Il film Damaged, diretto da Terry McDonough, su Prime Video dal 19 luglio, parte da un’idea affascinante: un serial killer che attraversa l’Atlantico, replicando in Scozia omicidi rituali compiuti anni prima a Chicago. Sembra un colpo sicuro. Ma il risultato è un’opera che inciampa nelle proprie ambizioni, restando un esercizio di stile senza sostanza.

Il fantasma di Chicago torna a colpire
Nel film Prime Video Damaged, tutto inizia a Edimburgo, dove il corpo brutalmente mutilato di una donna viene ritrovato in una messa in scena inquietante, piena di simboli religiosi e riferimenti a un culto oscuro. L’omicidio richiama una serie di casi irrisolti avvenuti anni prima a Chicago. A quei tempi, i detective Dan Lawson (Samuel L. Jackson) e Walker Bravo (Vincent Cassel) indagavano invano, con un fallimento personale gravissimo: una delle vittime era la moglie di Lawson.
Quando i delitti si ripetono ora nel Regno Unito, Lawson viene convocato come consulente e si unisce al detective scozzese Glen Boyd (Gianni Capaldi), anch’egli segnato da una tragedia personale: la morte del figlio e il conseguente crollo del suo matrimonio. Insieme, i due cercano di fermare l’assassino prima che uccida ancora, cercando nel contempo di chiudere i conti con un passato che non ha mai smesso di perseguitarli.
Anime spezzate in cerca di giustizia
Il titolo film Prime Video Damaged non è casuale. Tutti i protagonisti sono segnati, danneggiati. Ma più che essere un motore emotivo della storia, questa caratterizzazione diventa un esercizio meccanico, un appunto preso da una guida per scrivere thriller.
Dan Lawson è il classico detective americano bruciato dall’alcol e dai sensi di colpa. Jackson porta la sua solita presenza scenica, ma il suo personaggio è scritto con il pilota automatico. È uno stereotipo ambulante: l’uomo tormentato che beve troppo, agisce d’impulso, ma ha ancora un fiuto infallibile.
Glen Boyd, interpretato da Capaldi, è un altro cliché: il poliziotto locale, chiuso e malinconico, segnato da lutti recenti. Capaldi, anche co-autore del film, cerca di portare profondità, ma resta imprigionato in dialoghi piatti e una regia che non gli lascia respiro.
Walker Bravo (Vincent Cassel) appare come spalla tardiva, un ex collega carismatico, enigmatico, ma sottoutilizzato. Il suo ingresso dovrebbe accendere la miccia narrativa; invece, il film si limita a sfruttare il suo volto noto per generare qualche dubbio.
Anche i comprimari - come Laura Kessler (Katie Dickie), McGregor (John Hannah) o il sospettato McCardie - sono scritti con superficialità, ridotti a funzioni narrative prive di vera umanità.

Religione, trauma, colpa
Sotto la superficie, il film Prime Video Damaged avrebbe molto potenziale tematico. La messa in scena degli omicidi richiama rituali religiosi deviati, simboli satanici, e ci si aspetta un’esplorazione sul fanatismo, il peccato, o l’uso distorto della fede. Ma tutto questo resta a livello estetico: croci capovolte, simboli buttati qua e là, senza alcuna elaborazione narrativa o teologica.
Anche il tema del trauma, centrale per i protagonisti, viene trattato in modo sbrigativo. La sofferenza dei personaggi non si trasforma mai in un vero arco evolutivo. Sono “danneggiati”, sì, ma non cambiano, non scoprono nulla, non si redimono. Restano statici, come se il dolore fosse una decorazione, non un motore narrativo.
Terry McDonough è un regista esperto nel mondo della serialità TV (Breaking Bad, Better Call Saul, Killing Eve), e questo si vede. Ma Damaged ha la struttura e il respiro di un episodio allungato, non di un film per il grande schermo. Le inquadrature sono funzionali, la fotografia scozzese suggestiva ma convenzionale. Non c’è mai un vero colpo d’ala visivo, e quando arriva qualche sequenza d’azione, è girata con svogliatezza o disturbata da una colonna sonora sbagliata.
Particolarmente criticabile è l’uso del green screen nel finale, che tradisce le ambizioni da “grande thriller internazionale” con soluzioni da film a basso budget. L’atmosfera, che avrebbe potuto ricordare Seven o True Detective, resta invece piatta, priva di tensione duratura.
Troppi depistaggi, poca logica
Il film Prime Video Damaged vuole essere anche un whodunit, disseminando indizi e sospetti lungo il percorso. Ma i depistaggi risultano goffi, e il colpo di scena finale - pur sorprendendo alcuni spettatori - è più il frutto di una costruzione forzata che di un abile intreccio narrativo. La sensazione finale è di essere stati traditi, più che stupiti: il twist non dà un nuovo senso alla storia, anzi, la rende ancora più incoerente.
Damaged è un thriller che aveva tutto per funzionare: un cast di prim’ordine, una premessa promettente, una location affascinante. Ma è vittima di una sceneggiatura confusa, dialoghi deboli, personaggi ridotti a funzioni e una regia priva di mordente.
Non è un disastro totale: qualche scena riesce a intrattenere, l’ambientazione scozzese è suggestiva, e i fan di Jackson possono trovare qualche briciola di carisma. Ma per chi cerca un thriller solido, inquietante e ben scritto, Damaged è un prodotto dimenticabile, un film che ironicamente lascia ben poche cicatrici.
Filmografia
Damaged
Azione - USA, Regno Unito 2024 - durata 97’
Titolo originale: Damaged
Regia: Terry McDonough
Con Samuel L. Jackson, Vincent Cassel, Gianni Capaldi, John Hannah, Kate Dickie, Brian McCardie
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Rakuten TV Prime Video Amazon Video
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