Con The Parenting, il film in onda su Sky Cinema Uno la sera del 10 luglio, Craig Johnson tenta un’operazione rischiosa e nostalgica: riportare in auge la commedia horror familiare, un genere che ha conosciuto i suoi fasti tra gli anni ’80 e ’90 ma che oggi appare quasi estinto. Il risultato è un film diseguale, che alterna momenti di brillantezza comica a cadute di tono, ma che riesce comunque a distinguersi grazie a un cast di altissimo livello e a una premessa che, per quanto sopra le righe, nasconde spunti interessanti sul concetto stesso di famiglia.


Scritto da Kent Sublette, veterano della scrittura satirica targata Saturday Night Live, The Parenting mette in scena l’incontro, forzato e carico di tensione, tra due famiglie diversissime, invitate da una giovane coppia gay a trascorrere un weekend in una casa di campagna. A far esplodere dinamiche già fragili non è solo il confronto tra generazioni e classi sociali, ma un’entità sovrannaturale risvegliata in modo grottesco e surreale: tramite un Wi-Fi con password maledetta.

Nik Dodani, Dean Norris, Lisa Kudrow
The Parenting (2025) Nik Dodani, Dean Norris, Lisa Kudrow

Tra gag e possessioni

La premessa del film Sky The Parenting è semplice, ma furba: Rohan (Nik Dodani) e Josh (Brandon Flynn), coppia affiatata e moderna, organizzano un weekend in una casa isolata per far conoscere, per la prima volta, i rispettivi genitori. Un classico scontro di mondi: da una parte i ricchi e rigidi Frank (Brian Cox) e Sharon (Edie Falco), genitori adottivi di Rohan; dall’altra i più terra-terra, chiassosi e adorabili Liddy (Lisa Kudrow) e Cliff (Dean Norris), genitori di Josh.


Il tono iniziale è da commedia brillante, tra gag su nomi sbagliati, cani troppo affettuosi e chewing-gum all’erba scambiati per vitamine. Poi, la virata: il Wi-Fi, impostato su una frase in latino, risveglia un demone intrappolato nella casa fin dagli anni ’80. Frank viene posseduto e comincia a comportarsi come una versione boomer di Pazuzu: vomita, cammina nudo, lancia insulti e coltelli. La casa si trasforma nel campo di battaglia per un esorcismo domestico in mezzo a tensioni familiari mai sopite.


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Il cast è la vera forza

Il film Sky The Parenting vive e (quasi) sopravvive grazie a un cast stellare che si diverte e funziona anche quando la sceneggiatura traballa. Brian Cox è straordinario: dignità teatrale messa al servizio di un caos comico fatto di nudità, slime e battute blasfeme. Lisa Kudrow e Dean Norris portano umanità e umorismo semplice, mentre Edie Falco affila ogni riga con precisione glaciale.


Posey, invece, è una dimensione a parte. Il suo personaggio, Brenda, la stramba proprietaria della casa, è un miscuglio perfetto di inquietudine e comicità dadaista, tra parrucche assurde e battute che sembrano uscite da uno sketch di Kristen Wiig.


Dodani e Flynn, nei panni dei due protagonisti, sorprendono per chimica e naturalezza. Il film non “parla” della loro omosessualità, la dà semplicemente per assodata. E in un panorama dove ancora si scrivono coming-out con la delicatezza di un martello pneumatico, questa normalizzazione è una scelta politica silenziosa, ma potente.

Lisa Kudrow, Dean Norris
The Parenting (2025) Lisa Kudrow, Dean Norris

Tra horror e terapia familiare

Il film Sky The Parenting ha ambizioni tematiche che vanno oltre il suo mix di generi. Parla di accettazione, aspettative genitoriali, del bisogno di “performance” familiare e della paura, universale, di deludere chi ci ha cresciuti.


Il vero orrore, qui, non è il demone: è il giudizio. Il demone è solo una scusa per far esplodere tensioni latenti tra classi sociali, generazioni e culture. Anche la possessione diventa metafora: Frank diventa letteralmente un mostro quando non riesce più a controllare la propria rabbia repressa.


C’è una scena chiave, alla fine, in cui Rohan e Josh si sacrificano (metaforicamente) l’uno per l’altro, per poi uscire più uniti. È un momento sincero, che sorprende per dolcezza e semplicità.

Una commedia horror che non fa paura

Per quanto si percepisca l’impegno, il film Sky The Parenting soffre di una scrittura discontinua. La prima metà è fresca e ben ritmata ma, quando l’horror prende il sopravvento, il film perde equilibrio. Le battute diventano puerili (gag su peni, vomiti e flatulenze a volontà), e il pathos si diluisce in un nonsense che sembra più Scary Movie 7 che Beetlejuice.


Sublette, reduce da Saturday Night Live, scrive come se ogni scena fosse uno sketch: alcune brillano, altre si afflosciano. Johnson, da parte sua, non riesce a imprimere una regia abbastanza dinamica o visionaria da dare unità al tutto.


The Parenting
non è un grande film. Ma è onesto, bizzarro e, in certi momenti, perfino tenero. È un film che, pur con i suoi difetti, ti invita a ridere delle tue nevrosi familiari. E, forse, ad amare anche quelle dei tuoi genitori.


Se fosse arrivato nei cinema, avrebbe fatto fatica. In tv o in streaming, nel contesto giusto, può diventare una piccola gemma da (ri)scoprire. Come una videocassetta horror trovata in soffitta: un po’ rovinata, ma con tanto cuore.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina The Parenting

The Parenting

Horror - Usa 2025 - durata 90’

Titolo originale: The Parenting

Regia: Craig Johnson

Con Nik Dodani, Brandon Flynn, Brian Cox, Edie Falco, Lisa Kudrow

in TV: 12/09/2025 - Sky Cinema Comedy - Ore 07.40

in streaming: su Now TV Sky Go