Arriva l’estate e anche Rai Premium si fionda nel sottobosco affollato dei thriller televisivi proponendo il 7 luglio il film Inganno dal passato. Prodotto targato Lifetime, è come da tradizione un racconto morboso e inquietante sull’ossessione, l’identità e il desiderio disperato di famiglia. Diretto dal mestierante Jeff Hare, è un tv movie che non gioca a fare il cinema d’autore: preferisce sporcarsi le mani con colpi di scena, psicodrammi familiari e una villain memorabile, regalando al pubblico una corsa sfrenata verso il disastro emotivo.

Maternità rubata, amore deformato
Il film di Rai Premium Inganno dal passato si apre in medias res: Claire, visibilmente incinta, uccide brutalmente un uomo in un cimitero. È il padre biologico del bambino, contrario alla sua scelta di tenere il figlio. Il messaggio è chiaro fin da subito: Claire farà di tutto, letteralmente, per diventare madre. E nulla, né leggi né vite umane, potrà fermarla.
Poi l’attenzione si sposta su Rachel e Bill, coppia modello, belli e infelici. Il loro dramma è intimo ma profondo: non riescono ad avere figli. La loro crisi latente esplode quando, durante una reunion scolastica, si imbattono in Claire, vecchia compagna ora incinta. Claire è attratta da Bill da sempre, e sfrutta la vulnerabilità di Rachel per insinuarsi nella loro vita, promettendo loro in apparenza un dono: l’adozione del bambino.
Ma l’apparente generosità è solo una facciata. Claire non ha mai voluto separarsi dal suo bambino: il suo piano è molto più oscuro. Si trasferisce a casa della coppia e comincia un’opera di sabotaggio emotivo e psicologico. Divide, manipola, seduce. È determinata a sostituire Rachel, non solo come madre, ma come moglie.
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Archetipi distorti
Claire è il cuore nero del film di Rai Premium Inganno dal passato. Ashlyn Yennie costruisce una figura affascinante e disturbata. Claire non è solo una psicopatica generica: è una donna distrutta dal rifiuto, ossessionata da un’idea irrealizzabile di famiglia. Il suo comportamento è imprevedibile, ma motivato da un desiderio perverso di appartenenza. Non cerca vendetta: cerca amore, ma è disposta a uccidere per ottenerlo.
Rachel, interpretata con intensità da Ella Cannon, rappresenta la donna moderna intrappolata tra aspettative sociali e fallimenti privati. Inizialmente fragile, si trasforma lentamente in una combattente. La maternità non è solo un desiderio: diventa una necessità, un’affermazione di identità.
Bill, invece, è l’uomo passivo, simbolo di una mascolinità confusa e facilmente manipolabile. Il suo ruolo è accessorio, funzionale allo scontro tra le due donne. E questo è significativo: Inganno dal passato è un thriller al femminile, non solo per i protagonisti, ma per i conflitti che mette in scena.

La maternità come campo di battaglia
Il vero nucleo tematico del film di Rai Premium Inganno dal passato è la maternità: non quella idilliaca, ma quella contesa, sporca, drammatica. Claire e Rachel sono due facce dello stesso desiderio: una vuole tenere il bambino a ogni costo, l’altra è disposta a tutto per averlo. Il film ci dice che la maternità, più che un diritto, è un privilegio che molte donne inseguono disperatamente, fino a smarrirsi.
C’è anche un sottotesto sociale forte: il giudizio esterno sulla donna che non riesce ad avere figli (Rachel), la compassione morbosa per chi invece li ha ma non può tenerli (Claire), e l’adozione vista non come atto d’amore, ma come transazione emotiva e sociale.
In tal senso, Inganno dal passato è figlio del suo tempo. Mette in scena le ansie di una generazione che misura il valore delle relazioni sulla base della genitorialità, che giudica il successo familiare come traguardo imprescindibile, che riduce la maternità a uno status da raggiungere a ogni costo.
Un ritmo da soap impazzita
Lo stile visivo è funzionale e diretto. Nessuna pretesa autoriale: tutto è al servizio del dramma. I momenti di tensione funzionano, grazie a una regia che si affida più al montaggio serrato che all’inquadratura raffinata. I dialoghi sono spesso caricaturali, ma in linea con il tono volutamente sopra le righe del racconto.
Il film di Rai Premium Inganno dal passato non teme l’eccesso: il corpo della suocera infilzato nella lavastoviglie è solo uno dei tanti momenti trash che diventano memorabili proprio perché sfacciati. E questo è anche il segreto della sua riuscita: prende il materiale da soap e lo tratta come thriller.
Inganno dal passato non è per nulla un film raffinato. Ma è efficace. È costruito con furbizia, interpretato con grinta, scritto per tenerti incollato allo schermo. È un guilty pleasure che sa cosa vuole essere: un thriller da prima serata capace di parlare alle ansie più intime del suo pubblico, soprattutto femminile.
E Claire? Resterà nella memoria degli spettatori non solo come la “cattiva”, ma come l’incubo di ogni coppia in cerca di un figlio: la donna che vuole entrare nella tua vita... e prendersela tutta.
Filmografia
Inganno dal passato
Thriller - Usa 2021 - durata 90’
Titolo originale: Deadly Due Date
Regia: Jeff Hare
Con Ashlynn Yennie, Ella Cannon, Philip Boyd, Diane Robin, Brianna Butler, Ryan Littmann
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