Nel film Il colore del delitto, in onda su Rai 2 il pomeriggio del 9 agosto, la bellezza diventa il palcoscenico di un omicidio, e una parrucchiera di provincia si ritrova al centro di una rete intricata di sospetti, rancori e segreti. Diretto da Stacey N. Harding su sceneggiatura di Ryan McPartlin, è il primo capitolo di una possibile nuova serie investigativa ambientata nella cittadina di Golden Peak targata Hallmark.

Tra forbici, segreti e concorsi di bellezza
Nel film di Rai 2 Il colore del delitto, Ali Bowden è una parrucchiera con un talento fuori dal comune per osservare i dettagli. Vedova di un agente di polizia ucciso in servizio, vive con la madre Carol e la sorella minore Chelsea, una studentessa universitaria che lavora nel salone di famiglia per pagarsi gli studi. Quando Chelsea viene spinta a partecipare al concorso di bellezza “Miss Golden Peak”, l’atmosfera si scalda: rivalità tra madri, giudizi taglienti e tensioni irrisolte si moltiplicano.
La tensione esplode quando Mitzi Stewart, storica organizzatrice del concorso e figura temuta da tutti, viene trovata morta nel suo ufficio. La scena del crimine suggerisce un omicidio: la donna è stata pugnalata con un paio di forbici da salone. Tra i sospettati ci sono concorrenti, madri, colleghi e persino la sorella di Ali, Chelsea, i cui dati scolastici appena sotto la soglia di ammissione sono stati misteriosamente diffusi, portando alla sua squalifica.
Nonostante il nuovo detective della città, Kyle Crawford, preferisca condurre l’indagine senza interferenze, Ali inizia a muoversi autonomamente, decisa a difendere la sorella e scoprire chi ha ucciso Mitzi.
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Un microcosmo di motivazioni e alleanze
Ali Bowden (Julie Gonzalo) è il perno della narrazione del film di Rai 2 Il colore del delitto. Figura forte e riflessiva, si muove tra il dolore del lutto e la determinazione a proteggere la propria famiglia. Il salone da lei gestito non è solo un luogo di bellezza: è anche una fucina di gossip e informazioni, punto d’ascolto privilegiato su tutto ciò che accade a Golden Peak.
Chelsea (Grace Beedie), giovane brillante ma disillusa dal mondo superficiale dei concorsi, accetta di partecipare al pageant spinta più dal desiderio di aiutare la sorella che da una vera ambizione. La sua innocenza e vulnerabilità la rendono un bersaglio ideale per le gelosie delle altre madri.
Kyle Crawford (Ryan McPartlin), nuovo detective in città, porta un approccio professionale e distaccato, che entra presto in attrito con lo stile più intuitivo e diretto di Ali. Tra i due nasce una tensione ambigua, oscillante tra scontro e complicità.
Olivia Stevens (April Telek), madre di una concorrente, si rivela infine la vera assassina. Il movente? Vendetta cieca contro chi ha squalificato sua figlia, confondendo Mitzi per l’altra madre rivale, Sara.

Lutto, ossessione e giustizia personale
Nel film di Rai 2 Il colore del delitto la riflessione sul lutto emerge in modo delicato e coerente con il tono narrativo. Ali, vedova di un poliziotto morto in servizio, porta con sé il peso di un passato doloroso che ancora la accompagna: le visite al cimitero, i dialoghi immaginari con il marito defunto, sono momenti di grande introspezione. Non sono semplici scenette sentimentali, ma tappe vere del suo percorso interiore, che culmina in una scelta consapevole: accettare il presente e andare avanti senza rinunciare al ricordo.
Parallelamente, la dimensione della competizione di bellezza funge da specchio socialmente rilevante, mostrando come il desiderio di affermazione si intrecci con pressioni familiari, ambizioni e conflitti tra madri e figlie. Il concorso, sebbene reso in toni lievi, diventa terreno di tensioni emotive, dove l’apparenza nasconde rancori e rivalità. Mitzi Stewart incarna l’autorità severa e senza compromessi di questo mondo, mentre motivazioni genitoriali estremamente protettive, come quelle di Olivia, rivelano quanto la frustrazione possa trasformarsi in ossessione e violenza.
Ultimo tema, il rapporto tra l’osservazione intuitiva e la giustizia istituzionale, esplorato attraverso il personaggio di Ali. Il suo ruolo non ufficiale la mette spesso in contrasto con Kyle, il detective rigido ma corretto. Il film non idealizza l’intervento della dilettante (anzi, sottolinea i rischi legati al coinvolgimento personale) ma ne mostra le potenzialità investigative. Tra scontri e modalità diverse, il dialogo tra metodo legale e intuito personale diventa il cuore etico della narrazione, fino al finale che lascia intendere nuovi enigmi in sospeso.
Il finale spiegato
Il colpo di scena finale del film di Rai 2 Il colore del delitto è costruito su un dettaglio da salone: Mitzi indossava per errore la giacca di Sara. Olivia, convinta di avere davanti l’autrice dell’umiliazione della figlia, agisce d’impulso e pugnala la donna sbagliata. Dopo un tentativo fallito di incastrare Stan (il compagno segreto di Mitzi) e un ultimo tentativo di uccidere Ali in un magazzino incendiato, Olivia viene smascherata e arrestata grazie all’intervento di Kyle e Fred.
Ma non è tutto. Nell’ultima scena, mentre Ali si congeda emotivamente dal marito al cimitero, scopre una foto in cui Kyle appare accanto a un volto legato al passato di Dan. Il suggerimento è chiaro: dietro la morte del marito c’è un mistero più grande, forse legato proprio a Kyle. Una porta si apre per i futuri capitoli della serie.
Il colore del delitto non reinventa il genere del cozy mystery, ma dimostra una buona padronanza dei suoi meccanismi. La dinamica tra i personaggi, la cura nei dialoghi e il coinvolgimento emotivo funzionano. Pur sacrificando la componente ludica a favore dell’intreccio giallo, il film getta le basi per una serie con potenziale: il mistero sulla morte di Dan è solo accennato, ma promette sviluppi futuri.
Una storia che, tra forbici affilate e sentimenti irrisolti, punta dritta al cuore del mistero. E forse, al cuore di una nuova saga.
Filmografia
Il colore del delitto
Giallo - USA, Canada 2022 - durata 84’
Titolo originale: Cut, Color, Murder
Regia: Stacey N. Harding
Con Julie Gonzalo, Ryan McPartlin, Eva Tamargo, Grace Beedie, Lynda Boyd, Brad Harder
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