Il professore e il pinguino, diretto da Peter Cattaneo, è un film che parte da una storia apparentemente bizzarra per provare a scavare in qualcosa di molto più profondo. Al centro, la vicenda vera di Tom Michell, un professore britannico che negli anni Settanta si ritrova a insegnare in una scuola d’élite a Buenos Aires, proprio nel momento in cui l’Argentina entra nella fase più buia della sua storia recente. A scombussolare il suo percorso non sarà tanto il contesto politico, almeno non subito, quanto l’incontro con un pinguino sporco di petrolio su una spiaggia della costa atlantica.
Al cinema dal 9 ottobre con Eagle Pictures.

Un uomo, un paese, un pinguino
Nel film Il professore e il pinguino, Tom (interpretato da Steve Coogan) arriva in Argentina nel 1976 in cerca di una pausa dal proprio malcontento. L’incarico presso il collegio St. George’s sembra promettere una parentesi facile, ma la realtà lo sorprende. I suoi studenti sono ostili, demotivati, apatici. Il contesto scolastico è blindato in un formalismo britannico fuori luogo, mentre fuori dai cancelli il paese precipita nell’instabilità.
L’evento che spacca la narrazione è l’incontro con un pinguino intriso di petrolio. Tom lo salva, lo pulisce, lo battezza Juan Salvador e lo porta con sé al collegio, infrangendo ogni regola e buon senso. Ma la presenza dell’animale non è decorativa: Juan Salvador, con la sua ostinazione e la sua assoluta indifferenza per le gerarchie umane, diventa catalizzatore di un cambiamento profondo. Tom, inizialmente cinico e distaccato, si trasforma in un punto di riferimento per i ragazzi e sviluppa una coscienza politica finora sopita.
Il film intreccia il racconto personale con quello collettivo: la repressione, le sparizioni e il terrore del regime militare argentino entrano nella storia non come sfondo ma come minaccia concreta per alcuni personaggi secondari, specchio della brutalità di un’epoca che il protagonista, come molti stranieri, fatica inizialmente a comprendere.
Tra ironia e coscienza
Tom è il baricentro della storia del film Il professore e il pinguino, ma non è l’unico a evolversi. Intorno a lui ruotano figure che arricchiscono il quadro: il preside Buckle (interpretato da Jonathan Pryce), emblema del vecchio ordine britannico, imperturbabile e formale, ma non privo di contraddizioni; alcuni studenti che si avvicinano a Tom proprio grazie alla presenza del pinguino; e soprattutto due personaggi argentini, di cui è meglio non rivelare molti dettagli (per non rovinare la visione), ma che, secondo quanto dichiarato dal regista, incarnano le conseguenze dirette del regime e diventano le scintille dell’impegno crescente del protagonista.
Juan Salvador non è una semplice mascotte. È una presenza silenziosa ma decisiva. Il suo comportamento, imprevedibile ma mai casuale, costringe Tom ad abbandonare il controllo e a confrontarsi con la vulnerabilità. La relazione che si crea tra i due, costruita anche grazie all’uso prevalente di veri pinguini sul set, diventa una metafora potente: l’uomo che salva l’animale è in realtà colui che viene salvato.

Cambiamento, responsabilità e resistenza
Il film Il professore e il pinguino affronta numerosi temi cercando di evitare la retorica. Al centro c’è la possibilità del cambiamento: personale, professionale, politico. Tom parte da una posizione di distacco, convinto di poter restare neutrale. Ma il contesto argentino e l’insolita compagnia di un pinguino lo costringono a scegliere. Non può insegnare senza ascoltare. Non può vivere in Argentina senza accorgersi della paura che serpeggia nei corridoi.
Altro tema forte è quello della responsabilità: quella individuale nei confronti degli altri, quella collettiva di una generazione, quella più sottile di chi ha il privilegio di scegliere se restare in silenzio o prendere posizione. Il film non divide il mondo in buoni e cattivi, ma mostra quanto l’indifferenza possa essere una forma di complicità.
E poi c’è la resistenza. Non quella armata, ma quella quotidiana: il gesto di salvare un animale; il coraggio di rompere le regole quando queste non servono più; la tenacia di insegnare a chi non vuole imparare. In un’epoca dove la normalità può diventare connivenza, Il professore e il pinguino suggerisce che anche un’azione piccola può contenere in sé un seme di rivoluzione.
Un film sulla Storia che parla al presente
Ambientato nel 1976, anno cruciale per l’Argentina, il film Il professore e il pinguino non ha paura di guardare in faccia la Storia. Cattaneo e lo sceneggiatore Jeff Pope scelgono di non lasciare sullo sfondo i crimini della dittatura militare, ma li integrano nel percorso del protagonista in modo graduale. Il pubblico segue Tom nel suo percorso di apertura e comprensione, e attraverso i suoi occhi è invitato a esplorare una pagina spesso trascurata del Novecento sudamericano.
Il professore e il pinguino è un film sulla trasformazione, ma soprattutto sull’importanza dell’imprevisto. Un uomo cerca una pausa, trova una sfida. Salva un animale, viene salvato. Entra in una scuola, scopre un paese. L’incontro tra Tom e Juan Salvador non è solo il cuore narrativo del film, ma anche il motore di un risveglio etico.
E, alla fine, ciò che resta è una domanda: quante volte abbiamo chiuso gli occhi di fronte a ciò che non volevamo vedere, solo perché era più comodo così? Il film non dà risposte ma cerca di lasciare qualcosa che continua a lavorare dentro, ben oltre i titoli di coda.
Disclaimer:
Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di Il professore e il pinguino può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.
Filmografia
Il professore e il pinguino
Drammatico - Spagna, Regno Unito 2024 - durata 110’
Titolo originale: The Penguin Lessons
Regia: Peter Cattaneo
Con Steve Coogan, Björn Gustafsson, David Herrero, Jonathan Pryce, Aimar Miranda, Nicanor Fernandez
Al cinema: Uscita in Italia il 09/10/2025
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