Hollywood ama raccontare storie su quanto sia insopportabile Hollywood: il film Acchiappa la stella cadente, diretto da Bob Clark con Alfonso Arau, in onda su Tv2000 la sera del 2 luglio, prende tale premessa e la cala in una fiaba di provincia. Ma, dietro il velo romantico e l’ironia, spuntano cliché, incongruenze e una struttura narrativa debole, che ne fanno più un esperimento mancato che un’ispirata commedia romantica.

Da diva a cittadina qualunque
Sydney Clarke (Sela Ward), la protagonista del film di Tv2000 Acchiappa la stella cadente, è una diva di serie A, esasperata da un mondo fatto di registi imbambolati, fidanzati opportunisti e dirigenti di studio che la vogliono solo nei ruoli da psicopatica. Durante le riprese di un film ambientato (ironicamente) in una New England innevata durante l’estate, Sydney esplode. Abbandona il set, si perde nei boschi e approda in un piccolo paese operaio: Lincoln.
Qui, sotto il nome di battesimo “Cheryl Belson”, cerca rifugio e autenticità. Diventa infermiera alla locale acciaieria, stringe amicizia con la cameriera Joyce (un personaggio secondario che avrebbe meritato più spazio) e si innamora del tenebroso ma gentile Ben Cameron (John Slattery), direttore della fabbrica, che nasconde i problemi economici del suo stabilimento.
Il resto è prevedibile: Sydney scopre il valore della semplicità, si reinventa, impara a “vivere senza copione”. Ma il percorso, che dovrebbe essere toccante e comico al tempo stesso, resta impantanato in uno sviluppo narrativo pigro e frammentato.
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Archetipi in cerca d’anima
Nei panni di Sydney, Ward regge il film di Tv2000 Acchiappa la stella cadente con una performance sincera, persino elegante, nei momenti più emotivi. Tuttavia, il personaggio resta un enigma. È frustrata? In cerca di redenzione? O solo in vacanza dalla celebrità? Il film non approfondisce. Sydney è più una funzione narrativa che un essere umano: bella, spaesata, innamorabile.
Ben Cameron è il principe azzurro in camicia da lavoro. John Slattery è convincente nel ruolo del boss silenzioso con un cuore d’oro, ma anche lui rimane intrappolato nella superficie. La sua crisi (salvare l’acciaieria) è trattata quasi come un dettaglio secondario, mai come vero motore drammatico.
Joyce (Rebecca Jenkins), invece, è la cameriera amichevole, figura materna e spalla comica. È forse il personaggio più autentico della storia ma il copione le dà poco spazio per brillare. Una versione minore del mentore da manuale.
Altri personaggi come la manager Fran (Jane Curtin) o l’ex fidanzato Ryan (Andrew Jackson) tornano ciclicamente per ricordarci che Hollywood è un inferno fatto di ego, pillole e copioni ridicoli. Ma sono caricature, usate più come bersagli satirici che come personaggi a tutto tondo.

Autenticità, fuga, identità
Il film di Tv2000 Acchiappa la stella cadente tenta un discorso sulla ricerca dell’autenticità. Sydney fugge da un mondo finto per cercare qualcosa di “vero”: amicizia, amore, lavoro onesto. C’è il tema dell’identità nascosta (si fa chiamare Cheryl), del ritorno ai valori semplici e del conflitto tra ciò che si è e ciò che si finge di essere.
Ma tutto è trattato in modo semplicistico. L’idea che “la vita vera” sia un lavoro in fabbrica e un flirt al bowling appare riduttiva e un po’ condiscendente verso l’America delle piccole città. Inoltre, il film sfiora senza approfondire questioni potenzialmente interessanti: la crisi industriale (il destino dell’acciaieria), la solitudine della celebrità, il prezzo del successo.
Un’occasione mancata
Il film di Tv2000 Acchiappa la stella cadente parte con buone intenzioni e momenti di satira ben riusciti, come la scena di Sydney che gira un dramma invernale con la neve finta in estate. Ma poi si adagia. Il ritmo è lento, la struttura narrativa è sfilacciata (“la vita senza copione” diventa presto “il film senza direzione”), e manca il coraggio di osare davvero.
Si intravedono le premesse per una favola moderna: una diva che, perdendosi, si ritrova. Ma il potenziale resta inespresso, sepolto sotto una cascata di luoghi comuni.
Acchiappa la stella cadente voleva essere una commedia romantica con cuore, satira e un messaggio sul ritrovare se stessi. Finisce per essere una parabola tiepida e prevedibile, che non riesce a far brillare né le sue stelle né la sua storia. È un film che cerca la magia della realtà, ma inciampa nella banalità della fiction.
Filmografia
Acchiappa la stella cadente
Commedia - Canada/Usa 2000 - durata 90’
Titolo originale: Catch a Falling Star
Regia: Alfonso Arau, Bob Clark
Con Sela Ward, John Slattery, Rebecca Jenkins, Andrew Jackson, Jane Curtin
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