Il cinema russo contemporaneo prova con il film 12 ore per la fine del mondo, su Prime Video dall’8 agosto, a entrare nel terreno minato del blockbuster catastrofico, ma lo fa con un’impronta personale e inattesa. A dirigere il progetto è Dmitry Kiselev, già noto per il suo lavoro su Spacewalker – Il tempo dei primi, che qui costruisce una narrazione a doppio livello: una minaccia proveniente dallo spazio, e una famiglia divisa da anni di silenzi. Al centro c’è un rapporto incrinato tra padre e figlia, messo alla prova da una corsa contro il tempo. Non si tratta solo di evitare la distruzione di Vladivostok, ma di capire se è ancora possibile riconoscersi, perdonarsi, restare umani.

Un conto alla rovescia tra cielo e terra
Nel cuore del film Prime Video 12 ore per la fine del mondo, la tensione non nasce solo dalla minaccia che incombe sulla Terra, ma anche da una distanza ben più intima: quella tra una figlia e un padre. Lera Arabova vive a Vladivostok, con una madre e una città che cercano di andare avanti, mentre il padre, ingegnere e cosmonauta, lavora da anni sulla stazione orbitale “MIRA”, trasformandosi in una voce distante, un’eco metallica nelle chiamate notturne.
Quando una pioggia di meteoriti si abbatte sulla città, Lera è costretta a mettersi in salvo e affrontare l’unico legame che le resta: quello con il padre. È il punto di partenza di un viaggio che è tanto fisico quanto emotivo. Il film segue il loro tentativo di riunire la famiglia, ma soprattutto quello di salvare un’intera città (e forse l’umanità stessa) da una catastrofe imminente.
Umani, imperfetti, reali
Al centro del film Prime Video 12 ore per la fine del mondo ci sono Lera (interpretata da Veronika Ustimova) e il padre Andrei Arabov (Anatoliy Beliy), due figure lontane nel corpo e nello spirito. Lera è adolescente, arrabbiata, sola. Arabov è un uomo divorato dal senso di colpa, rifugiatosi nello spazio per fuggire dai fallimenti sulla Terra. La catastrofe costringe entrambi a uscire dal proprio isolamento: non ci sono più scuse, né silenzi che bastino.
Intorno a loro ruotano altri personaggi che amplificano i temi del film: la madre di Lera (Darya Moroz), un nuovo compagno (Maksim Lagashkin), compagni di fuga, operatori di soccorso, astronauti. Non ci sono supereroi, ma persone comuni trascinate in situazioni estreme.

Catastrofi reali, legami fragili, tecnologia e coscienza
Il film Prime Video 12 ore per la fine del mondo è, formalmente, un disaster movie. Ma al centro non c’è solo l’impatto spettacolare della pioggia di meteoriti. La vera frattura è interna: affetti lacerati, responsabilità rimandate, parole non dette. La catastrofe diventa occasione di trasformazione. È attraverso la corsa contro il tempo, e lo sfondo ipertecnologico della stazione orbitale, che il film esplora tre linee tematiche chiare:
La famiglia come unità di salvezza. La narrazione ruota su un nucleo spezzato che cerca, a fatica, di ricomporsi. Il messaggio non è sentimentale ma essenziale: l’amore, sebbene imperfetto, può salvare.
Il confronto tra uomo e tecnologia. L’intelligenza artificiale “MIRA” è coprotagonista silenziosa: progettata dallo stesso Arabov, lo assiste nello spazio e lo collega alla Terra. Ma apre anche interrogativi sulla delega di responsabilità e sul confine tra controllo umano e autonomia delle macchine.
Il senso di responsabilità individuale. Arabov ha abbandonato la famiglia per sentirsi utile in orbita. Ma il film ribalta la domanda: cosa significa davvero essere utile? Perché un gesto sulla Terra, in una famiglia, può avere lo stesso peso di una decisione tecnica in una stazione orbitale.
Non solo blockbuster
Dal punto di vista visivo, il film Prime Video 12 ore per la fine del mondo alza l’asticella della fantascienza russa. La fotografia di Vladimir Bashta alterna la densità apocalittica di Vladivostok al silenzio dello spazio. La scelta di girare una lunga sequenza in piano-sequenza durante la caduta dei meteoriti (otto minuti senza stacchi) dimostra una ricerca formale ambiziosa, che spinge il realismo dell’azione oltre il virtuosismo gratuito.
Le scenografie firmate da Anna Kozlova (in particolare, la stazione orbitale) sono frutto di uno studio tecnico rigoroso e immaginazione concreta. Ogni dettaglio è stato costruito, non simulato. Anche i costumi (Varya Avdyushko) raccontano i personaggi, trasformandoli nel corso degli eventi: da civili ordinari a sopravvissuti, da scienziati a esseri umani che devono scegliere chi vogliono essere.
Un progetto collettivo e consapevole
12 ore per la fine del mondo è un film figlio di molte mani e molte visioni. L’idea nasce nel 2017 da Narék Martirosyan e si sviluppa con dieci versioni di sceneggiatura, fino a diventare un kolossal che mantiene un cuore intimo. Il team ha lavorato con consulenti di astronautica, Vigili del Fuoco, esperti di effetti visivi e tecnici per costruire un futuro prossimo plausibile.
Dietro l’apparato tecnico e la suspense, però, resta un punto fermo: il film non cerca facili soluzioni. Come ha dichiarato l’operatore Bashta, “la missione del cinema non è dare risposte, ma porre le domande giuste”. 12 ore per la fine del mondo le pone con chiarezza: quanto tempo abbiamo per sistemare ciò che conta davvero? Cosa ci definisce quando tutto intorno crolla?
Dmitry Kiselev firma un film dove il disastro è lo sfondo necessario per raccontare ciò che spesso si evita: il confronto, la vulnerabilità, l’affetto che esiste anche se non si dice. 12 ore per la fine del mondo mostra che l’amore può essere imperfetto, ma è l’unica cosa che può resistere anche alla fine del mondo. E forse, proprio per questo, è un film da vedere insieme: con un padre, una figlia, una famiglia. Prima che sia troppo tardi.
Filmografia
12 ore per la fine del mondo
Fantascienza - Russia 2022 - durata 116’
Titolo originale: Mira
Regia: Dmitriy Kiselev
Con Anatoliy Beliy, Veronika Ustimova, Yevgeniy Yegorov, Darya Moroz, Maksim Lagashkin, Kirill Zaytsev
in streaming: su Google Play Movies Timvision Amazon Video Prime Video
Spacewalker - Il tempo dei primi
Avventura - Russia 2017 - durata 140’
Titolo originale: Vremya pervykh
Regia: Dmitriy Kiselev
Con Evgeniy Mironov, Konstantin Khabenskiy, Aleksandr Ilin, Vladimir Ilin, Yuriy Itskov, Vitaliya Kornienko
in streaming: su Prime Video Apple TV Google Play Movies Amazon Video Rakuten TV
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta