Between Us, in onda sul Cielo in seconda serata il 30 giugno, non è un film su una coppia. È un film su ciò che resta quando una coppia smette di essere tale. È un’esplorazione chirurgica e devastante dell’amore queer, del desiderio di maternità, del tradimento e della fragilità umana. Firmato da Jude Bauman, affonda lo sguardo in una realtà emotiva che brucia sotto la pelle, evitando slogan e facili schieramenti. E, soprattutto, non è cinema militante.

Amore e catastrofe annunciata
Nel film Cielo Between Us, Elodie e Laetitia si amano. Non “si vogliono bene”: si amano con un’intensità totale, quasi simbiotica. Vivono insieme, sognano di avere un figlio attraverso la PMA, costruiscono un futuro fatto di cura e affetto. Ma la realtà - economica, fisica, umana - entra dalla porta principale: Elodie scopre di non poter avere figli, e la precarietà finanziaria le costringe ad affittare una stanza.
Ed è così che entra in scena Simon, scrittore fallito di giorno, illusionista di notte in un locale di trasformisti, Simon è un corpo estraneo che si insinua nella loro armonia. Ma anche un catalizzatore: Laetitia, priva di riferimenti stabili, si sente inspiegabilmente attratta da lui. Quell’attrazione, inesorabile e distruttiva, sfocia nell’irreparabile. Elodie li scopre insieme, nel letto. Il cuore si spezza. Il sogno crolla.
Quando Laetitia scopre di essere incinta, la storia si incarta su se stessa. Elodie oscilla tra il desiderio di maternità e la furia del tradimento. Simon reclama il ruolo di padre e cerca di strappare Laetitia al passato, con una manipolazione sottile ma implacabile. La tensione cresce, gli scontri si fanno fisici e psicologici. Nel mezzo, Roity, figura paterna e guida spirituale, cerca di offrire a Elodie un’àncora, un senso, una via d’uscita.
Ma Between Us non offre soluzioni. Ci trascina piuttosto verso un’escalation in cui tutte le certezze (affettive, sessuali, identitarie) vengono messe in discussione.
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Carne, fragilità, contraddizione
Elodie (Amandine Noworyta) è il cuore pulsante del film Cielo Between Us. Donna sensibile, segnata nel corpo e nello spirito, cerca disperatamente di tenere insieme ciò che si sta sfaldando. Il suo dolore è silenzioso ma vibrante, ogni sguardo è una lama. È lei a portare sulle spalle il peso dell’amore tradito, ma anche la speranza di una rinascita.
Laetitia (Iris Jodorowsky) è lo specchio frantumato dell’irrequietezza. Spontanea, generosa, ma incapace di dire no a Simon, alla vita e persino a se stessa. Il suo gesto, apparentemente imperdonabile, nasce più da debolezza che da desiderio. E in questa ambiguità sta tutta la sua complessità.
Simon (William Mesguich) è l’antagonista ma non il cattivo. Entra in scena come figura borderline, affascinante e fragile, prima di rivelare un lato oscuro e ossessivo. L’ambiguità iniziale tra vittima e manipolatore lo rende temibile proprio perché plausibile. È l’uomo che cerca di recuperare un senso di sé attraverso il dominio sugli altri.
Roity (Jean-François Stévenin), ultimo baluardo di equilibrio, è un personaggio simbolico. Gitano, figura paterna, ponte tra spiritualità e realtà concreta, porta nel film il tema dell’identità culturale e della saggezza intergenerazionale. In un mondo dove i padri sembrano spariti, Roity afferma senza arroganza che gli uomini hanno ancora un ruolo, se sanno ascoltare.

Amore, identità, genitorialità
Jude Bauman costruisce nel film Cielo Between Us un dramma umano prima ancora che familiare. L’omosessualità femminile non è mai esibita come manifesto: è una realtà vissuta, quotidiana, che viene però messa in crisi da forze esterne come il desiderio, la biologia e il bisogno di conferme. Il film non si schiera, non giudica. Mostra.
Il tema della genitorialità è trattato con rara profondità: non è un diritto, è un bisogno. Ma cosa succede quando questo bisogno si scontra con la realtà del corpo, con i limiti del denaro, con le fragilità del cuore? Il figlio diventa qui un simbolo: di speranza, ma anche di scontro, di riappropriazione del potere (Simon) o di rinascita possibile (Elodie).
L’identità sessuale è fluida, mai predeterminata. Laetitia attraversa una crisi che non riguarda solo il desiderio ma la sua stessa idea di sé. Chi è, cosa vuole, chi ha il diritto di amare? Le sue scelte aprono domande più che offrire risposte, e mettono lo spettatore davanti al caos dell’emotività umana.
Il dubbio come motore
Bauman lo dice chiaramente: “Le certezze nuocciono al cuore”. E il suo cinema rifiuta le etichette, le risposte pronte, le morali rassicuranti. Between Us è un film che scardina. Sfrutta il dubbio come leva narrativa. Nessuno è completamente buono, nessuno è completamente colpevole. È questa ambiguità che rende i personaggi vivi, reali.
La regia è asciutta, quasi documentaria. La camera indugia sui silenzi, sugli sguardi, sui non detti. La colonna sonora è discreta, a tratti assente, come a voler lasciare spazio al tumulto interno dei protagonisti. Il montaggio non cerca la spettacolarità ma la tensione emotiva: cresce in modo graduale, quasi soffocante.
Di sicuro, il film Cielo Between Us non si dimentica. Non perché offra un messaggio forte, ma perché ci lascia con delle domande aperte. Su cosa significhi amare. Su quanto siamo disposti a perdonare. Su cosa resta quando una relazione si spezza. È un film che respira con i suoi personaggi, che ci costringe a guardarli negli occhi anche quando vorremmo voltare lo sguardo.
Filmografia
Between Us
Drammatico - Francia 2023 - durata 100’
Titolo originale: Entre nous
Regia: Jude Bauman
Con Jean-François Stévenin, Iris Jodorowsky, Amandine Noworyta, William Mesguich
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