna” e “Uomo”. La scelta di non dare loro un nome li rende figure universali, proiezioni di un’esperienza che chiunque potrebbe riconoscere. Lei appare pragmatica, razionale, quasi decisa a schermarsi con l’arma dell’ironia; lui conserva i tratti del romantico, di chi non riesce del tutto a lasciar andare il passato.
La loro dinamica si costruisce a colpi di battute, ricordi condivisi, silenzi che tradiscono molto più delle parole. Non sono due amanti travolti da una passione improvvisa, ma due ex coniugi che si incontrano quasi per caso, e che, nonostante nuove relazioni, scivolano verso una complicità inevitabile. Nella tensione tra ciò che è stato e ciò che non può più essere, i personaggi si muovono come pianeti in orbita: attratti e respinti, incapaci di sottrarsi a una gravità affettiva che li lega ancora.
SCOPRI TUTTI I FILM DA GUARDARE IN TV STASERA
Il tempo come terzo protagonista
Il vero centro del film di Rai Movie Conversazioni con altre donne non è il tradimento, ma il tempo. Il tempo che passa e modifica le persone, che separa il ricordo dall’esperienza, che impedisce di tornare indietro. Lodovini stessa, parlando del film in un’intervista, ha sottolineato come si tratti soprattutto di un racconto sull’intimità della memoria affettiva: ciò che resta, anche a distanza di anni, può riaccendersi con un pretesto minimo, ma non si trasforma mai in ciò che era.
Conz, nelle sue note di regia, insiste proprio su questo: se a venticinque e a quarant’anni siamo persone diverse, anche l’amore non può che assumere forme differenti. La memoria diventa allora un luogo ambiguo, dove rivivere non è mai davvero possibile, ma dimenticare è altrettanto difficile.

La leggerezza amara della commedia
Nonostante la densità dei temi, il film di Rai Movie Conversazioni con altre donne sceglie il registro della commedia. Non una comicità spensierata, ma quel tono ibrido tipico della tradizione italiana, in cui la risata si mescola con il rimpianto. I dialoghi sono serrati, pieni di schermaglie verbali, e costruiscono un ritmo che tiene viva l’attenzione anche in un film che si regge interamente sulle interazioni di due soli personaggi.
La regia accompagna questa leggerezza con un lavoro coreografico: Conz parla di una messa in scena “gravitazionale”, quasi un valzer che i protagonisti ballano senza musica, tra attrazione e repulsione. A dare corpo a questa visione contribuisce la colonna sonora firmata da Paolo Fresu, registrata ancor prima delle riprese e usata come guida emotiva fin dal set.
Tropea e la villa che ospita il matrimonio non sono, poi, un semplice sfondo. La scelta della location contribuisce a creare un ambiente sospeso, raffinato, quasi fuori dal tempo. Il mondo esterno, nelle parole del regista, diventa uno schermo sul quale proiettare le emozioni dei personaggi. Gli spazi eleganti e solenni contrastano con l’intimità fragile dei due protagonisti, amplificando la sensazione che ciò che avviene tra loro non possa sopravvivere oltre i confini di quella notte.
Un film che parla di noi
Il film di Rai Movie Conversazioni con altre donne non offre risposte né morali. Non dice se i protagonisti abbiano fatto bene o male, non giudica il tradimento né lo giustifica. Si limita a mostrare come le relazioni, con il passare degli anni, cambino forma e destino. È un film sulle aspettative disattese, sulle possibilità perdute, sull’impossibilità di far tornare indietro l’orologio.
Ed è proprio in questa sospensione che risiede la sua forza: raccontare con pochi elementi (due attori, un luogo, una notte) qualcosa che appartiene a tutti. Il desiderio di rivivere un amore passato, la tentazione di ignorare il tempo, l’impossibilità di riuscirci davvero.
Alla fine, ciò che resta di Conversazioni con altre donne è una sensazione di intimità condivisa. Non un racconto universale, ma una domanda che ognuno porta con sé: quanto del nostro passato vive ancora in noi, e fino a che punto può condizionare il presente?
Conz, al suo esordio, sceglie di raccontare questa domanda con la leggerezza di una commedia e la profondità di un dramma privato. Lodovini e Scianna le danno volto e voce, trasformando la loro conversazione in uno specchio in cui ognuno può intravedere frammenti della propria storia.
In un panorama cinematografico che spesso rincorre complessità narrative e grandi costruzioni, Conversazioni con altre donne dimostra che a volte bastano due persone che parlano, in una stanza, per raccontare la verità più difficile: quella che riguarda noi stessi.
Filmografia
Conversazioni con altre donne
Commedia - Italia/Argentina 2023 - durata 82’
Regia: Filippo Conz
Con Valentina Lodovini, Francesco Scianna
Al cinema: Uscita in Italia il 31/08/2023
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Rai Play Amazon Video
Conversations With Other Women
Commedia - Gran Bretagna, USA 2005 - durata 84’
Titolo originale: Conversations With Other Women
Regia: Hans Canosa
Con Aaron Eckhart, Helena Bonham Carter, Yury Tsykun, Brian Geraghty, Brianna Brown, Thomas Lennon
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta