Un paesaggio da cartolina, una regia evocativa e un intreccio di storie che parlano d’amore in tutte le sue sfumature, anche le più amare: il film Inga Lindström - Semplicemente amore, su La5 il 3 luglio, non è solo l’episodio numero 100 di una delle saghe romantiche più amate della televisione tedesca, ma è anche un piccolo compendio di emozioni ambientato tra i colori morbidi e le luci limpide della Svezia.
Diretto da Marco Serafini su sceneggiatura di Christiane Sadlo (alias Inga Lindström), il film intreccia con delicatezza memorie familiari, crisi esistenziali e scelte dolorose. Al centro della narrazione c’è Maja, interpretata da Mersiha Husagic, una giovane chef che torna sull’isola della sua infanzia dopo anni di lontananza, determinata a vendere l’eredità lasciatale da un padre con cui ha avuto un rapporto irrisolto. Ma il ritorno a casa non sarà una semplice formalità: l’isola e chi vi abita le riservano sorprese, vecchie ferite e forse una nuova chance per ricominciare.

Quando il passato torna a bussare
Nel film di La5 Inga Lindström - Semplicemente amore, Maja, dopo anni di silenzio e rancori familiari mai chiariti, scopre di essere l’erede di un’intera isola lasciatale dal padre con cui non aveva più rapporti. Spinta dal compagno Peter (Patrick Schlegel), decide di recarsi un’ultima volta su quel lembo di terra scandinavo per chiudere un capitolo e metterlo in vendita. Ma il passato ha una voce forte e, appena tornata sull’isola, Maja si ritrova immersa nei ricordi e in un presente molto più vivo di quanto immaginasse.
Ad accoglierla c’è la sua vecchia amica Lucinde (Xenia Assenza), il fratello di lei Till (Daniel Buder), che ha organizzato sull’isola un seminario per coppie in crisi, e la zia Ilse (Gerit Kling). In questo contesto, tre coppie partecipano al programma “Achtsam Trennen” (“Separarsi con consapevolezza”), ognuna con un carico di dolori, incomprensioni e paure. Tra queste spicca quella formata da Anna (Uschi Glas) e Henrik (Leonard Lansink): Anna ha appena scoperto i primi segnali della demenza e, per amore, decide di lasciare Henrik, temendo di diventare per lui un peso.
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Fragilità e coraggio sotto la superficie
Maja è il cuore pulsante del film di La5 Inga Lindström - Semplicemente amore. Ferita dal passato e spaventata da ciò che può riaffiorare, trova nella sua determinazione a vendere l’isola un modo per proteggersi. Ma l’incontro con i volti del passato e con la propria storia familiare la mette di fronte a una verità più profonda: a volte, per guarire, bisogna restare.
Anna, interpretata da un’eccezionale Uschi Glas, rappresenta la tenerezza e la tragedia dell’amore che si confronta con il tempo. Il suo desiderio di andarsene “prima di diventare un problema” racconta con estrema umanità la paura di perdere se stessi e la propria dignità.
Henrik, suo marito, è una figura dolce e ostinata, determinata a non arrendersi di fronte a una malattia che vuole spezzare ciò che loro due hanno costruito in una vita.
Gli altri personaggi affrontano problemi più quotidiani ma non meno universali: il tradimento, l’erosione della routine, la fatica di ritrovarsi. Till, fratello di Lucinde, è un facilitatore di emozioni altrui, ma forse incapace di affrontare le proprie. E Ilse, matriarcale e saggia, è l’eco di una generazione che osserva le nuove con affetto e disincanto.

Amore, perdita, memoria
Il film di La5 Inga Lindström - Semplicemente amore ha già nel titolo la sua dichiarazione d’intenti. Esplora l’amore nella sua complessità: non come un sentimento assoluto, ma come qualcosa che può incrinarsi, logorarsi, mutare. L’amore qui si misura anche nella decisione di lasciar andare, di affrontare la verità, di proteggere l’altro da sé stessi.
Uno dei temi più toccanti è quello della demenza. Anna, anziana ma ancora lucida, anticipa il declino della memoria e sceglie di rompere prima che la malattia le tolga la capacità di scegliere. È un gesto estremo, ma anche profondamente amoroso. Il film non approfondisce a fondo le implicazioni cliniche o sociali della malattia, ma riesce a evocare il nodo emotivo centrale: fino a che punto si può (o si deve) amare, quando si sa di non poter più essere sé stessi?
Altro tema centrale è il ritorno alle origini: Maja affronta il trauma dell’abbandono e del rifiuto paterno. Il suo viaggio verso la riconciliazione – interiore più che esterna – è forse il più compiuto del film. L’eredità della terra si intreccia con quella emotiva, e la vendita dell’isola si trasforma pian piano in una decisione più profonda: cosa voglio davvero lasciare andare, e cosa voglio tenere con me?
Tra romanticismo e malinconia
Visivamente, il film di La5 Inga Lindström - Semplicemente amore è un inno alla bellezza della Scandinavia: paesaggi lacustri, case color pastello, tramonti dorati. La regia di Marco Serafini indugia spesso su dettagli naturali - il riflesso sull’acqua, il fruscio del vento tra i pioppi - quasi a sottolineare l’inevitabile scorrere del tempo.
La sceneggiatura, però, fatica talvolta a dare profondità ai temi che introduce. Alcune questioni (come la crisi di coppia, il peso dei segreti familiari, il senso della perdita) vengono solo accennate. I dialoghi sono spesso espliciti, poco sfumati, e puntano più all’impatto emotivo che alla riflessione. Nonostante ciò, l’atmosfera resta accattivante e coerente con lo spirito della serie: cinema del sentimento, per un pubblico che cerca emozioni genuine.
Un episodio simbolico: il centesimo passo
Centesimo titolo della sala, il film di La5 Inga Lindström - Semplicemente amore ha un valore simbolico: celebra una formula narrativa ormai consolidata, ma prova anche, timidamente, ad allargarne i confini. Introducendo tematiche meno “consolatorie” come la malattia degenerativa e il dolore della separazione, tenta di superare il puro romanticismo idilliaco per toccare corde più amare, più vere.
Non tutto riesce alla perfezione, ma Semplicemente amore resta un capitolo significativo nella saga di Inga Lindström e, soprattutto, una carezza malinconica sul volto dell’amore: quello che nasce, quello che finisce, quello che, semplicemente, resiste.
Tra cliché rassicuranti e incursioni nel dramma, Inga Lindström - Semplicemente amore è una riflessione gentile e accessibile sui legami umani. Non è cinema d’autore, ma è onesto nel suo intento: emozionare senza giudicare, raccontare senza risolvere. E talvolta, in tempi incerti, anche questo è più che sufficiente.
Filmografia
Inga Lindström - Semplicemente amore
Sentimentale - Germania 2023 - durata 90’
Titolo originale: Einfach nur Liebe
Regia: Marco Serafini
Con Mersiha Husagic, Xenia Assenza, Uschi Glas, Gerit Kling, Leonard Lansink
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