In uscita il 3 ottobre su Apple TV+ (con anteprima nei cinema selezionati il 19 settembre), il film The Lost Bus si inserisce nella filmografia del regista britannico Paul Greengrass, che in passato ha scelto di raccontare eventi drammatici come l’11 settembre (United 93) e l’attacco di Utoya (22 luglio). Questa volta l’attenzione si sposta su una delle tragedie ambientali più gravi della recente storia americana: l’incendio che ha distrutto la cittadina di Paradise, nel nord della California, provocando decine di vittime.

Ispirato a una storia vera
The Lost Bus è un film che prende spunto da un episodio realmente accaduto durante il Camp Fire: l’evacuazione improvvisata di un gruppo di bambini rimasti intrappolati nella Ponderosa Elementary School. Alla guida dello scuolabus, un autista senza formazione specifica per gestire una crisi di tale portata. A bordo con lui, un’insegnante rimasta per assistere gli alunni.
Il film è scritto da Paul Greengrass e Brad Ingelsby (Mare of Easttown) ed è tratto dal libro-inchiesta Paradise: One Town’s Struggle to Survive an American Wildfire di Lizzie Johnson. Da quanto emerge dai materiali ufficiali e dalle dichiarazioni del regista, l’intenzione è quella di coniugare accuratezza documentaria e ritmo narrativo intenso, in una forma che si avvicina al docudrama.
Oltre la linea del fuoco
La vicenda del film The Lost Bus si apre in una giornata apparentemente ordinaria. Una frase ascoltata nel trailer – “Un altro giorno secco e ventoso in paradiso” – lascia già intravedere la tensione latente. Il cielo si scurisce, l’aria si fa densa di fumo, e in pochi minuti la realtà si trasforma in emergenza.
Kevin McCay (interpretato da Matthew McConaughey) è un autista solitario che riceve una chiamata: ventitré bambini sono ancora nella scuola. Gli altri adulti sono fuggiti o impossibilitati a intervenire. Di fronte a una situazione estrema, Kevin decide di salire su un vecchio autobus giallo e mettersi in marcia. Con lui, Rachel (America Ferrera), un’insegnante determinata a restare con i suoi alunni fino all’ultimo.
Il percorso attraverso le strade invase dal fuoco è segnato da ostacoli, blocchi stradali, cadute di alberi e crolli elettrici. Il film, secondo la sinossi ufficiale, ricostruisce questa fuga come una corsa contro il tempo in un paesaggio che si sgretola.

Sopravvivere insieme
Il personaggio di Kevin viene presentato come un uomo segnato da un lutto personale, un dettaglio che il film suggerisce progressivamente nel corso della storia. Non ha formazione specifica né è un soccorritore: ciò che lo spinge ad agire sembra legato a una motivazione interiore più profonda. Secondo le anticipazioni, il film The Lost Bus esplora questo impulso attraverso un percorso fatto più di gesti che di parole.
Rachel, la giovane insegnante, appare invece come la figura che tiene insieme le dinamiche emotive interne al bus. Il suo rapporto con i bambini emerge da piccole interazioni e attenzioni, che rendono visibile l’urgenza della sua presenza a bordo.
I bambini non vengono messi al centro individualmente, ma formano un gruppo che rappresenta la parte più esposta e fragile di fronte al disastro. Alcuni episodi minimi (come una bambina che tenta di contattare i genitori o un ragazzino che si prende cura della sorella) offrono scorci di umanità quotidiana che si intrecciano con l’eccezionalità dell’evento.
Il fuoco, la memoria, la comunità
Il film The Lost Bus non si limita alla cronaca della fuga. Secondo quanto dichiarato da Greengrass, The Lost Bus si interroga su temi più ampi: cosa significa prendersi responsabilità in un momento estremo? Qual è il confine tra obbligo e scelta morale? E cosa resta della comunità quando le istituzioni falliscono?
In questa storia, Kevin e Rachel non rispondono a un dovere istituzionale, ma a qualcosa di più personale e immediato. La loro azione sembra suggerire un senso di responsabilità che nasce dall’interno, non dai protocolli.
Il tema del trauma – sia individuale che collettivo – è un altro elemento ricorrente. I flashback di Kevin collegano il passato personale al presente in fiamme, suggerendo che anche in mezzo alla distruzione può emergere una forma di riparazione o riscatto.
Greengrass, noto per l’attenzione al realismo visivo, sembra qui puntare anche sulla dimensione sistemica della tragedia: il cambiamento climatico, la gestione del territorio, la fragilità delle infrastrutture. Non solo fuoco, ma le sue cause.
Una testimonianza accesa
The Lost Bus si colloca nel percorso di Paul Greengrass dedicato alle crisi contemporanee. Come nei suoi lavori precedenti, il linguaggio adottato è quello dell’urgenza narrativa, capace di restituire la densità di eventi in cui ogni secondo può essere decisivo.
Più che un film sull’eroismo, The Lost Bus sembra voler raccontare una decisione. E in quella scelta, riflessa nel gesto di salire su un autobus in mezzo alle fiamme, si concentra una domanda fondamentale: in un mondo segnato da catastrofi sempre più frequenti, possiamo ancora decidere di non voltarci dall’altra parte?
Disclaimer
Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di The Lost Bus può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.
Filmografia
The Lost Bus
Thriller - USA 2025 - durata 129’
Titolo originale: The Lost Bus
Regia: Paul Greengrass
Con Matthew McConaughey, America Ferrera, Yul Vazquez, Ashlie Atkinson, Danny McCarthy, Spencer Watson
Al cinema: Uscita in Italia il 19/09/2025
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