Non c’è pace nelle vite che si fondano su segreti mai rivelati: il film Vendicherò mia madre, su Rai 2 la sera del 23 agosto, parte da un contesto rassicurante (mamme, neonati, sport all’aria aperta) per aprire crepe sempre più profonde, fino a scoprire un sottosuolo fatto di rancore, menzogna e ossessioni. È un thriller che, prodotto da Lifetime, si muove tra la quiete dei giardini pubblici e la brutalità di un regolamento di conti, seguendo il passo costante di una vendetta preparata con pazienza chirurgica.

Dal fitness alla follia
Nel film di Rai 2 Vendicherò mia madre, Audrey Banks è un’istruttrice di ginnastica post-partum e anima di Stroller Moms (più o meno, mamme col passeggino), un piccolo impero costruito sull’energia e il sorriso.
La sua esistenza ordinata subisce uno scossone con l’arrivo di Brooklyn Hart, una giovane donna che sembra in cerca di un nuovo inizio. In realtà, Brooklyn è Elizabeth Wolf, ex detenuta, che sotto il falso nome si è infiltrata nella vita di Audrey con un obiettivo preciso: vendicare la morte della madre, investita anni prima proprio da Audrey.
Quello che parte come un rapporto di lavoro si trasforma in un incubo a occhi aperti: accuse false, manipolazioni affettive, sabotaggi professionali e persino l’allontanamento della figlia di Audrey. La vendetta si avvolge su se stessa, fino a minacciare la vita della madre e del neonato.
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Due donne, due ferite
Al centro del film di Rai 2 Vendicherò mia madre si muovono due figure speculari e opposte.
Audrey (Sami Nye), pur avendo un passato segnato dall’incidente fatale, ha cercato di ricostruire la propria esistenza con un equilibrio fragile, sostenuta da un compagno e da un’amica fidata.
Elizabeth/Brooklyn (Taylor Joree Scorse), invece, ha trasformato la ferita infantile in una missione distruttiva: annientare la donna che ritiene responsabile della sua infelicità.
Accanto a loro si stagliano figure di supporto ma decisive: Matt (Jason Tobias), compagno di Audrey, diventa il bersaglio delle macchinazioni di Brooklyn, pedina sacrificata per isolare la protagonista; Jane (Janet Carter), migliore amica di Audrey, è l’unica a intuire la minaccia e a indagare, pagando con la vita la propria determinazione. Il film vive del contrasto tra le azioni dei personaggi, tra sopravvivenza e vendetta, fiducia e tradimento.

Vendetta, maternità e verità negate
Il cuore della storia del film di Rai 2 Vendicherò mia madre pulsa attorno a tre assi portanti.
La vendetta è il motore di Elizabeth, alimentata da anni di rancore e da una verità manipolata: il padre le ha sempre nascosto le circostanze reali della morte materna.
La maternità attraversa ogni scena, non solo come legame affettivo ma anche come vulnerabilità emotiva e bersaglio strategico.
Infine, la questione della verità negata: Audrey è colpevole di quell’incidente, ma la verità su come sia avvenuto, e sulle condizioni della vittima, è rimasta sepolta dietro versioni parziali e silenzi giudiziari. Il film interroga lo spettatore sul peso della colpa e sull’effetto corrosivo delle bugie protratte nel tempo.
Il finale spiegato
Il finale del film di Rai 2 Vendicherò mia madre si consuma nel parco, luogo simbolico dove tutto era iniziato. Brooklyn, armata di coltello e con Zoe tra le braccia, obbliga Audrey a una confessione registrata e le ordina di suicidarsi. Audrey, però, ribalta la situazione: il “neonato” che la rivale sta per colpire è un tronco avvolto in una coperta, mentre Zoe è al sicuro.
Con la confessione di Brooklyn nelle mani, Audrey chiama la polizia, che arresta la donna e la riporta in carcere. Matt viene scarcerato, e Audrey, pur segnata dagli eventi, decide di riaprire Stroller Moms, inviando un messaggio di sostegno alle madri che lottano contro la depressione post-partum.
Vendicherò mia madre racconta come una ferita nascosta possa diventare un ordigno a orologeria, capace di esplodere anni dopo con conseguenze devastanti. Non è soltanto un racconto di vendetta, ma un avvertimento su quanto possano essere pericolose le omissioni, soprattutto quando coinvolgono legami familiari e sensi di colpa.
In un mondo dove la maternità è vista come santuario, il film ricorda che anche lì possono annidarsi violenza, ossessione e manipolazione. Alla fine, la sopravvivenza di Audrey non è solo fisica: è la riconquista di una verità che, per quanto dolorosa, è l’unico antidoto al veleno del rancore.
Filmografia
Vendicherò mia madre
Thriller - Usa 2022 - durata 88’
Titolo originale: Revenge for My Mother
Regia: Doug Campbell
Con Sami Nye, Taylor Joree Scorse, Jason Tobias, Janet Carter, Bobby Marchesso, Garon Grigsby
in streaming: su Rai Play
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