Con il film The Old Guard 2, su Netflix dal 2 luglio, Victoria Mahoney prende il testimone da Gina Prince-Bythewood e firma un sequel che non si accontenta di replicare la formula del primo capitolo, ma rilancia con forza. Più che un action movie, la seconda incursione nell’universo creato da Greg Rucka e Leandro Fernández vuole essere una riflessione brutale e spettacolare sulla memoria, sul tradimento e sull’ambiguo dono dell’immortalità. Andy, ormai mortale, torna a guidare i suoi compagni in una missione che è molto più di una guerra: è un regolamento di conti lungo secoli.

La guerra eterna cambia volto
Nel film Netflix The Old Guard 2, sono passati sei mesi dagli eventi raccontati nel primo capitolo. Andy (Charlize Theron), un tempo leader indiscussa e immortale, è ora vulnerabile, umana. Una condizione che pesa come un macigno in un mondo in cui ogni errore può essere l’ultimo.
Booker (Matthias Schoenaerts), ancora in esilio per il tradimento, è lontano. Nile (KiKi Layne), ormai integrata nel gruppo, è più decisa che mai a combattere. Joe (Marwan Kenzari) e Nicky (Luca Marinelli) mantengono saldo il cuore della squadra. Ma la vera scossa arriva da due figure nuove (e antichissime): Quynh, la guerriera dimenticata nelle profondità dell’oceano, e Discord, un’immortale primordiale con un’agenda distruttiva.
Andy e i suoi devono affrontare non solo una nuova minaccia globale, ma i fantasmi del passato e il rischio, molto concreto, che l’immortalità non sia più solo un dono: è una condanna che ora può essere rovesciata.
Volti familiari, animi trasformati
Nel film Netflix The Old Guard 2 ogni personaggio del precedente capitolo si evolve senza snaturare la sua essenza. Al centro resta Andy, interpretata da Charlize Theron, che stavolta si muove con un nuovo tipo di urgenza: non è più immortale. Il suo corpo ha un limite, il suo tempo non è più infinito, e ogni missione potrebbe essere l’ultima. Ciò cambia radicalmente il suo rapporto con il gruppo, con se stessa, e soprattutto con la morte, che non è più una condanna da sfidare, ma una compagna inevitabile.
Ma il cuore emotivo della storia pulsa altrove: nella relazione profonda tra Joe e Nicky. Con il volto di Luca Marinelli, Nicky è il compagno di mille battaglie, il volto sereno dentro un turbine che non si ferma mai.
Quynh, interpretata da Veronica Ngô, è invece il fantasma tornato dal passato. Dopo cinquecento anni di tortura subacquea, riemerge con la violenza cieca di chi è stato dimenticato dal mondo e da chi amava. La sua sete di vendetta non è semplice rabbia: è dolore cristallizzato.
Nel frattempo, Nile, la più giovane, ha smesso di essere un’osservatrice passiva. Ora prende decisioni, guida e mette in discussione. La sua crescita è evidente e serve da contrasto alla fragilità di Andy, come se l’una diventasse forte mentre l’altra si scopre umana. Booker, il traditore, è invece sospeso in un limbo di colpa e attesa, il classico personaggio che sa di dover soffrire prima di poter essere riammesso tra i suoi.
E poi ci sono le due nuove forze che scuotono tutto l’equilibrio: Tuah e Discord. Il primo, interpretato da Henry Golding, è il custode delle origini, colui che conosce le storie che nessuno ha mai raccontato. La seconda, Uma Thurman nei panni di Discord, è pura minaccia. È ciò che Andy potrebbe diventare se smettesse di credere nel valore della sua missione. Thurman è l’antagonista che non cerca la distruzione per il gusto del caos, ma perché ha perso completamente la fiducia nell’umanità. E in fondo, come darle torto?

Immortalità, tempo, vendetta, significato
Il film Netflix The Old Guard 2 non si limita a sparare colpi e far saltare palazzi. Ogni sequenza porta con sé una domanda di fondo: cosa vuol dire vivere per sempre? L’immortalità, lontano dall’essere un superpotere desiderabile, viene raccontata come una condizione dolorosa, logorante. Andy, una volta intoccabile, ora assapora per la prima volta la paura vera. Non è solo l’idea di morire che la turba, ma la consapevolezza di non poter più proteggere gli altri come prima.
Il ritorno di Quynh incarna in pieno il peso della memoria. Non è semplicemente un personaggio ferito: è il trauma fatto persona. Per lei, il tempo non ha curato nulla. Ha solo accumulato dolore. Il suo desiderio di vendetta non nasce dal male, ma dall’abbandono. E, quando Andy la rivede, capisce di aver lasciato dietro di sé molto più di un’amica: ha lasciato una parte di sé che non può più recuperare.
A controbilanciare questa oscurità c’è il legame tra Joe e Nicky. Il loro amore, che attraversa secoli, è il vero antidoto alla disumanizzazione. Non è un romanticismo retorico: è una complicità profonda, fatta di piccoli gesti, di parole che non servono, di presenza silenziosa. Sono due uomini che possono scegliersi ancora, dopo secoli, in mezzo alla violenza, alla solitudine, al sangue.
Infine, il tema più sottile, eppure onnipresente: la funzione del tempo. Non inteso solo come durata, ma come giudice. I personaggi si chiedono se ciò che fanno ha ancora un senso. Se proteggere l’umanità vale la pena, se esiste ancora qualcosa per cui combattere. E la risposta non è mai semplice. È fatta di scelte, di errori, di cadute. Di fedeltà che si rinnovano giorno per giorno, anche quando il giorno potrebbe essere l’ultimo.
Più sporco, più vicino
Victoria Mahoney non cerca la spettacolarità fine a se stessa. Sì, le scene d’azione sono potenti ma ogni pugno racconta qualcosa. La regista mira a costruire tensione non con gli effetti speciali, ma con i silenzi tra i colpi, con gli sguardi prima delle sparatorie. Il sangue versato ha un peso.
The Old Guard 2 non è un semplice sequel: è una trasformazione. Il film sceglie di non ripetersi, ma di interrogarsi. Ogni personaggio torna segnato, cambiato, più fragile e più umano, persino (e soprattutto) quelli che non possono morire. La regia di Victoria Mahoney rinuncia agli effetti facili per spingere più a fondo: nell’introspezione, nel dolore, nella tenerezza che resiste alla guerra.
In un’epoca in cui l’action si consuma spesso nel rumore, The Old Guard 2 sceglie il silenzio tra i colpi, i legami che non si spezzano, le cicatrici che non si cancellano. È un film che parla di armi, certo, ma anche di memoria, identità e scelte. E ci ricorda che, anche per chi vive in eterno, il tempo più prezioso è quello condiviso.
Nota a margine: Questo articolo è stato scritto sulla base di quanto comunicato dalla produzione, dai registi e dai protagonisti all’interno del Tudum Netflix. Ci hanno aiutato a comprendere alcune sfumature meno evidenti anche la visione insistita di clip, trailer e di tutto il materiale promozionale diffuso dalla produzione. A scanso di equivoci, non è la recensione del film ma la sua presentazione.
Filmografia
The Old Guard 2
Fantasy - USA 2025 - durata 106’
Titolo originale: The Old Guard 2
Regia: Victoria Mahoney
Con Charlize Theron, Uma Thurman, Chiwetel Ejiofor, Henry Golding, Matthias Schoenaerts, Marwan Kenzari
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
The Old Guard
Azione - USA 2020 - durata 118’
Titolo originale: The Old Guard
Regia: Gina Prince-Bythewood
Con Charlize Theron, Chiwetel Ejiofor, Matthias Schoenaerts, Luca Marinelli, Kiki Layne, Marwan Kenzari
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
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