Nel mondo del cinema sentimentale, pochi elementi risultano più seducenti di un villaggio di pescatori, un amore che sboccia tra il mare e la terra, e un segreto che minaccia di mandare tutto in frantumi: il film Un amore come te, su Canale 5 la sera del 10 agosto, si inserisce perfettamente in questo schema, puntando tutto sull’attrazione fatale tra due personaggi scolpiti nel romanticismo e avvolti in un’estetica da cartolina. Ma, sotto la superficie levigata da luci calde e paesaggi idilliaci, si muovono tensioni emotive e crepe narrative che aprono la porta a una lettura più ampia del film e delle sue ambizioni.

Un’onda che travolge
Nel film di Canale 5 Un amore come te, Ali (Burak Özçivit) è un giovane che ha rinunciato a tutto per portare avanti il ristorante di famiglia in una cittadina costiera dell’Egeo. Vive immerso nella quotidianità, nel lavoro manuale, in un’esistenza semplice e radicata nei valori tradizionali. È una figura quasi mitica all’interno della sua comunità: bello, onesto, premuroso. Ma la sua vita subisce una scossa quando arriva Deniz (Fahriye Evcen), una ragazza misteriosa in cerca di lavoro.
L’incontro è casuale, comico, persino goffo, ma da lì prende forma una relazione intensa, costruita lentamente, con i silenzi e i piccoli gesti che fanno da cornice ai grandi sentimenti.
La loro storia d’amore, però, è minata da un passato che Deniz non riesce a lasciarsi alle spalle. Una minaccia che prende corpo nella figura di un uomo (interpretato da Selim Bayraktar) legato a traumi e violenze mai superati. È lui che riporta a galla il dolore rimosso e che spezza la fragile armonia costruita tra Ali e Deniz. Il film, da quel punto in poi, accelera verso un finale drammatico, dove il peso del non detto diventa insostenibile, sia per i protagonisti che per lo spettatore.
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Volti che parlano
Ali è il perno morale del film di Canale 5 Un amore come te, l’eroe silenzioso che rappresenta la lealtà, il sacrificio, la protezione. La sua mascolinità è quella idealizzata, quasi archetipica: forte, ma mai aggressiva; romantica, ma sempre dignitosa. Tuttavia, la sua costruzione rasenta l’irrealismo: Ali è l’uomo perfetto in un mondo che raramente ammette la perfezione.
Deniz, al contrario, è un personaggio più complesso, ma anche più frustrante. Fragile, schiva, scostante, è una donna che porta dentro un dolore profondo che il film svela troppo tardi e troppo in fretta. Fino a quel momento, il suo comportamento risulta spesso inspiegabile, alimentando un senso di distanza più che di empatia. Non è chiaro fino in fondo perché scelga il silenzio, perché eviti Ali, perché fugga proprio nel momento in cui l’amore sembra offrirle una via di salvezza.
Accanto a loro, il villaggio intero partecipa alla storia: il gelataio, il fruttivendolo, il vecchio saggio del paese (interpretato da Yavuz Bingöl). Sono figure che compongono il coro di una tragedia amorosa, più che personaggi autonomi, e servono a sostenere l’atmosfera e ad amplificare il pathos.

L’amore come rifugio ma anche come prigione
Il film di Canale 5 Un amore come te affronta il tema dell’amore con un approccio duale: da un lato, l’amore è rifugio, guarigione, nuova possibilità. Dall’altro, è anche una trappola emotiva quando non è accompagnato dalla verità e dal coraggio di affrontare il dolore. Deniz è simbolo di questa ambiguità: cerca di amare, ma resta imprigionata nel suo trauma. Ali, invece, rappresenta la possibilità di redenzione, ma viene lasciato all’oscuro troppo a lungo.
La memoria e il passato sono altri due elementi centrali. Il passato non è mai realmente passato: ritorna, perseguita, si incarna in volti familiari e in gesti che si ripetono. Il film suggerisce che non si può costruire nulla di solido sull’oblio, e che il vero amore non può esistere se non è fondato sulla fiducia e sulla trasparenza.
Infine, c’è il tema dello spazio: la natura incontaminata, il villaggio sul mare, la casa isolata sulla baia. Tutto questo richiama un’utopia perduta, un’idea di purezza che il presente, con i suoi drammi e compromessi, non riesce più a mantenere intatta. La bellezza del luogo si scontra con la bruttezza degli eventi, producendo una tensione visiva ed emotiva costante.
Un ambiente senza tempo
Il regista A. Taner Elhan opta per una narrazione visiva classica, con inquadrature ampie, una fotografia calda e un ritmo dilatato che richiama i melodrammi della tradizione Yeşilçam. Ma la confezione elegante non riesce a nascondere le debolezze strutturali: dialoghi didascalici, colpi di scena forzati, una gestione incerta del climax.
La sceneggiatura di Bedia Ceylan Güzelce sceglie di ritardare troppo il disvelamento del trauma, perdendo l’occasione di costruire una tensione psicologica coerente. Quando finalmente viene rivelato il passato di Deniz, il momento arriva troppo tardi per avere un impatto emotivo reale.
Un amore come te su Canale 5 si presenta come un film che vuole dire molto sull’amore, sul dolore e sulla possibilità di rinascere. Ma, a forza di inseguire una perfezione estetica e romantica, finisce per svuotare i personaggi della loro umanità. Non si tratta di una storia mal scritta o mal interpretata: si tratta di una storia che ha avuto paura di sporcarsi le mani con le contraddizioni vere dell’animo umano.
Resta comunque un prodotto interessante per chi ama il melodramma, per chi cerca nel cinema sentimentale un rifugio più che uno specchio. Ma per chi desidera storie che scavano davvero nel cuore delle persone, Un amore come te è un amore che somiglia troppo a un sogno da cartolina per lasciare un segno profondo.
Filmografia
Un amore come te
Drammatico - Turchia 2015 - durata 115’
Titolo originale: Ask Sana Benzer
Regia: A. Taner Elhan
Con Burak Özçivit, Fahriye Evcen Özçivit, Selim Bayraktar, Yavuz Bingöl
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