Twilight of the Warriors: Walled In, diretto da Soi Cheang e tratto dal romanzo di Yuyi e dal fumetto di Andy Seto, in onda su Rai 4 la sera del 30 maggio, non è solo un film d’azione di altissimo profilo, ma un affresco vibrante e brutale di un luogo mitico, quasi apocrifo, dove la legge era una questione privata e la sopravvivenza un atto di resistenza quotidiana. Quel posto era Kowloon Walled City che, nel cuore degli anni ‘80, si ergeva come un mondo a parte tra la frenesia economica di Hong Kong e le ombre del colonialismo.


Cheang ci guida in un viaggio viscerale dentro quel microcosmo perduto, abitato da fantasmi del passato, sogni spezzati e fuoco che ancora brucia nei cuori di chi ha scelto di restare. Il risultato è un’opera che mescola melodramma sociale, epopea urbana e mitologia da strada, con l’energia e la disperazione di chi sa di giocarsi tutto.

scena
Twilight of the Warriors: Walled In (2024) scena

Il rifugio dietro le mura

Il protagonista del film di Rai 4 Twilight of the Warriors: Walled In, Chan Lok-kwun (Raymond Lam), è un giovane sino-vietnamita sopravvissuto alla guerra e alla fuga. A Hong Kong cerca un passaggio verso un futuro migliore, ma viene inghiottito dalle sabbie mobili del crimine. Attirato da incontri clandestini di lotta, cade nelle grinfie del boss Mr. Big (un feroce Sammo Hung). Tradito e derubato, Lok ruba a sua volta una partita di droga e si rifugia, quasi per caso, nella Kowloon Walled City.


Qui incontra Cyclone (Louis Koo), ex leggenda del crimine ora guardiano silenzioso della città murata. Nonostante l’iniziale diffidenza, Cyclone offre a Lok una seconda possibilità. Nel caos ordinato di Kowloon, il ragazzo trova un’insperata comunità: Shin, Twelfth Master, e AV, ognuno con una ferita, ognuno in cerca di redenzione. Ma questa oasi fragile è destinata a tremare. Con la firma della Dichiarazione congiunta sino-britannica, inizia il conto alla rovescia verso la demolizione della Walled City.


Mr. Big coglie l’occasione, in combutta con le autorità coloniali e il corrotto landlord Chau, per espandere il suo impero. Il passato di Lok torna a galla: suo padre era il famigerato “King of Killers”, artefice di un massacro che ha segnato Chau. Scoppia la guerra. Cyclone, malato terminale, guida una disperata resistenza che si conclude con il suo sacrificio. Il caos riprende il sopravvento. King (Philip Ng), braccio destro di Mr. Big, prende il potere e impone un regime brutale.


Lok, ormai consapevole della posta in gioco, sceglie di restare e combattere per ciò che ha trovato: un senso, un’identità, una casa.


SCOPRI TUTTI I FILM DA GUARDARE IN TV STASERA

Archetipi, cicatrici, redenzioni

Il film di Rai 4 Twilight of the Warriors: Walled In è un mosaico di personaggi segnati, ognuno portatore di un’epoca e di un tema.


Chan Lok-kwun, il protagonista, incarna il migrante, il sopravvissuto che cerca non solo salvezza, ma un posto dove valga la pena restare. È lo sguardo attraverso cui lo spettatore esplora la Walled City. La sua crescita, da randagio solitario a difensore della comunità, è il cuore narrativo del film.


Cyclone, interpretato con intensità da Louis Koo, è il samurai crepuscolare. Uomo di violenza e d’onore, vive con dignità il tramonto della propria epoca. È figura paterna, maestro e martire. La sua morte segna il punto di non ritorno.


Mr. Big, titanico e crudele, rappresenta l’anarchia del potere fine a sé stesso. È la maschera del capitalismo criminale, pronto a barattare tutto (anche la città) per il proprio tornaconto.


King, il traditore, incarna la nuova generazione di tiranni: senza onore, senza legami, solo fame di potere. Philip Ng lo interpreta con carisma e una ferocia lucida che ricorda i villain del cinema classico hongkonghese.


Chau, proprietario terriero e e fratello di sangue di Cyclone, è la tragedia del rancore: incapace di superare il passato, si lascia manipolare fino all’autodistruzione.


I comprimari - Shin, Twelfth Master e AV - sono il cuore pulsante del film. Rappresentano l’umanità nascosta nella Walled City: chi cerca redenzione, chi scappa, chi costruisce legami nel posto più improbabile.

scena
Twilight of the Warriors: Walled In (2024) scena

Città, memoria, identità

Il film di Rai 4 Twilight of the Warriors: Walled In non è solo azione, anche se le sue scene di combattimento sono fra le più visivamente potenti degli ultimi anni: è una riflessione sul tempo, la casa e la fine delle utopie.


La Kowloon Walled City, ricostruita con attenzione maniacale per i dettagli visivi e sonori, è il vero protagonista del film. Soi Cheang, già lodato per Limbo, riesce a trasformare la città in un organismo vivente, una zona franca dove vige un ordine interno lontano da leggi esterne e da logiche di dominio.


La città murata è paradossale: rifugio per ultimi e criminali, ma anche laboratorio di solidarietà spontanea. Quando il film la mostra come luogo di possibile rinascita, per quanto idealizzata, si prende il rischio di sfidare la narrazione dominante, che la vuole solo covo di degrado. Ma è proprio in questo sguardo quasi utopico che risiede la sua forza poetica.


L’opera è anche una critica amara al potere coloniale, che usa i criminali per i propri scopi, e una parabola sulla transizione identitaria di Hong Kong negli anni cruciali prima del 1997.

Azione e allegoria

Twilight of the Warriors: Walled In è un film stratificato, epico, pieno di cuore e rabbia, che si muove fra le regole del genere e l’ambizione del cinema d’autore. Sotto i pugni e le pistole, parla di chi eravamo e di chi potevamo essere. È una ballata per gli invisibili, per i dimenticati, per chi ha amato un luogo imperfetto ma vero.


Soi Cheang firma un’opera che potrebbe entrare di diritto nel canone del cinema hongkonghese contemporaneo. Non solo per l’azione impeccabile, ma per la malinconia autentica che attraversa tutto il film. E alla fine, quando la città crolla, ciò che resta non è solo polvere, ma memoria. E lotta.

Autore

Redazione

Questo è il luogo in cui si cucinano i servizi principali del sito filmtv.it come le nuove schede di film e serie tv che entrano nel database, i testi e i dati con cui si presentano i nuovi film della settimana, i risultati del box office del lunedì, i calendari del prossimamente e, naturalmente, gli articoli con cui presentiamo film e serie nelle nuove categorie "Film anteprima", "Pop Film" e "Tv Show". Redazione è, in sostanza, il centro operativo di filmtv.it e il punto di raccordo con il settimanale Film Tv.

Filmografia

locandina Twilight of the Warriors: Walled In

Twilight of the Warriors: Walled In

Gangster - Hong Kong/Cina 2024 - durata 126’

Titolo originale: Jiu Lóng Chéng Zhài·Wéi Chéng

Regia: Soi Cheang

Con Cecilia Choi, Cheung Man Kit, Pak Hon Chu, Fish Liew, Louis Koo