Con Omicidi dell’isola - Delitto a Creta, il film in ona su Rai 2 il 28 luglio, il colosso tedesco ARD inaugura una nuova serie crime ambientata in uno dei luoghi simbolo del Mediterraneo. Un paesaggio che, tra scogliere assolate e villaggi imbiancati, offre la scenografia perfetta per un intreccio che mescola omicidio, segreti familiari e ritorni dolorosi. Ma, più che una semplice indagine poliziesca, questo primo episodio è il ritratto di una donna che torna a casa e scopre che, nel tempo trascorso, le ferite non si sono mai davvero rimarginate.

Il caso: un omicidio in mare aperto
La vicenda del film di Rai 2 Omicidi dell’isola - Delitto a Creta prende il via con un omicidio in pieno giorno: Yanis Philippis (Arian Tsapari Rassi), potente dirigente dell’ufficio edilizio locale, viene travolto da un jetski mentre nuota in una baia dell’isola. Inizialmente scambiato per un tragico incidente, l’episodio assume subito i contorni di un’esecuzione deliberata quando due testimoni raccontano di aver visto il mezzo puntare volontariamente l’uomo.
Philippis non era un personaggio amato. Anzi, la sua reputazione era quella di un burocrate severo, a tratti corrotto, che aveva minacciato di demolizione molte costruzioni abusive. Questo dettaglio spalanca la porta a un elenco potenzialmente infinito di sospettati: imprenditori locali, ristoratori, ex colleghi. Ognuno sembra avere un motivo per volere la sua morte.
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Eleni Theodoraki: il ritorno
A guidare le indagini del film di Rai 2 Omicidi dell’isola - Delitto a Creta c’è Eleni Theodoraki, interpretata da Naomi Krauss. Ex poliziotta di successo sulla terraferma, è appena tornata sull’isola natale dopo quarant’anni di lontananza e silenzio. Il suo arrivo a Rethymnon come nuova capo della squadra omicidi coincide con il primo giorno non ufficiale di servizio e con il riemergere immediato di un passato irrisolto.
Leni non rientra a Creta solo per lavoro. C’è una frattura familiare mai sanata, una sorella con cui ha interrotto i rapporti, e una nuova generazione che ora la osserva con curiosità o sospetto. In particolare, il giovane Alexis, suo pronipote e parte della squadra investigativa, teme che la sua posizione sia dovuta più ai legami di sangue che al merito. La collega Penelope Kalaitzaki (Franziska von Harsdorf), al contrario, si mostra entusiasta di lavorare al fianco della nuova superiore.

La rete familiare e i legami pericolosi
Man mano che l’inchiesta del film di Rai 2 Omicidi dell’isola - Delitto a Creta procede, il crimine si intreccia sempre più alla vita personale della protagonista. La scoperta che uno dei principali sospettati è Jorgos, il promesso sposo di sua nipote Niki, trasforma l’indagine in un campo minato emotivo. L’arresto dell’uomo mette in crisi i preparativi del matrimonio e scatena tensioni nella famiglia, soprattutto con la sorella Marina, che accusa Eleni di essere tornata solo per creare scompiglio.
Nel frattempo, una figura emerge con forza nella narrazione: Evangelos Anarakis (Thomas Sarbacher), un uomo ricco e influente, legato a Eleni da una relazione giovanile mai davvero chiusa. Il loro rapporto è segnato da non detti, ambiguità e un passato che suggerisce una posta in gioco più grande di un semplice crimine.
Identità, appartenenza, colpa
Il punto di forza del film di Rai 2 Omicidi dell’isola - Delitto a Creta non è tanto la costruzione dell’enigma investigativo, che segue una struttura classica e si risolve in modo piuttosto rapido, quanto il modo in cui affronta i temi dell’identità e dell’appartenenza. Eleni è una straniera nella propria terra. Non è più parte della comunità, ma nemmeno una turista. La sua posizione ambigua, a metà tra il dentro e il fuori, si riflette in ogni relazione e scelta investigativa.
A colpire è la tensione costante tra il dovere professionale e il desiderio di ricucire rapporti spezzati. L’indagine diventa il pretesto per scandagliare il tessuto emotivo e sociale di una comunità dove ogni verità ha un prezzo e ogni gesto può riaprire vecchie ferite. Il crimine non è il cuore della storia, ma il grimaldello per accedere a un archivio personale di traumi, silenzi e segreti.
Un nuovo filone
Il film di Rai 2 Omicidi dell’isola - Delitto a Creta è costruito per sfruttare al massimo l’ambientazione cretese. La regia di Constanze Knoche e la fotografia di Andreas Bergmann esaltano la bellezza naturale dell’isola, tra scorci costieri, paesini arroccati e mercati all’aperto. L’effetto è duplice: da un lato, aggiunge atmosfera alla narrazione, dall’altro però rischia di estetizzare troppo l’azione, trasformando l’isola in un fondale da cartolina più che in un contesto narrativo credibile.
L’uso del greco resta marginale. Alcuni dialoghi in lingua originale e sporadici inserti culturali cercano di dare autenticità, ma non bastano a scrollarsi di dosso una certa artificiosità. La produzione tedesca rimane visibile in ogni scelta, dalla recitazione alla messa in scena.
Omicidi dell’isola - Delitto a Creta apre un possibile nuovo filone crime per la televisione tedesca, che continua a investire nei “Donnerstagskrimis” ambientati all’estero. La struttura narrativa è familiare, quasi scolastica: crimine, comunità chiusa, indagine emotivamente compromessa. Ma il focus sulla protagonista e sulla sua complessità interiore offre margine di sviluppo.
La figura di Eleni Theodoraki, segnata da un passato doloroso e da un presente professionale instabile, ha potenziale per evolversi in una direzione più profonda. Se ci saranno nuovi episodi, la vera sfida sarà capire se la serie saprà emanciparsi dai cliché del genere e valorizzare ciò che ha di più interessante: i legami familiari come detonatori di verità scomode.

Filmografia
Omicidi dell'isola - Delitto a Creta
Giallo - Grecia, Germania 2025 - durata 88’
Titolo originale: Der Kreta-Krimi: Blutschuld
Regia: Constanze Knoche
Con Naomi Krauss, Danilo Kamperidis, Franziska Von Harsdorf, Sotiria Loucopoulos, Oda Thormeyer, Hannes Wegener
in streaming: su Rai Play
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