Girato durante l’estate finlandese, il film The Wait, diretto da Aku Louhimies e interpretato da Inka Kallén, Aku Hirviniemi e Andrei Alén, in onda su Cielo la sera del 22 agosto, è un dramma intimo che affronta i nodi universali dell’amore, della sincerità e della tensione tra testa e cuore. Ambientato su un’isola remota dell’arcipelago finlandese, il film prende forma nel pieno di una pandemia, trasformando l’isolamento in una lente d’ingrandimento sui rapporti umani. 

Inka Kallén
The Wait (2021) Inka Kallén

Un amore nella natura

Nel film Cielo The Wait, Elli (Inka Kallén) vive con il marito Mikko (Aku Hirviniemi) in una grande casa immersa nella natura, apparentemente appagata da una vita tranquilla fatta di piccoli rituali e intimità condivisa. L’arrivo inatteso di Olavi (Andrei Alén), vecchio amico di Mikko e figura legata al passato di Elli, incrina l’equilibrio della coppia. La visita porta con sé un carico di memorie sopite e attrazione latente.


Mentre Mikko si assenta frequentemente per commissioni, tra Elli e Olavi si accende un rapporto fisico e emotivo. La loro relazione, tuttavia, non si consuma in segreto a lungo: Elli non solo viene scoperta, ma arriva a vivere l’infedeltà alla luce del sole, a pochi metri dal marito, per poi affrontarlo apertamente. È qui che la storia vira: invece di giocare sulla suspense, Louhimies esplora le conseguenze emotive della scelta di non nascondere nulla.


SCOPRI TUTTI I FILM DA GUARDARE IN TV STASERA

Un triangolo inatteso

I tre protagonisti del film Cielo The Wait si muovono in un equilibrio fragile, segnato più dalle tensioni interne che dai conflitti espliciti.


Elli è il centro emotivo della storia: una donna in apparenza serena, ma attraversata da un desiderio di evasione che si rivela poco alla volta. Alterna momenti di quiete (meditazioni solitarie, nuotate nel mare, passeggiate tra la vegetazione) a gesti che la riportano in schemi di ruolo tradizionali, come la frenesia di riordinare la casa in vista dell’ospite.


Mikko, il marito, è un predicatore energico ma distratto, incapace o forse non disposto a percepire i segnali di distanza emotiva che la moglie gli invia; la sua presenza serve da contrappunto, un ancoraggio che la vicenda finisce per scuotere dalle fondamenta.


Olavi, invece, porta con sé un’energia perturbante: colto, amante del cinema di Truffaut, affascinato dalle relazioni senza vincoli, riattiva in Elli memorie e sensazioni che credeva sopite, diventando il catalizzatore del cambiamento.

Inka Kallén
The Wait (2021) Inka Kallén

Isolamento e cambiamento

Il film Cielo The Wait riflette sulla forza amplificatrice dell’isolamento, che su un’isola remota rende ogni emozione più intensa e ogni desiderio più urgente. In questo microcosmo, la libertà assume forme molteplici: è il piacere fisico vissuto senza filtri, è la sensazione di padronanza del proprio corpo, ma anche la capacità o il rischio di abbattere ogni barriera di discrezione.


L’onestà, in particolare, emerge come terreno ambiguo: dichiarare apertamente un tradimento può essere un atto di autenticità, ma può trasformarsi in un gesto di crudeltà, come accade nella scena centrale in cui la verità si spinge fino a sfiorare il sadismo emotivo.


La memoria e il cambiamento si intrecciano costantemente: Olavi non è solo un amante potenziale, ma un frammento di passato che mette alla prova l’identità presente di Elli, costringendola a confrontarsi con ciò che ha perso o abbandonato. In questa tensione tra ciò che si è e ciò che si desidera diventare, The Wait costruisce la sua trama emotiva, senza cedere a un vero climax narrativo, ma preferendo lasciare lo spettatore in una condizione di sospensione.

Microfratture

Louhimies, ispirandosi al romanzo ottocentesco La moglie del vicario di Juhani Aho, trasporta la storia nel presente, privilegiando un ritmo contemplativo e una narrazione che alterna silenzi e fisicità esplicita. Le conversazioni sono rare e spesso ridotte a riflessioni semplici ma dirette su amore, libertà e legami. La tensione sessuale, pur inizialmente centrale, viene talvolta diluita da una ripetitività che rischia di attenuarne l’impatto.


Realizzato durante la pandemia con un’attenzione particolare alla sostenibilità, il film Cielo The Wait è stato promosso come “il primo film a impatto carbonico negativo”. L’energia proveniva in gran parte da pannelli solari, i trasporti avvenivano con auto elettriche e i costumi erano di seconda mano. Un aspetto che, pur non incidendo sulla trama, riflette un’etica produttiva coerente con la scelta di un set naturale e minimale.


The Wait
non costruisce un intreccio ricco di colpi di scena, ma concentra lo sguardo sulle microfratture emotive e sui gesti che definiscono un rapporto. L’assenza di un vero climax narrativo lascia spazio a un finale aperto, più interessato a suggerire che a risolvere. È un racconto che interroga il concetto di libertà e la fragilità delle relazioni quando vengono messe a nudo, letteralmente e metaforicamente, in uno spazio chiuso e senza vie di fuga.

Autore

Redazione

Questo è il luogo in cui si cucinano i servizi principali del sito filmtv.it come le nuove schede di film e serie tv che entrano nel database, i testi e i dati con cui si presentano i nuovi film della settimana, i risultati del box office del lunedì, i calendari del prossimamente e, naturalmente, gli articoli con cui presentiamo film e serie nelle nuove categorie "Film anteprima", "Pop Film" e "Tv Show"

Filmografia

locandina The Wait

The Wait

Drammatico - Finlandia 2021 - durata 100’

Titolo originale: Odotus

Regia: Aku Louhimies

Con Inka Kallén, Andrei Alén, Aku Hirviniemi, Eino Heiskanen, Adeliina Arajuuri