Nel mondo incantato e feroce del cinema targato Lifetime, il film Una spirale pericolosa su Tv8 il 9 giugno si presenta come un thriller glamour e velenoso che si traveste da racconto di emancipazione femminile. Diretto da Brooke Nevin, si incastra perfettamente nella tradizione del canale: donne giovani, uomini inquietanti, città spietate, e la promessa seducente di una vita migliore. Ma, dietro il luccichio delle vetrate degli attici e degli stipendi a cinque zeri, c’è una morale amara sulla vulnerabilità e la manipolazione.

Lauren Swickard
Una spirale pericolosa (2020) Lauren Swickard

Il successo ha un prezzo

Bridget, la protagonista del film di Tv8 Una spirale pericolosa, ha 21 anni, un talento per la scrittura, un diploma fresco di università e nessuna intenzione di tornare a casa. Con la sua migliore amica Lindsay, si trasferisce a Los Angeles per inseguire il sogno di diventare blogger professionista. Il problema è che sognare non paga l’affitto, e l’unico consiglio utile arriva dalla madre: “Apri un blog”. Non esattamente la spinta rivoluzionaria che cambia una carriera, ma tant’è.


Le cose prendono una piega inquietante quando, dopo un appuntamento disastroso, Bridget viene “salvata” da uno sconosciuto affascinante: Anthony Gloss, imprenditore milionario dal sorriso ambiguo e dal biglietto da visita a portata di mano. In breve, la ragazza accetta un lavoro come sua assistente personale: paga astronomica, benefit lussuosi, richieste… nebulose.


Quello che sembra un’opportunità diventa presto un incubo. Il lavoro richiede che Bridget intrattenga clienti “facendoli sentire bene”, un eufemismo tossico che apre le porte a dinamiche da predatore-prede, celate sotto il velo patinato del lusso. Intanto, Bridget inizia a raccontare tutto sul suo blog, conquistando lettori curiosi e attirando attenzioni indesiderate, inclusa quella di Anthony, sempre più geloso, possessivo e minaccioso.


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Maschere e verità

Nelfilm di Tv8 Una spirale pericolosa,Bridget (Laurenn Swickard, accreditata come Lorynn York) è una protagonista sfaccettata, credibile nel suo desiderio di indipendenza e nella sua ingenuità iniziale. La sua parabola da sognatrice a sopravvissuta è il cuore pulsante della storia, con una crescita personale che passa attraverso traumi, rivelazioni e scelte difficili.


Anthony (Brent Bailey) è la quintessenza del “sugar daddy” tossico: affascinante, potente, manipolatore. La sua ambiguità è costruita con mestiere e porta in scena una figura familiare nella narrativa contemporanea: l’uomo che usa il denaro per controllare, mascherando l’abuso da generosità.


Zack (Kenneth Miller), l’ex fidanzato, rappresenta il polo opposto: affettuoso, protettivo, onesto. Se da un lato è un cliché ambulante (il bravo ragazzo che ti salva), dall’altro diventa l’unica ancora di realtà per Bridget.


Lindsay (Aubrey Reynolds), invece, è la spalla brillante e fedele, il personaggio che dà leggerezza alla narrazione ma che, nel momento cruciale, non esita a intervenire in modo decisivo. La madre di Bridget, infine, ha un ruolo quasi da deus ex machina: sottovalutata, ma determinante.

Lauren Swickard
Una spirale pericolosa (2020) Lauren Swickard

Potere, controllo e illusione della libertà

Il film di Tv8 Una spirale pericolosa affronta temi scomodi con il linguaggio pop del thriller televisivo: il ricatto del potere economico, la normalizzazione dell’abuso sotto forma di “relazione conveniente”, la monetizzazione del corpo femminile in ambienti professionali travestiti da opportunità. In questa spirale, non è tanto il sesso ad essere il problema, quanto l’asimmetria del potere.


La storia evidenzia anche un altro paradosso contemporaneo: la pressione, soprattutto sulle donne, di trasformare ogni esperienza in contenuto. Il blog di Bridget diventa il mezzo per la sua affermazione, ma anche la miccia che innesca la violenza. La domanda implicita del film è: quanto sei disposta a sacrificare per raccontare la tua storia?

Il finale spiegato

Il finale del film di Tv8 Una spirale pericolosa rifiuta la catarsi classica. Dopo essere stata quasi uccisa da Anthony, che confessa l’omicidio della precedente assistente e minaccia di fare lo stesso con lei, Bridget riesce a salvarsi grazie a un intervento corale: la madre, Lindsay e Zack fanno squadra per strapparla al pericolo. Anthony viene ucciso in un confronto teso e violento, sottolineando che non c’è redenzione per i carnefici.


Zack, ferito ma vivo, viene portato via in ambulanza. Bridget lo bacia, suggellando un ritorno all’amore sincero, lontano dai giochi di potere. Il suo blog è esploso online, e lei ottiene finalmente il lavoro dei suoi sogni a Swerve, la rivista che l’aveva inizialmente respinta.


Ma non è un “e vissero felici e contenti”. È piuttosto un “ce l’abbiamo fatta, ma guarda cosa ci è costato”. Il film non romanticizza l’ascesa: la mostra come un campo minato, dove le giovani donne rischiano tutto per un’opportunità che dovrebbe essere loro di diritto.


Una spirale pericolosa
non è un film sottile, e non vuole esserlo. È una favola moderna con i colori saturi del pericolo, il ritmo serrato dei thriller da salotto, e la morale chiara come uno schiaffo: non accettare mai un lavoro dove non ti è permesso dire no.


È anche un film che strizza l’occhio alle blogger, alle assistenti sfruttate, a chi cerca una voce nell’era dei contenuti e finisce per vendere la propria libertà. Brooke Nevin dirige con precisione e ironia, e se alcune scelte sono sopra le righe, è proprio lì che il film trova la sua forza.


In fondo, Una spirale pericolosa è il racconto di una generazione che vuole fare carriera, ma è costretta a difendersi.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Una spirale pericolosa

Una spirale pericolosa

Thriller - USA 2020 - durata 90’

Titolo originale: Deadly Sugar Daddy

Regia: Brooke Nevin

Con Lauren Swickard, Aubrey Reynolds, Brent Bailey, Rick Otto, Elise Robertson, Jim Poole

in streaming: su Prime Video