Tutte pazze per Chris: Il film natalizio di Tv8

Con il titolo di Tutte pazze per Chris, Tv8 propone il 12 dicembre un film natalizio che si distingue nel vasto catalogo Hallmark per un approccio più stratificato e moderno al classico schema del “ritorno a casa per le feste”. Diretto da Jeff Beesley e interpretato da Janel Parrish, Pascal Lamothe-Kipnes e Tyler Hynes, Tutte pazze per Chris si presenta inizialmente come una rom-com in perfetto stile Hallmark, ma evolve presto in qualcosa di diverso: una storia sulla crescita personale, sulla resilienza dell’amicizia femminile e sulla difficoltà di ridefinirsi dopo i trent’anni. Il tv movie gioca con le aspettative del pubblico, offrendo una narrazione che, pur non rinunciando al tono leggero e ai riferimenti festivi, approfondisce temi legati all’identità, alle dinamiche familiari e alla complessa arte di comunicare sinceramente.

Compagne di banco, compagne di vita

Nel film di Tv8 Tutte pazze per Chris, Naomi (Janel Parrish) e Liz (Pascal Lamothe-Kipnes) sono amiche da sempre. Insieme hanno affrontato gli anni del liceo, l’università e ora condividono anche la gestione di una startup di successo: BestPal, un’app che aiuta le persone a stringere amicizie (un po’ come Tinder, ma senza la componente romantica). Naomi e Liz hanno trovato nel loro legame una sorta di rifugio sicuro, un microcosmo in cui tutto è familiare e prevedibile. Ed è proprio in questa simbiosi che si annida il problema: la loro amicizia è diventata, nel tempo, una forma di dipendenza reciproca. La loro dinamica è apparentemente perfetta, ma in realtà si regge su una comunicazione frammentaria e su silenzi taciuti per quieto vivere.

Il ritorno nella cittadina natale durante le vacanze natalizie fa riemergere antiche insicurezze, non solo legate all’ambiente familiare e al passato scolastico, ma anche al modo in cui Naomi e Liz si relazionano l’una con l’altra. A rompere l’equilibrio arriva Chris Silver (Tyler Hynes), l’ex ragazzo più popolare del liceo, il ragazzo che “Chrisava” ogni ragazza con cui usciva, rendendola improvvisamente desiderabile. Chris, ora insegnante e tuttofare (oltre che sedicente vegano), si ritrova coinvolto – più o meno consapevolmente – in una dinamica triangolare che risveglia in Liz e Naomi i ricordi e le emozioni di un passato mai del tutto elaborato.

SCOPRI TUTTI I FILM DA GUARDARE IN TV STASERA

Dietro l’albero di Natale, un confronto generazionale

Il ritorno a casa non è mai semplice. Per Liz, è un’occasione per confrontarsi con una famiglia che sembra escluderla in favore della sorella minore, JoJo. Per Naomi, è invece l’ennesimo tentativo (fallito) di stabilire dei confini sani con una madre invadente e affettuosamente autoritaria. Il film riflette così sulla complessità dei rapporti madre-figlia e sul modo in cui le donne adulte, spesso, si ritrovano ancora incastrate nei ruoli familiari dell’adolescenza.

Ma film di Tv8 Tutte pazze per Chris è anche, e soprattutto, un racconto sul disagio esistenziale dei trentenni. Liz e Naomi, nonostante il successo professionale, sembrano ancora sospese in una condizione di irrisolutezza. Le loro insicurezze si amplificano in un contesto familiare e sociale che le riporta indietro nel tempo, come se nulla fosse cambiato. Anche Chris, in apparenza affascinante e realizzato, si scopre fragile, indeciso, incapace di affermare con chiarezza chi sia davvero. Il film coglie così uno spaccato generazionale con autenticità: quella sensazione di essere “in costruzione” anche ben oltre la giovinezza, con il bisogno costante di ridefinirsi.

Non tutte le storie d’amore devono essere romantiche

Nonostante il titolo e l’apparente premessa da classica commedia romantica, il cuore pulsante del film di Tv8 Tutte pazze per Chris non è il triangolo amoroso tra Liz, Naomi e Chris. È l’amicizia tra Liz e Naomi a guidare l’intera narrazione. Una relazione profonda, intensa, ma imperfetta, che ha bisogno di un conflitto reale per poter evolvere. Liz e Naomi si accorgono, forse per la prima volta, di quanto poco si ascoltino davvero. Hanno passato la vita a proteggersi a vicenda, a evitare lo scontro diretto, a mediare le divergenze invece di affrontarle. Ma il ritorno a casa, il confronto con le famiglie e con Chris costringe entrambe a mettersi in discussione. Solo così potranno crescere, individualmente e insieme.

Chris, dal canto suo, non è il catalizzatore del cambiamento. È piuttosto uno specchio: riflette le aspettative, le paure e i desideri delle protagoniste. Non è il premio finale, non è il centro della storia: è un passaggio necessario per spingere Liz e Naomi a guardarsi dentro. Anche lui, del resto, è un uomo alla ricerca di sé stesso, ancora impantanato in un’identità costruita su apparenze e mezze verità. Il suo ruolo si definisce meglio nel corso del film, trovando un minimo di riscatto nel finale, ma non è il suo arco narrativo a sostenere l’emozione del racconto.

Il finale

L’apice emotivo del film di Tv8 Tutte pazze per Chris arriva quando Liz e Naomi, ormai ai ferri corti, si trovano costrette a confrontarsi con tutte le cose non dette. È un momento di rottura e verità, in cui entrambi i personaggi si spogliano delle maschere che hanno indossato per anni. È chiaro che il loro legame non può più essere quello di prima. Ma non è detto che debba finire: può trasformarsi. Può diventare qualcosa di più maturo, più autentico.

Alla fine, non è importante con chi finirà Chris (e in effetti, il film evita accuratamente di trasformare la sua scelta in una vittoria o una sconfitta per una delle due protagoniste). Quello che conta davvero è che Liz e Naomi, per la prima volta, si vedono l’una con l’altra senza filtri. E, soprattutto, si vedono anche da sole: non più solo come metà di un duo, ma come individui autonomi, capaci di desideri, errori e cambiamenti. La festa di Natale diventa così un nuovo inizio, non solo per la loro amicizia, ma per il modo in cui scelgono di abitare il mondo.

Una commedia (non solo) romantica per un pubblico che cambia

Tutte pazze per Chris si inserisce in una stagione di film natalizi Hallmark che sembrano voler rompere, almeno in parte, con la tradizione. Non rinuncia agli addobbi, alle atmosfere da cartolina, alle luci calde e alle musiche dolci, ma costruisce una storia che parla a un pubblico più adulto, più consapevole, forse anche più disilluso. In un’epoca in cui il ritorno a casa è spesso un’esperienza ansiogena più che idilliaca, il film coglie con sensibilità quella miscela di nostalgia, frustrazione e desiderio di cambiamento che accompagna molti spettatori durante le festività.

Non è un film perfetto, e chi cerca solo evasione romantica potrebbe rimanere spiazzato. Ma è un film onesto, che usa la commedia per parlare di ferite reali e di legami che, come quelli d’amore, richiedono cura, tempo e coraggio. A renderlo memorabile è la chimica tra Parrish e Lamothe-Kipnes, capaci di restituire con credibilità e ironia l’intimità (e i limiti) di una grande amicizia.

In un catalogo spesso criticato per la ripetitività, Tutte pazze per Chris è una piccola deviazione coraggiosa. E forse, proprio per questo, è il film di Natale di cui potremmo anche ricordarci in futuro.

Filmografia