Nel panorama del thriller televisivo contemporaneo, il film Ambizioni pericolose su Tv8 l’11 luglio si inserisce come una riflessione tesa e distorta sull’ossessione per il successo, la maternità malata e il culto dell’immagine. Ambientato nel patinato e implacabile mondo della moda di Los Angeles, il film costruisce il suo intreccio tra set patinati e angosce da retroscena, mettendo in scena il prezzo umano che alcune donne sono disposte a pagare o a far pagare per non scomparire.

Una spirale manipolatoria
Nel film di Tv8 Ambizioni pericolose, Sadie è una giovane aspirante creativa, disoccupata, che tenta di entrare nel mondo della moda. Dopo l’ennesimo colloquio, riceve un’inaspettata offerta: diventare assistente personale di Claudia Morrow, ex modella ora stilista di fama. Claudia appare inizialmente come un mentore eccentrico ma premuroso, e Sadie si lascia conquistare dalla promessa di una scorciatoia verso il successo. Tuttavia, già dai primi giorni qualcosa non torna: telefonate minacciose, incidenti sospetti, regali costosi e atteggiamenti instabili gettano un’ombra inquietante sull’ambiente dorato di Fabulique, la casa di moda in cui lavora.
Con l’avanzare della narrazione, Sadie si ritrova intrappolata in una spirale manipolatoria: Claudia inizia a vestirla, muoverla e persino ospitarla come se fosse la reincarnazione della figlia defunta, Rebecca. Sadie scopre che la precedente assistente è misteriosamente scomparsa, e altre ex collaboratrici la avvertono: quella non è solo una datrice di lavoro difficile. È una donna pericolosa, capace di annientare l’identità delle sue dipendenti pur di riempire il vuoto lasciato dalla figlia.
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Il terribile mondo della moda
Al centro della narrazione del film di Tv8 Ambizioni pericolose c’è Sadie (Revell Carpenter), una giovane determinata ad entrare nel mondo della moda. La sua inguaribile speranza spinge il pubblico a tifare per lei, mentre la sua ingenuità lascia spazio alla manipolazione. Man mano che la storia si dipana, si comprende la sua evoluzione da figura ingenua a sopravvissuta: Sadie lotta per ritrovare se stessa, intrappolata nelle maglie di una relazione professionale ossessiva.
Claudia Morrow (Maeve Quinlan), ex modella diventata stilista star, assume progressivamente un ruolo ambiguo, oscillando tra generosità e controllo totale. La sua figura, dietro all’apparenza premurosa e protettiva, mostra il volto di una madre che non accetta la perdita: il suo desiderio di ricreare la figlia perduta si traduce in un tentativo di sostituirla con assistenti che diventano pedine, strumenti per colmare un vuoto affettivo irrisolto.
Rebecca (Olivia Larsen), la figlia creduta morta, esce dall’oscurità nel momento conclusivo del film e porta alla luce le radici di quella manipolazione. Instabile e violenta, Rebecca cerca vendetta contro la madre. Il suo ritorno spezza il sogno costruito da Claudia e ricostruisce l’origine del degrado: una figlia eliminata, una madre che cerca l’immortalità emotiva, una donna corrotta dal desiderio di controllo.
Tra le figure secondarie, spiccano la madre di Sadie e l’ex il cui ruolo è decisivo per far emergere le dinamiche familiari e amorose che alimentano la suspense. La madre incarna un amore vulnerabile e disarmato, osservando impotente la figlia sprofondare in un ambiente tossico. L’ex fidanzato è invece l’innesco emotivo che squarcia l’illusione di normalità di Sadie, esponendola alla violenza sottile che scorre sotto la superficie dorata del film.

Il lato oscuro del sogno
Al centro del film di Tv8 Ambizioni pericolose scorre la riflessione sul potere manipolativo del successo. La moda non è solo sfondo: diventa teatro e catalizzatore di umiliazione e seduzione, dove l’ascensione professionale assume i connotati di un abbraccio mortale. In questo contesto, l’ossessione per l’immagine è svelata nella sua forma più estrema: la perdita dell’identità per inseguire un posto in prima fila.
Un altro tema forte è il vuoto affettivo trasformato in controllo. Claudia non riconosce la morte della figlia come un lutto da elaborare, ma come un nodo da annodare: le assistenti diventano prolungamenti della figlia, cloni da modellare a sua immagine e somiglianza. L’insistenza sulla maternità disfunzionale emerge proprio in questa tensione drammatica: una madre che non ama, ma manipola, fagocita, reprime.
Il film parla anche della crisi dell’identità femminile: il corpo, l’apparenza e il lavoro si alternano come strumenti di sopravvivenza psicologica, anziché come espressioni sincere di libertà. Sadie diventa oggetto di un progetto altrui, mentre Rebecca (ultima espressione dell’individuo annullato) scoppia in violenza.
Attorno a loro, le altre donne non parlano, ma filtrano emozioni: le minacce anonime, le auto vandalizzate, l’omicidio iniziale nella scena del magazzino, parlano senza distinzioni.
Il finale spiegato
Nel film di Tv8 Ambizioni pericolose, la tensione culmina nel magazzino degli orrori dove tutto è cominciato. Sadie scopre che non è Claudia ad aver orchestrato i crimini, ma Rebecca, la figlia creduta morta. Rebecca ha vissuto in clandestinità, covando rancore verso la madre e cercando vendetta attraverso le assistenti. La sua apparizione svela il cuore della storia: non si tratta solo di ambizione, ma di una generazione di donne danneggiate che si combattono per l’attenzione e l’affermazione.
Sadie riesce a salvarsi grazie a un comando vocale al telefono. Claudia, di fronte alla figlia rediviva, oscilla tra il desiderio di proteggerla e il bisogno di fermarla. Quando la polizia arriva, Rebecca si lascia arrestare con l’illusione di essere finalmente “vista”, anche se da spettatrice del proprio crollo. L’intera vicenda si chiude con un inquietante senso di incompiutezza: i corpi non sono stati trovati, le verità restano parziali, e Sadie è salva ma profondamente segnata.
Ambizioni pericolosenon è un thriller costruito su effetti shock o colpi di scena gratuiti. È una parabola perversa sul bisogno d’identità, sul potere materno e sull’ambizione come virus sociale. Dietro le passerelle e i vestiti firmati si consuma una guerra silenziosa tra donne: tra chi si aggrappa al potere e chi cerca solo di sopravvivere. Nessuna vincitrice. Solo una verità: ogni sogno, se inseguito ciecamente, può diventare una trappola.
Filmografia
Ambizioni pericolose
Thriller - USA 2022 - durata 87’
Titolo originale: A Job to Die For
Regia: David Benullo
Con Maeve Quinlan, Revell Carpenter, Madison Crawford, Olivia Larsen, Catherine Calloway, Sarah Voigt
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