Non c’è pace nelle vite che si fondano su segreti mai rivelati: il film Vendicherò mia madre, su Rai 2 la sera del 23 agosto, parte da un contesto rassicurante (mamme, neonati, sport all’aria aperta) per aprire crepe sempre più profonde, fino a scoprire un sottosuolo fatto di rancore, menzogna e ossessioni. È un thriller che, prodotto da Lifetime, si muove tra la quiete dei giardini pubblici e la brutalità di un regolamento di conti, seguendo il passo costante di una vendetta preparata con pazienza chirurgica.

Sami Nye
Vendicherò mia madre (2022) Sami Nye

Dal fitness alla follia

Nel film di Rai 2 Vendicherò mia madre, Audrey Banks è un’istruttrice di ginnastica post-partum e anima di Stroller Moms (più o meno, mamme col passeggino), un piccolo impero costruito sull’energia e il sorriso.


La sua esistenza ordinata subisce uno scossone con l’arrivo di Brooklyn Hart, una giovane donna che sembra in cerca di un nuovo inizio. In realtà, Brooklyn è Elizabeth Wolf, ex detenuta, che sotto il falso nome si è infiltrata nella vita di Audrey con un obiettivo preciso: vendicare la morte della madre, investita anni prima proprio da Audrey.


Quello che parte come un rapporto di lavoro si trasforma in un incubo a occhi aperti: accuse false, manipolazioni affettive, sabotaggi professionali e persino l’allontanamento della figlia di Audrey. La vendetta si avvolge su se stessa, fino a minacciare la vita della madre e del neonato.


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Due donne, due ferite

Al centro del film di Rai 2 Vendicherò mia madre si muovono due figure speculari e opposte.

Audrey (Sami Nye), pur avendo un passato segnato dall’incidente fatale, ha cercato di ricostruire la propria esistenza con un equilibrio fragile, sostenuta da un compagno e da un’amica fidata.


Elizabeth/Brooklyn (Taylor Joree Scorse), invece, ha trasformato la ferita infantile in una missione distruttiva: annientare la donna che ritiene responsabile della sua infelicità.


Accanto a loro si stagliano figure di supporto ma decisive: Matt (Jason Tobias), compagno di Audrey, diventa il bersaglio delle macchinazioni di Brooklyn, pedina sacrificata per isolare la protagonista; Jane (Janet Carter), migliore amica di Audrey, è l’unica a intuire la minaccia e a indagare, pagando con la vita la propria determinazione. Il film vive del contrasto tra le azioni dei personaggi, tra sopravvivenza e vendetta, fiducia e tradimento.

Janet Carter
Vendicherò mia madre (2022) Janet Carter

Vendetta, maternità e verità negate

Il cuore della storia del film di Rai 2 Vendicherò mia madre pulsa attorno a tre assi portanti.


La vendetta è il motore di Elizabeth, alimentata da anni di rancore e da una verità manipolata: il padre le ha sempre nascosto le circostanze reali della morte materna.


La maternità attraversa ogni scena, non solo come legame affettivo ma anche come vulnerabilità emotiva e bersaglio strategico.


Infine, la questione della verità negata: Audrey è colpevole di quell’incidente, ma la verità su come sia avvenuto, e sulle condizioni della vittima, è rimasta sepolta dietro versioni parziali e silenzi giudiziari. Il film interroga lo spettatore sul peso della colpa e sull’effetto corrosivo delle bugie protratte nel tempo.

Il finale spiegato

Il finale del film di Rai 2 Vendicherò mia madre si consuma nel parco, luogo simbolico dove tutto era iniziato. Brooklyn, armata di coltello e con Zoe tra le braccia, obbliga Audrey a una confessione registrata e le ordina di suicidarsi. Audrey, però, ribalta la situazione: il “neonato” che la rivale sta per colpire è un tronco avvolto in una coperta, mentre Zoe è al sicuro.


Con la confessione di Brooklyn nelle mani, Audrey chiama la polizia, che arresta la donna e la riporta in carcere. Matt viene scarcerato, e Audrey, pur segnata dagli eventi, decide di riaprire Stroller Moms, inviando un messaggio di sostegno alle madri che lottano contro la depressione post-partum.


Vendicherò mia madre
racconta come una ferita nascosta possa diventare un ordigno a orologeria, capace di esplodere anni dopo con conseguenze devastanti. Non è soltanto un racconto di vendetta, ma un avvertimento su quanto possano essere pericolose le omissioni, soprattutto quando coinvolgono legami familiari e sensi di colpa.


In un mondo dove la maternità è vista come santuario, il film ricorda che anche lì possono annidarsi violenza, ossessione e manipolazione. Alla fine, la sopravvivenza di Audrey non è solo fisica: è la riconquista di una verità che, per quanto dolorosa, è l’unico antidoto al veleno del rancore.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Vendicherò mia madre

Vendicherò mia madre

Thriller - Usa 2022 - durata 88’

Titolo originale: Revenge for My Mother

Regia: Doug Campbell

Con Sami Nye, Taylor Joree Scorse, Jason Tobias, Janet Carter, Bobby Marchesso, Garon Grigsby

in streaming: su Rai Play